La popolarità di Kyle MacLachlan è senza dubbio legata al sodalizio con David Lynch e in particolare al ruolo dell’Agente Cooper in Twin Peaks, ma l’attore statunitense ha dimostrato una certa versatilità e non ha mai esitato a “giocare” con i ruoli che lo hanno reso celebre.
Gli esordi di Kyle MacLachlan
MacLachlan ha antenati scozzesi ma nasce il 22 febbraio 1959 a Yakima, nello stato di Washington, USA. Sua madre Catherine era direttrice delle pubbliche relazioni per un distretto scolastico e una casalinga attiva nei programmi artistici della comunità. Suo padre Kent Alan McLachlan era un agente di cambio e un avvocato. Fu proprio la madre ad introdurlo nel mondo della recitazione, quando diventò direttrice di un programma di teatro giovanile per adolescenti di Yakima che aveva contribuito a creare.
Precedentemente, lo mandò a lezioni di pianoforte dai 9 ai 14 anni, e nello stesso periodo il piccolo Kyle iniziò a studiare canto classico, ma quella per la recitazione fu la passione che prevalse: continuò ad esibirsi in rappresentazioni teatrali mentre era al liceo e al college.
Dopo essersi laureato alla University of Washington, decise definitivamente di intraprendere la carriera di attore. Dopo il teatro arrivò il cinema: la svolta, per la carriera di MacLachlan, ci fu quando fu scelto da David Lynch per interpretare il ruolo del protagonista Paul Atreides nel suo film del 1984 Dune, la prima sfortunata trasposizione del romanzo fantascientifico di Frank Herbert.
Il film dovette fronteggiare diversi problemi durante la produzione e fu un insuccesso, ma Lynch e MachLachlan non potevano sapere che quel film avrebbe segnato l’inizio di un’importante collaborazione artistica – e di un soprannome: tutt’oggi Lynch chiama MacLachlan Kale, nomignolo che deriva dalla pronuncia stentata del nome Kyle da parte del produttore di Dune, l’italiano Dino De Laurentiis.
“Diane, 11 e 30 di mattina del 24 febbraio. Sono quasi arrivato a Twin Peaks…”
Due anni dopo Dune, MacLachlan interpretò, al fianco di Laura Dern, il ruolo principale in un altro film di Lynch, Velluto Blu. La consacrazione dell’attore come eroe lynchiano arrivò nel 1990 con la serie televisiva Twin Peaks, trasmessa in America da ABC e creata da Lynch e Mark Frost. Twin Peaks ebbe un grandissimo successo, in patria e non solo (in Italia fu lanciata in pompa magna nella prima serata di Canale 5), il mistero al centro della serie sull’identità dell’assassino della giovane Laura Palmer catturò l’attenzione degli spettatori, insieme al bizzarro ed enigmatico stile della serie, che divenne un cult e influenzò molto il successivo panorama seriale.
MacLachlan interpretava il protagonista Dale Cooper, un agente dell’FBI che si reca in una cittadina di montagna per risolvere un caso d’omicidio, e si ritrova così catapultato in una spirale di stranezze e misteri. La serie divenne un fenomeno culturale e quello di Kyle MacLachlan divenne un volto noto. Nel 1991 si aggiudicò un Golden Globe per la sua performance nella serie e fu nominato agli Emmy.
Nonostante il grande successo, la ABC si impuntò con Lynch e Frost affinché il mistero principale dello show venisse risolto nella prima metà della seconda stagione. Dopo quegli episodi, la serie prese una piega meno interessante e gli ascolti diminuirono. Lynch si occupò meno della sua creatura, ma tornò per dirigere uno spettacolare finale di stagione che si concludeva con un cliffhanger riguardante proprio Dale Cooper. Alla fine della seconda stagione il network cancellò la serie e quel finale rimase sospeso.
Lynch tornò nel mondo di Twin Peaks l’anno dopo con il film Fuoco Cammina con Me, che tuttavia era un prequel (in cui MacLachlan riprese il suo ruolo per poche scene) e che inizialmente non fu accolto benissimo, salvo poi diventare anch’esso un cult negli anni seguenti. Per tornare a seguire le disavventure dell’Agente Cooper sarebbe “bastato” aspettare 25 anni, come suggerito da Laura Palmer al protagonista in una celebre scena onirica della serie.
Non solo Cooper
Dopo il successo di Twin Peaks, MacLachlan tentò di sfondare sul grande schermo anche al di fuori delle apparizioni nelle opere di Lynch. Nel 1991 interpretò il tastierista Ray Manzarek nel film sui Doors diretto da Oliver Stone. Nel 1994 apparve al fianco di John Goodman e Halle Barry nel live-action dei Flinstones, in cui interpretava il villain (chiamato, nella versione italiana, Rocco Detritis).
L’anno successivo lavorò con il regista Paul Verhoeven in Showgirls, un film che con il passare del tempo ha acquisito un discreto seguito ma che all’epoca fu un fiasco totale, tanto da essere nominato a vari Razzie Award (vincendo quello principale per il peggior film, mentre Kyle dovette “accontentarsi” della nomination come peggior attore protagonista).
MacLachlan continuò ad apparire sul grande schermo, ma principalmente in film dimenticabili e dimenticati, o in ruoli secondari. La televisione rimase la sua casa: l’attore ebbe ruoli ricorrenti in alcune stagioni di Sex and the City e in Desperate Housewives, in cui interpretava il dentista Orson Hodge. Successivamente MacLachlan poté mostrare il proprio lato comico in sitcom come Portlandia e How I Met Your Mother. In alcuni episodi di quest’ultima serie interpretava il Capitano, un milionario appassionato di navigazione, un ruolo minore ma apprezzato, tanto che anni dopo ricomparse in un paio di episodi della serie spin-off How I Met Your Father.
Dopo aver lavorato alla serie Marvel Agents of S.H.I.E.L.D., per Kyle fu tempo di tornare nei panni dell’iconico Agente Speciale Dale Cooper: l’annuncio della terza stagione di Twin Peaks arrivò come un fulmine a ciel sereno, e nel 2017 si tradusse in una serie fuori dagli schemi totalmente diretta da Lynch. In Twin Peaks: The Return, compendio supremo di tutti gli elementi del cinema di Lynch, MacLachlan interpretò vari ruoli: quello dell’Agente Cooper, la sua versione catatonica, il suo doppio malvagio e il tulpa Dougie Jones.
Districarsi con una così vasta gamma di registri è stata probabilmente la prova più difficile nella carriera dell’attore, e per questo non gli sono stati forse dati i giusti riconoscimenti. Nel 2024 è apparso nella serie di Prime Video Fallout, adattamento della serie di videogiochi post-apocalittica, in cui interpreta il padre della protagonista Lucy.
Kyle MacLachlan oltre lo schermo
Il 20 aprile 2002 MacLachlan ha sposato l’agente di moda e produttrice Desiree Gruber. La coppia ha avuto un figlio nel 2008, Callum. Precedentemente, l’attore aveva avuto brevi relazioni con Laura Dern (con cui ha lavorato in Velluto Blu e nella terza stagione di Twin Peaks) e con Lara Flynn Boyle, sua co-star ai tempi della serie originale di Twin Peaks.
Nella seconda stagione della serie, Cooper avrebbe dovuto stringere un legame sentimentale con il personaggio di Audrey Horne, interpretato da Sherilyn Fenn: la cosa non avvenne, per la differenza d’età tra i due personaggi ma anche per il veto posto da Lara Flynn Boyle. Nella seconda metà degli anni ’90, l’attore ebbe una lunga relazione con la supermodella Linda Evangelista.
Appassionato di vini, MachLachlan possiede un proprio prestigioso vigneto a Walla Walla nella Columbia Valley, nel suo stato natale Washington, e produce un vino chiamato Pursued by Bear. Nonostante ciò, l’attore non è solitamente associato al vino, ma al caffè, di cui l’Agente Cooper andava ghiotto (insieme alla torta di ciliegie). MachLachlan ha saputo giocare con i meme che lo vedono protagonista e con l’iconicità dei suoi ruoli e dei progetti a cui ha preso parte, stringendo un rapporto cordiale con i fan, incoraggiandoli. Recentemente, ha inaugurato un podcast e per promuoverlo ha iniziato a usare i social in un modo senza dubbio originale, per strizzare l’occhio alle giovani generazioni.
La produttrice degli ultimi progetti di Lynch ha dichiarato, nelle scorse settimane, che il regista di Missoula avrebbe in mente nuovi progetti e persino nuove idee per un’ulteriore continuazione di Twin Peaks. Le possibilità che Lynch ritorni a narrare i misteri della cittadina di montagna non sono alte, ma se dovesse farlo sicuramente avrà al suo fianco Kale.