Un aereo, un mistero inspiegabile e sconosciuti che si alleano per sopravvivere; no, non è il riassunto di Lost, ma solo alcuni punti in comune tra la serie capolavoro degli anni 2000 e Into the night, la serie post apocalittica su Netflix dal 1 Maggio.
La trama di Into the night
La serie racconta le vicende di un equipaggio su un volo di linea notturno partito da Bruxelles e diretto a Mosca che riceve la notizia che una catastrofe ha colpito il mondo: chiunque entri in contatto col Sole muore inspiegabilmente. Per questo motivo un agente della NATO, interpretato da Stefano Cassetti (Angel Face, I villeggianti), armato, sequestra il volo e l’esiguo equipaggio composto da un pilota, una hostess e pochi passeggeri e spinge il pilota ad andare verso Ovest, cercando di allontanarsi temporaneamente dal Sole. L’aereo, ovviamente, non potendo volare all’infinito atterra in Scozia e lì i protagonisti scoprono che la situazione è molto più grave di quanto si erano immaginati e la tensione e la paura continuano a crescere tra di loro.
La serie
La serie, creata da Jason George (Grey’s Anatomy, Station 19) risulta incalzante, molto veloce, con episodi da 40 minuti che coinvolgono lo spettatore con un ritmo molto ben gestito ed un realismo molto forte. Ispirata al romanzo del 2015 The Old Axolotl, dell’autore polacco Jacek Dukaj vincitore di molti premi per le sue opere Czarne oceany (Oceani neri), Inne pieśni (Altre canzoni) e La cattedrale (Katedra), su cui è basato l’omonimo cortometraggio premiato agli Academy Award del 2003.
Gli interpreti
Tra i vari interpreti troviamo, oltre al sopra citato Cassetti, anche Jan Bijvoet (Borgman, In Darkness), Nabil Mallat (Rafael, The Intruder), Pauline Etienne (Old Boys, Il fascino indiscreto dell’amore), Laurent Capelluto (Black Spot, Racconto di Natale), Astrid Whettnall (Road to Istanbul, In the Name of the Son), Vincent Londez (Public Enemy, Bastille Day), Alba Gaïa Bellugi (Quasi Amici, Le Bureau), Babetida Sadjo (Waste Land, The Paradise Suite), Mehmet Kurtulus (The Protector, Esitazione), Ksawery Szlenkier (My name is Sara, A Mente Fredda) e Regina Bikkinina.
Prima serie belga Netflix Originals che non delude affatto e che conferma l’alta qualità delle produzioni di questo paese offrendo un prodotto di tutto rispetto.