Lili Reinhart, il 4 giugno scorso, ha pubblicato una rivelazione relativa al suo orientamento sessuale attraverso una storia sul proprio profilo Instagram.
La pubblicazione della notizia è avvenuta in occasione del Pride Month del 2020 al quale ha partecipato anche fisicamente, unendosi ad una manifestazione a Santa Monica.
Anche se non lo ho mai detto pubblicamente prima d’ora, sono una donna bisessuale e ne sono orgogliosa.
In una nuova intervista con la rivista Flaunt, l’attrice di Riverdale che presto vedremo nel film Chemical Hearts su Prime Video, ha spiegato le ragioni del suo “tardivo” coming out.
Lili Reinhart ha confessato di temere l’opinione pubblica che l’ha presa di mira nell’ultimo periodo. Nonostante sentisse infatti di essere attratta anche dalle donne sin dalla giovane età, ha creduto che la sua sessualità sarebbe stata strumentalizzata per veicolare polemiche sterili contro la sua persona e, peggio ancora, contro la sua relazione con Cole Sprouse. Tutte le sue relazioni note, infatti, sono state con persone del sesso opposto e dunque l’attrice ha temuto di essere accusata di fingere la bisessualità in cerca di attenzione.
Ha dichiarato: Sentivo che dal momento che sono stata esclusivamente in relazioni etero, sarebbe stato troppo facile per qualsiasi estraneo, in particolare i media, denigrarmi e accusarmi di fingere per attirare l’attenzione. E non era qualcosa con cui volevo confrontarmi. Per i miei amici più cari e quelli presenti nella mia vita, la mia bisessualità non è mai stata un segreto.
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Nel giorno del compleanno di Cole, dimostrando di aver intrapreso un percorso personale in cerca di serenità fisica e spirituale, Lili Reinhart ha condiviso con i suoi followers la decisione di concedersi del tempo da sola e di fare una gita al Monte Shaska, in California.
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Noi ribadiamo tutto il supporto a Lili per essere d’esempio ad un’intera generazione che non deve temere di essere se stessa e di lottare sempre, e con ogni mezzo a propria disposizione, contro ogni forma d’odio ed emarginazione e per il riconoscimento dei diritti LGBT+.