Gossip: Pettegolezzo, chiacchiera indiscreta o mondana, spec. nel gergo giornalistico.
La notorietà rende gli esseri umani riconoscibili pressoché ovunque nel mondo, soprattutto a certi livelli. E se questo aspetto del successo può apparire accattivante ed appagante sotto certi aspetti, ha un costo incommensurabile in termini di privacy e libertà personale.
A servizio del gossip, si perde il pieno controllo su aspetti e momenti della propria vita che non tornano più indietro, che non è possibile recuperare. Basti pensare alla nascita di un figlio, al dolore per la perdita di una persona cara o, più banalmente, alla semplice cura dei propri interessi.
E sebbene sia ormai annoso il “conflitto” tra paparazzi e celebrità, con il potenziamento della comunicazione, l’ampia copertura dei mezzi d’informazione e il proliferare di uno squallido giornalismo (leggi: giornalettismo) che nutre il volgare pettegolezzo fine a se stesso, si sta inasprendo ulteriormente.
Si è creata una vera e propria contrapposizione tra i sostenitori delle rivelazioni a qualsiasi costo e i determinati difensori della privacy. Tu a quale categoria senti di appartenere?
Va premesso che schierarsi non è semplice come sembra. E che probabilmente c’è una possibile posizione a metà tra i due opposti.
Recentemente ho condiviso le immagini del nuovo amore di Timothée Chalamet e alle prime fotografie ne sono seguite altre decisamente più intrusive, volgari e irrilevanti rispetto alla “notizia” che un giornalista avrebbe potuto ritenere di dare diffondendole, tant’è che non ho ritenuto corretto pubblicarle e tanto meno scriverci un articolo.
Proprio il gossip sulla neo fidanzata di Timothée ha scatenato l’interesse perverso per un aspetto intimo e tremendamente privato della vita dell’attore che ha sollevato un polverone tra i più curiosi ed i più rispettosi. Perché se la notizia è che Chalamet ha un nuovo amore, come può essere lecito o appropriato diffondere immagini di rapporti intimi dell’attore per annunciarlo?
Quel che è troppo è troppo! Il punto è: quando è “troppo“? Qual è il confine tra ciò che ci è consentito sapere delle celebrità e ciò che dev’essere rispettato e rimanere privato?
Personalmente cerco sempre di pensare a cosa proverei io stessa se dovessi vedermi data in pasto alla stampa di tutto il mondo, se non avessi più la libertà di andare a prendere un gelato o di andare, molto banalmente, a comprare la carta igienica come è, ad esempio, accaduto poco tempo fa a Kit Harington, accusato di taccagneria per aver comprato (a quanto pare) una carta igienica di qualità scadente e di non aver pagato per acquistare un sacchetto in cui portarla.
E’ altrettanto vero che alcuni personaggi noti concordano studiate “soffiate” ai paparazzi per far modo di essere fotografati in determinati contesti e luoghi e/o in compagnia di determinate persone. Lo ha fatto Lindsay Lohan per farsi paparazzare intenta a bere degli energy drinks dei quali era testimonial, lo ha fatto Katie Holmes per sponsorizzare una linea di gioielli e lo hanno fatto spesso anche i Brangelina che, per tutelare la propria privacy, avevano stretto un accordo con i fotografi secondo il quale, di tanto in tanto, si sarebbero fatti sorprendere in un luogo, a patto di essere lasciati in pace il resto del tempo. E, ça va sans dire, lo fanno da sempre le Kardashian la cui notorietà si fonda praticamente del tutto sui gossip che le riguardano.
Il gossip è indubbiamente una parte consistente del giornalismo cinematografico e di spettacolo, ma forse, i fotografi prima ed i giornalisti poi, dovrebbero empatizzare maggiormente con la celebrità di cui stanno scrivendo e non dimenticare mai che si tratta di esseri umani.
Non è concepibile, ad esempio, che si dia letteralmente la caccia ai figli di Hilary Duff per pubblicarne i volti e poi si “venda” la notizia come una scenata psicotica dell’attrice contro i paparazzi. Mi sembra logico che Hilary abbia perso le staffe, ne aveva ben donde!
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Cole Sprouse, invece, ha trovato il modo di ironizzare sulle persone che gli scattano foto di nascosto, anziché magari salutarlo e scambiare quattro chiacchiere con lui e, solo allora, chiedergli il permesso di fare una fotografia. Ha infatti creato il profilo Instagram Camera Duels nel quale raccoglie le foto di tutti coloro che sono sorpresi a “spiarlo” attraverso la lente fotografica.
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Insomma, non è tutto oro quel che luccica e se ci sono celebrità che darebbero qualsiasi cosa per essere protagoniste di un gossip, ce ne sono altre che vivono limitando le proprie attività sociali o che sono costrette a camuffarsi da occhi indiscreti e a proteggere le persone che amano da orrende strumentalizzazioni.
In tema di gossip, noi di iCrewPlay abbiamo preso una posizione netta, qual è la tua?