Dune è forse uno dei film più attesi di quest’anno. Dopo una travagliata lavorazione interrotta a causa dell’emergenza sanitaria del Covid-19 e dopo una serie di rinvii della data d’uscita, il film di Denis Villeneuve verrà presentato in concorso presso la Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia (che si terrà dall’1 all’11 settembre) e arriverà presso le nostre sale cinematografiche il 16 settembre. Ancora prima dell’uscita del film, Denis Villeneuve sta già lavorando al suo secondo capitolo.
Dune, di cosa parla?
La sinossi ufficiale di Dune descrive il film come “un’epica avventura ricca di emozioni, che narra la storia di Paul Atreides, un giovane brillante e talentuoso, nato con un grande destino che va ben oltre la sua comprensione e che dovrà viaggiare verso il pianeta più pericoloso dell’universo per assicurare un futuro alla sua famiglia e alla sua gente. Mentre forze maligne si fronteggiano in un conflitto per assicurarsi il controllo esclusivo della più preziosa risorsa esistente sul pianeta – una materia prima capace di sbloccare il più grande potenziale dell’umanità – solo coloro che vinceranno le proprie paure riusciranno a sopravvivere”.
Dune è il romanzo di Frank Herbert ed è uno dei testi fantascientifici più venduti al mondo, riscuotendo grande successo già dalla sua pubblicazione, negli anni Settanta. Dune rappresenta il sogno irraggiungibile di numerosi registi che hanno tentato l’impresa titanica di realizzarne un adattamento cinematografico, in modo più o meno fallimentare. Dapprima ricordiamo il tentativo di Alejandro Jodorowsky, le cui idee erano troppo grandi e dopo una serie di lavori preparatori non se ne fece più nulla. Ad oggi possiamo prendere visione di un documentario a riguardo, presente presso i cinema a partire dal 6 settembre, Jodorowsky’s Dune.
Fu poi la volta del Dune di David Lynch, la cui lavorazione fu altrettanto travagliata e seppur il film ad oggi rappresenta un cult, ai tempi fu un fallimento, complice il pensante montaggio eseguito dai produttori tale da far sì che il film risultasse quasi incomprensibile.
Denis Villeneuve ha preso su di sé un importante testimone, accettando di procedere alla realizzazione di un film ormai temuto da molti e che ha rappresentato un fallimento anche per i più grandi. Quando Villeneuve ricevette la proposta di dirigere Dune accettò ad una sola condizione: il film doveva essere diviso in due parti, solo così sarebbe stato possibile rendere giustizia al romanzo di Herbert.
Il regista ha infatti dichiarato: “Non esistono Dune 1 e Dune 2, ma Dune: Parte 1 e Dune: Parte 2“, ed effettivamente non vedremo un vero e proprio sequel quello che andremo a vedere al cinema questo settembre sarà un film a metà, la cui storia potrà essere completata soltanto in un momento successivo. È la prima volta che Dune viene diviso in due parti.
“Negli ultimi decenni si è ripetuto più volte quanto fosse impossibile adattare questo libro, quanto fosse una sfida impossibile. Credo che sotto sotto lo studio lo pensi ancora”. Ha dichiarato il regista a GamesRadar, aggiungendo:
“La prima cosa è stata dimostrare che Dune poteva rivelarsi un film bello e popolare, e credo di averlo dimostrato, visto che tutti alla Warner Bros e alla Legendary sostengono il progetto al 100% e sono tutti d’accordo sul fatto che dovrebbe esserci un risultato disastroso al botteghino per non mettere in moto Dune: Parte 2, visto che amano il film. Io, intanto, sono molto ottimista”.
Dune: Parte 2
Denis Villeneuve sembra essere davvero ottimista sul successo del suo film, tant’è che non ha dubbi nella riuscita di Dune: Parte 2, certo del successo al botteghino della prima parte, grazie anche a tutti i consensi ricevuti durante le prime visioni della pellicola da parte dei suoi colleghi. Certo, bisogna considerare che il botteghino dei cinema non rappresenterà l’unico riferimento per valutare il suo successo, ricordiamo infatti che il film negli Stati Uniti uscirà anche sulla piattaforma streaming HBO Max, in contemporanea con l’uscita presso i cinema, il 22 ottobre. Villeneuve si è peraltro mostrato molto contrario all’uscita on demand del titolo, in quanto pensato espressamente come un’esperienza da vivere sul grande schermo:
“Prima di tutto, l’antagonista numero uno del cinema è la pandemia. È così, sappiamo benissimo che l’industria è sotto enorme pressione al momento, ma continua a non piacermi come sia successo tutto. Francamente, vedere Dune in televisione è come guidare un motoscafo nella vasca da bagno. La trovo una cosa ridicola, è un film fatto come tributo all’esperienza cinematografica”.
Proprio qualche giorno fa Denis Villeneuve ha rilasciato alcune dichiarazioni alla testata giornalistica italiana La Repubblica riguardo a Dune:
“Quando ho accettato di fare il film ho dettato delle condizioni: una di queste era che volevo girare nel deserto reale, perché odio il green screen e amo muovermi dentro ad ambientazioni autentiche. Sono della vecchia scuola: le finzioni digitali mi deprimono. Volevo mettere il film in un vero deserto, perché Lo squalo non è stato girato in un a piscina, ma nell’oceano e se il mio film si chiama Dune, avevo bisogno di dune reali”.
E infatti così è stato, il film è stato girato tra la Giordania e l’Ungheria. Il regista ha poi aggiunto delle considerazioni riguardo a Zendaya:
“Ha voluto fare l’audizione e oggi, dopo girato il film e dopo aver visto che attrice magnifica sia, mi dispiaccio d’averla sottoposta a un provino, solo perché non la conoscevo. […] Sono onorato di presentare sullo schermo due talenti così esplosivi e non vedo l’ora di girare la seconda parte di Dune per riaverli insieme. Sapendo che nel prossimo capitolo sarà Zendaya la protagonista della storia“.
Da queste dichiarazioni emerge chiaramente l’intenzione di Villeneuve di procedere alla lavorazione di un sequel che dia più spazio all’attrice, peraltro la stesura dello script è già in corso!
“Sto scrivendo la seconda parte al momento e mi sembra di avere di nuovo otto anni. La trovo una cosa molto insolita, è la prima volta che mi capita di vedere un mio film e avere un momento di profonda gratitudine e gioia che mi spinge a dire: “Grazie, vita, per avermi dato questa occasione“. Non so come la prenderanno gli altri, ma io? Denis Villeneuve a 14 anni? Grazie”.
Nel cast vedremo Timothée Chalamet (che sarà il protagonista Paul Atreides), Rebecca Ferguson, Dave Bautista, Stellan Skarsgard, Charlotte Rampling, Josh Brolin, Javier Bardem, Zendaya, Jason Momoa e Oscar Isaac.
L’uscita, prevista per il 16 settembre in Italia, è ormai alle porte e l’attesa è diventata molto breve. Siamo davvero ottimisti riguardo a Dune e al suo successo e già attendiamo Dune: Parte 2! Nel frattempo ti lasciamo qui il trailer ufficiale della prima parte del film: