Nella sera di Pasqua ho finito la visione di Daredevil: Born Again, che ci ha accompagnato con episodi settimanali per tutta la durata della quaresima, da mercoledì 5 marzo. I richiami religiosi non sono una coincidenza per Matt Murdock, protagonista dell’ultima serie TV Marvel su Disney Plus: l’avvocato di Hell’s Kitchen è molto credente e cerca in tutti i modi di contenere il proprio lato oscuro, soprattutto dopo i tragici eventi iniziali.

Prima di addentrarci nell’analisi della serie tv con spoiler, per chi ancora deve iniziare a vederla consigliamo vivamente di recuperare: dopo esser riusciti a portare nel Marvel Cinematic Universe Deadpool con tutti i suoi tratti distintivi, anche Daredevil non è stato edulcorato nel passaggio in casa Disney. Questa nuova stagione ha mantenuto livelli molto alti dall’inizio alla fine, senza far rimpiangere la gestione Netflix, portando continuità e un diverso destino a uno show che sembrava cancellato solo pochi anni fa.
Il Matt Murdock di Charlie Cox e il Kingpin di Vincent D’Onofrio risultato scelte azzeccatissime di casting e i loro personaggi con i loro volti sono già tornati dal 2021 sul piccolo e grande schermo: da Spider-Man: No Way Home ad Hawkeye, passando per Echo e She-Hulk. Mancava solo il loro nuovo incontro-scontro nella serie che tanti fan hanno amato su Netflix; personalmente sottoscrissi l’abbonamento appositamente per vedere Daredevil e in seguito altre serie TV e ora sono abbastanza soddisfatto della visione di questi nuovi episodi.

Soprattutto a inizio stagione diversi fan non erano convinti dell’andamento della serie tv, con la trama che sembrava facesse fatica ad aprirsi, contestando le troppe mani sulla sceneggiatura; io non ho accusato tale caratteristica, se non per alcuni episodi filler, godibili al tempo stesso. D’altronde i voti della critica per Daredevil: Born Again risultano ottimi, con un voto medio di 8,3/10 su IMDB e l’87% di recensioni positive su Rotten Tomatoes.
Daredevil: rinascita dopo una morte inaspettata
Ti consigliamo di continuare a leggere solo se hai visto almeno i primi episodi; è difficile parlare di questa nuova stagione senza approfondire con spoiler perché Daredevil: Born Again comincia subito nel modo più crudele per i fan dell’affiatato trio dello studio legale: Karen, Matt e Foggy sono divisi dalla scomparsa di quest’ultimo. Il tragico evento per mano di Bullseye ricorda la morte di Elektra nei fumetti (nel numero 181 dell’aprile 1982 a opera di Frank Miller); accecato dall’ira e dalla paura di infrangere il suo codice, l’eroe lascia cadere il suo casco nel vuoto della disperazione.

Successivamente vedremo di più l’avvocato Matt, che cerca di risolvere tutto con il “sistema” e prega per l’anima del fratello scomparso. Andando avanti nei processi e con l’ascesa di Fisk al potere, il protagonista di Daredevil: Born Again si accorgerà che la legge non basta ed è notevole osservare la profondità della sua fede: se si sente nel peccato, non si riesce ad accosta a una chiesa, ma resta fuori ad ascoltare la Parola da lontano con il suo super udito.
Il lavoro finale per la realizzazione di Daredevil: Born Again è affidato a Dario Scardapane (The Punisher), showrunner, con Justin Benson e Aaron Moorhead (già alla regia di Moon Knight) come registi principali e si dimostra eccellente: riescono a creare una nuova serie sul personaggio Marvel, stravolgendo alcuni punti fermi dei vecchi episodi per poi fare riemergere il tutto man mano. Un giusto mix di novità e classico stile dello show che conquista pubblico e alla critica, riscuotendo un notevole successo.

Con l’ingresso nel Marvel Cinematic Universe, Daredevil interagisce con altri personaggi della continuity, sperando di rivedere presto anche l’amato personaggio di Charlie Cox. Sicuramente Frank Castle tornerà su Disney Plus con uno speciale a lui dedicato: i dialoghi tra il Diavolo di Hell’s Kitchen e il Punitore sono profondi e indimenticabili e le scene con loro protagonisti sono sempre avvincenti.
Vanessa Fisk, interpretata nuovamente da Ayelet Zurer, acquista maggior spessore con l’avanzare dei nove episodi di Daredevil: Born Again, distaccandosi dalla semplice figura di amata del cattivo e proponendosi come sua pari. Tra questa coppia e Matt Murdock si colloca la figura della psicoterapeuta Heather Glenn di Margarita Levieva: in questi episodi si collega anche alla variabile impazzita Muse e avrà ancora da dire in futuro. È doveroso almeno menzionare Kamar de los Reyes nel suo ultimo ruolo come Hector Ayala/Tigre Bianca.

Oltre a questi attori, nel cast principale di Daredevil: Born Again vogliamo lodare anche Deborah Ann Woll, efficace ed efficiente nei panni di Karen quando chiamata in causa, ma soprattutto Vincent D’Onofrio: senza di lui non esisterebbe il Kingpin perfetto, un cattivo senza scrupoli, capace di imbrigliare su di sé il timore e l’odio al tempo stesso di chi gli sta accanto, ma anche dello spettatore sul divano di casa. Lo show riprende fedelmente anche la sfumatura nera e cruda delle passati stagioni su Netflix.
L’unico difetto può esser proprio la fine di uno show sensazionale e la lunga attesa di un anno per continuare a lottare la criminalità a New York insieme a Matt.