Claudio Sorrentino è morto a Roma, all’età di 75 anni. L’attore, doppiatore, nonchè conduttore radiofonico e televisivo era ricoverato presso una clinica capitolina dopo aver contratto il Covid. Durante la sua lunga carriera egli ha prestato la propria voce a tante grandi stelle del cinema americano, come John Travolta, Mel Gibson, Bruce Willis e persino al giovane Ron Howard, quando ancora recitava come Richie Cunningham in Happy Days.
Sorrentino, nato a Roma il 18 luglio 1945, ha cantato e recitato fin dalla più tenera età. All’età di soli 5 anni si esibisce per la prima volta, cantando un brano di Roberto Murolo, attirando l’attenzione di Lilly D’Eramo, moglie del regista Nanni, che lo invita alla sua scuola di recitazione per bambini. Dai 9 anni entra a far parte stabilmente della compagnia dei bambini prodigio, per poi passare alla Morelli-Stoppa, a quella del grande Eduardo De Filippo e infine a quella di Rossella Falk, alla cui fondazione fornisce un contributo essenziale. Esordisce nel doppiaggio nel 1956 con il film L’ultima carovana di Delmer Daves ma trova il successo doppiando Richie Cunningham nella sit-com americana Happy Days. A partire dai primi anni ’80 presta la voce a John Travolta in film di culto come Grease e viene chiamato dalla Rai a condurre con Fabrizio Frizzi il programma per ragazzi Tandem.
Sebbene si dimostri un’artista poliedrico conosce il successo soprattutto continuando l’attività di doppiatore, che lo vede prestare la propria voce di colta in volta a personaggi del piccolo schermo (persino a Koji Kabuto, protagonista de Il Grande Mazinga) e del cinema. Tra le sue performance più memorabili ricordiamo quelle nei film d’azione come Die Hard – Duri a morire (Bruce Willis) o Pulp Fiction (John Travolta, nel video qui sotto) ma anche le intense interpretazioni fornite come voce di Willem Dafoe nel controverso L’Ultima tentazione di Cristo di Martin Scorsese o in Braveheart – Cuore Impavido nel quale MelGibson/William Wallace parla con la sua inimitabile veemenza (sopra il filmato).
Sorrentino ha ricevuto tanti riconoscimenti negli anni, ma è stato anche un punto di riferimento per i colleghi, da presidente dell’ Associazione attori doppiatori italiani riuniti, ruolo che ha mantenuto dal 1994 fino alla sua scomparsa e da fondatore del Segretariato Sociale della Rai, che ancora oggi promuove iniziative a tutela delle fasce più deboli della società civile.
Tutta la redazione di iCrewPlay Cinema gli rivolge un commosso saluto.