Cattiverie a domicilio (Wicked Little Letter) uscirà il 18 aprile nelle nostre sale, e promette di essere uno dei film più frizzanti e brillanti dell’anno. Prodotto da Film4 Productions, Blueprint Pictures, South of the River Pictures, People Person Pictures, sarà distribuito in Italia da BiM Distribuzione e Lucky Red.
Un grande film al femminile
Alla regia troveremo Thea Sharrock, regista britannica di film di successo come il recentissimo The beautiful game e il film Disney del 2020, L’unico ed insuperabile Ivan con Bryan Cranston, senza dimenticare forse il suo film di più grande successo, lo struggente Io prima di te del 2016 con Sam Caflin ed Emilia Clarke come protagonisti.
In questo caso il cast sarà praticamente dominato da un parterre al femminile di gran livello ,a partire da una scatenata Jessie Buckley già protagonista in film come I’m Judy (2019), A proposito di Rose (2019), Sto pensando di finirla qui (2020) e soprattutto La figlia oscura (2021) per cui ha ricevuto la sua unica e prestigiosa candidatura agli Oscar.
Altra presenza di livello è certamente l’attrice britannica Olivia Colman, premio oscar per La Favorita, ma che può vantare al suo curriculum cinematografico di parti importanti non solo nel prestigioso film di Lanthimos, ma in film come The father, The empire of Light e La figlia oscura anche in quel caso accanto alla Buckley, senza dimenticare la sua presenza dominante in serie comeThe Crown, The Fleabag o in The Broadchurch e Grandi Speranze e prossimamente al fianco di Benedict Cumberbatch in The Roses.
Per ultimo, ma non meno importante, per chiudere questo cerchio di grandi attrici al femminile, abbiamo Anjana Vasan, attrice singaporiana, qui nei panni della poliziotta estremamente determinata a smascherare l’inoppurtuno mittente di quelle lettere, già vista in serie di livello come Killing Eve e The Black Mirror, ed in film come Cyrano e Il verdetto.
Cattiverie a domicilio: il crimine di essere una donna libera
Siamo nel 1922 a Littlehampton, una piccola cittadina inglese, la quale improvvisamente viene travolta da uno scandalo da far impallidire chiunque: qualcuno sta mandando lettere anonime oscene e violente per tutta la città alle donne del posto, scandalizzate non poco dalla violenza e dalla volgarità di quelle irriverenti missive, e la caccia al colpevole diventa una questione utile per far saltare la maschera di perbenismo di cui la città è piena.
Alcune di queste lettere arrivano alla morigerata e tranquillla Edith Swan (Olivia Colman), la quale nello scandalo generale, pensa che si tratti solo di qualche burlone, ma quando le lettere continuano, si incomincia ad investigare su chi potrebbe essere il colpevole di questa corrispondenza tanto sfacciata, e subito i sospetti ricadono sulla mamma single e vedova Rose Gooding (Jess Buckey).
La scalmanata e folle donna infatti, proprio per le sue peculiari caratteristiche litigiose ed anticonvenzionali sembra essere la sospetta perfetta e la colpevole predestinata di questo crimine al buon costume della città, sebbene le prove effettive a suo sfavore latitino parecchio.
La stessa Rose, non sembra stupita o scandalizzata dall’accusa, d’altronde il suo vizio del bere e la sua vita ai limiti del libertinaggio, la portano legittimamente ad essere la più accreditata a questo crimine.
Ma sarà davvero lei? A cercare di sbrogliare una sentenza già decisa dagli uomini e dalle autorità del posto, saranno proprio le donne, in primis l’agente Gladys Moss (Anjana Vasan), con somma indignazione e stupore della popolazione nel vedere una donna in divisa indagare in un caso per uomini.
Anche la stessa Edith però, dopo un’iniziale e comprensibile irritazione, incomincerà a provare simpatie per questa eccentrica donna che ha svelato, alla sua maniera, un altro modo di essere donna e che non ha bisogno di lettere per dire ciò che pensa, chiunque esso od essa sia.
Dalle lettere al cinema
Alla fine verrà da chiedersi, chi è davvero stato e perchè Rose avrebbe dovuto mettere in pericolo la serenità di lei e della propria figlia, rischiando di perdere tutto per uno scherzo di cattivo gusto? L’agente Gladys, Edith e le donne del posto cercheranno in ogni modo di smascherare il colpevole, combattendo stereotipi ed apparenze in questa irresistibile commedia in cui l’unica cattiveria vera, sarebbe da parte nostra, di non vederla al cinema dal 18 aprile.