Il festival di Cannes è alle porte e si trova ad aspettarlo una situazione senza precedenti che potrebbe portare alla decisione di annullare l’appuntamento annuale alla Croisette. Come ti abbiamo già detto la situazione è buia in tutto il settore cinematografico, non solo in Italia o in Cina ma a livello mondiale: dal forte ribasso degli incasso al botteghino alla decisione di rinviare l’uscita di diversi film in programma per questo periodo. Con 100.000 casi confermati in tutto il mondo e una stima approssimativa di 3.356 morti, chiedersi se sia ancora il caso di realizzare una manifestazione del genere è una domanda più che lecita.
La stessa organizzazione del festival ha rilasciato delle dichiarazioni a seguito della cancellazione del MIPTV a causa del coronavirus, facendo però rimanere ancora numerosi dubbi di quello che avverrà a maggio.
“Comprendiamo la preoccupazione che è stata espressa in seguito al rinvio della serie Cannes e alla cancellazione della MIPTV, ma ad oggi nulla indica che il Festival del cinema di Cannes non avrà luogo. Lo staff del Festival del cinema di Cannes, Thierry Frémaux e il comitato di selezione stanno attualmente lavorando all’organizzazione dell’evento.”
La manifestazione già cancellata, la MipTV, si sarebbe tenuta a Cannes dal 30 marzo al 2 aprile, una data certamente più prossima all’evento dell’industria cinematografica previsto invece per il 12-23 maggio. Al momento è ancora confermata anche la conferenza stampa in programma per il 16 aprile a Parigi.
La decisione è quindi nelle mani delle autorità regionali/nazionali piuttosto che dagli organizzatori stessi.
Il divieto della scorsa settimana emanato dal governo francese che ha temporaneamente bloccato alcuni incontri che vanno oltre le 5.000 persone è stato esteso al 31 maggio. Il festival, ogni anno, ospita all’incirca 200.000 persone in 12 giorni e il punto principale, il Palais, ha una capacità di contenimento di oltre 10.000, ma questo in teoria per gli organizzatori non è un problema visto che il festival “non ha mai più di 5.000 persone riunite in un luogo chiuso”.
La Francia, al momento, registra ben più di 250 casi di virus e la stessa città di Cannes ha registrato il suo primo caso la scorsa settimana.
Quali sarebbero le conseguenze di questa cancellazione? Ne ha parlato la rivista americana IndieWire che ha fatto una serie di chiamate per sapere cosa ci prospetta il futuro
Quanto è probabile che Cannes sia cancellata?
Dipende da che punto di vista si vede la situazione. Il primo caso di coronavirus a Cannes è stato confermato il 28 febbraio. Il giorno successivo, il governo francese ha preso i provvedimenti sopra citati.
Allo stesso modo il festival continua a minimizzare la situazione, indiando un comunicato che conferma i piani prestabiliti. Rispetto allo scorso anno Cannes ha inoltre registrato un aumento del 9% delle richieste di accreditamento rispetto allo scorso anno. E anche da parte di Spike Lee non ci sono smentite dalla sua presenza come giudice.
In quest’ondata di positività vengono però tralasciati alcuni elementi non del tutto insignificanti: all’interno degli edifici non si supera mai il numero limite di persone, questo è vero, ma lo stesso scenario non si presenta all’esterno dove folle di persone che si radunano così come nel seminterrato del Palais al Marché du Film. Con il passare del tempo è sempre più difficile pensare che Cannes si svolga nei tempi previsti. La città si trova a meno di un’ora dal confine con il nostro paese, dove abbiamo almeno 3.858 persone sono state infettate dal virus e 148 sono morte. Difficile anche potersi immaginare in una situazione simile la presenza di molte persone provenienti da altri paesi, sia per i red carpet che per la presentazione stessa delle loro opere. Se gli elementi chiave venissero a mancare, Cannes semplicemente non sarebbe Cannes.
Dichiarazioni vengono rilasciate anche da Paolo Moretti:
“Per il momento, stiamo preparando il festival. Tre settimane fa, era un mondo completamente diverso. Tra tre settimane, non so cosa accadrà. Tutti abbiamo la stessa quantità di informazioni e lo stesso atteggiamento: ci stiamo preparando per annunciare la formazione. Non possiamo fare diversamente.”
Moretti ha descritto l’umore che serpeggia tra i suoi collaboratori come “inquietante”, aggiungendo però che “la cancellazione di MipTV ci ha dato un orizzonte temporale – che forse tra un mese, verrà presa una qualche decisione. Posso solo sperare che forse tra qualche settimana ci saranno abbastanza informazioni che la situazione sarà diversa”.
C’è un precedente nella storia?
In passato Cannes ha avuto la sue interruzioni, si può dire fin dall’inizio, nel 1939, visto l’inizio della seconda guerra mondiale l’evento si concluse dopo una proiezione (Il gobbo di Notre Dame). Alla fine della guerra ci furono altre interruzioni dovute però a problemi di bilancio.
Una successiva interruzione è avvenuta nel 1968, quando il festival è stato bloccato dai manifestanti e uno sciopero del lavoro ha portato diversi i cineasti a togliere la partecipazione del loro film dal concorso. In tempi più recenti però non è mai successo, Cannes è diventato un evento annuale così importante che molti addetti ai lavori non possono immaginare l’anno senza di essa.
“Cannes è uno degli incontri più importanti del settore per i professionisti del cinema e l’industria in generale”, ha dichiarato Joana Vicente, direttore esecutivo del Toronto International Film Festival. “Speriamo che la situazione globale migliori in modo che Cannes possa andare avanti come previsto.”
Che impatto avrebbe nell’industria cinematografica?
L’assenza di evento di questa portata darebbe un duro colpo alla routine di acquirenti e venditori di tutto il mondo. La cancellazione del festival inciderebbe anche sui distributori che vogliono lanciare i loro progetti.
Mentre i pubblicitari e i distributori non americani ma europee svolgono gran parte delle loro attività proprio a Cannes. Michael Arnon, direttore del film PR della boutique WOLF, ha affermato che la sua compagnia stava già creando la lista di Cannes. “In questa fase, preferiamo rimanere cautamente ottimisti. Siamo già a bordo o in discussioni su diversi titoli promettenti che potrebbero essere presentati in anteprima mondiale sulla Croisette”.