the mandalorian

Baby Yoda fa impazzire il mondo in the Mandalorian

I classici scenari di Star Wars si fondono con atmosfere western in una serie inedita che convinto tutti, vincendo anche lo scetticismo degli spettatori più diffidenti

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The Mandalorian è un lavoro concepito con cura ed elaborato con l’attenzione che Jon Favreau ha già messo nella realizzazione del live action de Il Re Leone.

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Il pistolero spaziale conosciuto come il mandaloriano è una sorta di Clint Eastwood dell’universo Star Wars. Mercenario e cacciatore di taglie, nel corso di una missione “recupera” un piccolo esserino verde che ha le sembianze di un irresistibile baby Yoda con lo scopo, dietro un compenso stratosferico, di consegnarlo agli emissari dell’Impero. Dopo un’iniziale indecisione, il guerriero (mirabilmente interpretato da Pedro Pascal) lotta per proteggere il misterioso esserino e lo porta via con sé.

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La serie non fatica a decollare e riscuote successo e consensi episodio dopo episodio, grazie alla cura con cui è concepito il personaggio principale ossia, per l’appunto, il mandaloriano. Questo guerriero in missione per accumulare beskar preziosi per arricchire la propria armatura, agisce in rottura con il codice di condotta della sua gente, accettando un lavoro per l’Impero. Ma ben presto, la sua concezione della vita e del proprio ruolo, subisce una netta trasformazione, non è più lo stesso dal momento in cui incontra il piccolo Yoda verde dai grandi occhioni espressivi.

Uno dei meriti più grandi di The Mandalorian è l’interpretazione di Pedro Pascal che, sebbene non levi mai l’elmo, riesce a comunicare ogni sfumatura emotiva del guerriero. Non è infatti atipico per i mandaloriani mostrarsi sempre con indosso l’elmo e, a quanto pare, il clan del nostro mandaloriano è particolarmente rigido, poiché tutti i componenti dell’enclave indossano l’elmo, Armaiola inclusa. Mentre appare altrettanto comune il contrario, tant’è che se è vero che non abbiamo mai visto Boba Fett senza la sua armatura, suo padre Jango non aveva alcun problema a mostrare il proprio volto.

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Le ambientazioni sono quelle già note ai fedeli fan di Star Wars e le atmosfere acquisiscono una sfumatura più western e meno cybernetica. Siamo nel mondo delle Guerre Stellari, ma lo scenario non è lo stesso e la differenza si percepisce e costituisce un upgrade del contenuto offerto. La stessa sensazione è data dalla colonna sonora che scandisce ed accompagna le scene con la tipica suspance dei western, ma mantiene intatte le note che riportano alla mente immagini della mitica saga da cui è tratta la storia.

La prima stagione è in onda sulla piattaforma streaming Disney + dal 12 novembre 2019 ed è composta da otto episodi, della durata di circa 35 minuti ciascuno (troppo brevi!) ed è tale la fiducia riposta in questo progetto, che ne è stata già confermata una seconda stagione!

Ne sono a dir poco entusiasta e devo ammettere di essermi approcciata alla visione della serie con non pochi pregiudizi e con il timore che si trattasse soltanto dell’ennesimo prodotto commerciale imbastito per “far cassa” con il rischio di snaturare e/o compromettere con incoerenti avvenimenti, la logica e la storia narrata in Star Wars. Felice di essermi completamente sbagliata, mi sono innamorata di ogni episodio e, naturalmente, sono stata rapita anch’io dagli occhioni del piccolo alieno verde che la Disney sta per lanciare sul mercato sotto forma di tenero peluche il giorno successivo al Thanksgiving Day, ossia in occasione del Black Friday del 29 novembre. Con il peluche, sarà lanciato sul mercato tutto il merchandise legato a The Mandalorian per la gioia di collezionisti ed appassionati.

The Mandalorian è una serie necessaria a Star Wars tanto quanto la sua colonna sonora, nel senso che completa e “riempie” la saga proprio come se fosse un suo elemento costitutivo fondamentale. Questa consapevolezza si acquista man mano che si procede con la visione, perché è come se tanti pezzi di un puzzle più grande andassero automaticamente al loro posto. Pedro Pascal non leva mai l’elmo del pistolero galattico e non importa, non ce n’è bisogno, perché è davvero bravissimo e riesce a rendere memorabile il personaggio di The Mandalorian con ogni movenza e con l’intonazione della voce. Consiglio la visione in lingua originale e soprattutto consiglio di prepararsi alla sconvolgente visione di un baby Yoda irresistibile e tenerissimo. La colonna sonora è incalzante e abbraccia i ritmi tipici dei western, senza snaturare l’universo fantascientifico delle Guerre Stellari. Unico aspetto negativo? Gli episodi sono davvero troppo brevi! Promossa a pieni voti per le ambientazioni, il cast che poco a poco fa la propria comparsa nei vari episodi, la storia e la coerenza della sua collocazione temporale e perché, insomma…è Star Wars!!!

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