Torniamo con il nostro appuntamento settimanale di cinema e musica e questo sabato andiamo a scoprire ciò che unisce Charlie don’t surf dei Clash e Apocalypse Now, film del 1979 scritto e diretto da Francis Ford Coppola, diventato ormai un cult.
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La storia di Apocalypse Now è alquanto complicata. Il film nasce dalla fusione di due progetti diversi, un adattamento cinematografico del racconto Cuore di tenebra di Joseph Conrad sul quale lavorava John Milius e un’idea di Francis Ford Coppola, che voleva realizzare una pellicola sulla guerra del Vietnam, che gli avrebbe dato la possibilità, in realtà, di parlare di molto altro. Le cose si complicano fin da subito e rischiano di minare seriamente la produzione del film; innanzitutto, non si riesce a trovare un regista: Coppola, che doveva solamente produrre la pellicola, aveva pensato a George Lucas e poi a Milius, ma entrambi erano coinvolti in altri progetti.
Altre difficoltà riguardarono il cast; tutti gli attori scelti da Coppola, Steve McQueen, Al Pacino, Clint Eastwood, Jack Nicholson, Robert Redford e tanti altri, rifiutarono la parte e non fu facile trovare due attori adatti per interpretare Walter Kurtz e il capitano Benjamin Willard. Alla fine, dopo mesi di ricerche, i ruoli vennero affidati rispettivamente a Marlon Brando e a Martin Sheen.
Finalmente si poté iniziare con le riprese, ma le difficoltà non finirono lì. Sul set ci furono problemi di ogni tipo: tempeste tropicali improvvise, alcool, droghe e minacce di suicidio. Ma questa è un’altra storia, che abbiamo già raccontato (vedi: I film maledetti: Apocalypse Now)
Comunque sia, nonostante le tante problematiche, Apocalypse Now arrivò nelle sale il 15 agosto del 1979 e il successo fu immediato. Il film incassò complessivamente più di 150 milioni di dollari, al Festival di Cannes vinse la Palma d’oro, si aggiudicò due Oscar e tre Golden Globes. Ma questo è niente se pensiamo all’influenza che ha avuto sulla società e sulle generazioni dell’epoca.
Ma qual è il collegamento tra Charlie Don’t Surf e Apocalypse Now?
Tra i tanti che rimasero fortemente impressionati dal film, c’erano anche dei giovanissimi Clash. Joe Strummer, Mick Jones, Paul Simonon e Topper Headon, che all’epoca avevano poco meno di trent’anni, furono infatti tra i tanti giovani che affollarono le sale per l’uscita del film.
Un anno dopo, nel 1980, esce un album che ha fatto la storia della musica, Sandinista!. Quarto lavoro dei Clash, Sandinista! è un album triplo che unisce brani di generi musicali molto diversi tra loro, jazz, dub, reggae, ska, rockabilly, e dove troviamo anche una tra le prime canzoni rap realizzate da un gruppo inglese bianco, The Call Up. Il titolo del disco è un rimando a un’organizzazione di guerriglieri del Nicaragua, i sandinisti, che l’anno prima avevano destituito il presidente Anastasio Somoza Debayle.
Tra le 36 tracce che troviamo nell’album ce n’è una che ci interessa particolarmente, Charlie Don’t Surf. Il ritornello suona così:
“Charlie don’t surf and we think he should
Charlie don’t surf and you know that it ain’t no good
Charlie don’t surf for his hamburger mama
Charlie’s gonna be a napalm star”
I grandi fan di Apocalypse Now già avranno capito il riferimento, ma se non guardi il film da un po’ di tempo, forse il collegamento non è immediato. “Charlie don’t surf” è una frase che viene pronunciata nel film dal Colonnello Bill Kilgore (Robert Duvall), quando, nei pressi di una base nemica, decide, insieme ai suoi soldati, di fare surf. Charlie è il nome con cui i codici americani si riferivano a Viet Cong e con questa frase il Colonnello voleva sottolineare la superiorità delle truppe americane su quelle vietnamite e trasformava il fare surf in un atto di sfida.
La canzone dei Clash parte da questa frase per muovere una critica feroce, ma anche ironica, all’arroganza della politica americana, alle sue contraddizioni, agli abusi di potere e al capitalismo sfrenato. Il ritornello invita chi ascolta a fare surf, anziché la guerra, a cavalcare le onde, anziché fabbricare bombe (napalm, altro riferimento al film e alla famosissima citazione “mi piace l’odore del napalm al mattino“).
Amo i Clash, Sandinista, Cuore di tenebra e Apocalypse Now… quindi, cinque stelle a quest’articolo. Mi ha fatto venire voglia di rivedere il film (i Clash li ascolto ogni giorno!).