Ant-Man and The Wasp: Quantumania è la degna chiusura della trilogia dedicata a Scott Lang: vede il ritorno di diversi personaggi, come Gregg Turkington che torna a interpretare Dale, manager di Baskin-Robbins, e Randall Park nel ruolo di Jimmy Woo; altri tornano in nuove vesti, come Corey Stoll da Calabrone ad un criticato Modok, o David Dastmalchian che dà voce a Veb dopo aver interpretato Kurt. Già ti abbiamo parlato nella recensione dell’evoluzione di Cassie e dell’importanza di Ant-Man: Paul Rudd si sente davvero un eroe ed è diventato famoso, il suo libro uscirà presto realmente negli USA.
Ora possiamo parlare liberamente con SPOILER perché è passato il tempo necessario per approfondire i riferimenti nell’ultimo film Marvel. Iniziamo con un grandioso easter egg per la storia editoriale di Scott Lang: il codice per sbloccare il ponte levatoio per l’avanzata dei Combattenti per la Libertà del Regno Quantico è 18147, corrispondente ad Avengers #181, la prima apparizione di Scott Lang nei fumetti, e Marvel Premiere #47, la sua prima apparizione come Ant-Man. Anche nei fumetti la storia di Krylar (Bill Murray) è breve, poiché appare solo in Incredible Hulk #156, sempre come vassallo di Kang il Conquistatore.
Ant-Man e gli infiniti Kang
Finalmente il terzo film di Ant-Man torna a collegarsi al grande mosaico del MCU e si parla di nuovo di incursioni, dopo l’introduzione in Doctor Strange nel Multiverso della Follia e in attesa di Avengers: Secret Wars. Questa fantastica scena di Ant-Man and the Wasp: Quantumania presenta gli antagonisti del prossimo crossover dei Marvel Studios riuniti nel Consiglio dei Kang: le diverse varianti interpretate da Jonathan Majors ci accompagneranno fino ad Avengers: The Kang Dinasty e non sappiamo se sempre gli eroi riusciranno a cavarsela com’è successo ad Ant-Man contro l’esiliato. Il villain di Quantumania è così definito dai tre Kang principali.
Oltre a collegarsi ad Avengers: The Kang Dinasty, secondo alcuni rumors il film potrebbe aver introdotto il villain di Fantastic 4, Rama-Tut, visto nella scena mid credit. Stan Lee e Jack Kirby raccontarono il primo scontro tra la super famiglia e la variante egiziana di Kang nell’Ottobre del 1963: un criminale dell’anno 3000 torna indietro nel tempo e conquista l’antico Egitto in Fantastic Four 19. Dopo Rama-Tut, notiamo Immortus, una versione futura di Kang tornata indietro nel tempo per poter vivere una vita pacifica dopo aver perso la moglie Ravonna e il figlio Marcus.
Questa variante di Kang preserva le linee temporali per ordine dei Custodi del Tempo e ha incontrato diverse volte gli Avengers sin dal 1964. Il terzo sembrerebbe troppo giovane per essere Iron Lad, probabilmente si tratta del Centurione Scarlatto, un Kang che credeva di essere lontano parente del Dottor Destino e che si costruì un’armatura ispirata a quella del classico antagonista degli F4 per affrontare gli Avengers.
I tre poi entrano in un’arena piena di varianti di Kang di ogni tipo, anche una versione Skrull, sempre con lo stesso volto. Il Consiglio dei Kang è svelato nei fumetti dopo il crossover Guerre segrete e riunisce le tante varianti frutto dei continui viaggi nel tempo del Conquistatore. La prima apparizione su Avengers 267 del febbraio 1986, a opera di Roger Stern e John Buscema, ricorda molto la scena di Ant-Man 3.
La scena alla fine dei titoli di coda di Ant-Man and the Wasp: Quantumania anticipa la seconda stagione di Loki con la comparsa dell’antieroe di Tom Hiddleston e di Mobius (Owen Wilson) tra le urla del pubblico in sala: su un piccolo palco, Victor Timely parla di linee temporali. Si tratta di una variante di Kang che si stabilì nel 1901 in una piccola e tranquilla città chiamata Timely, nel Wisconsin, di cui diventa sindaco e in cui effettuò esperimenti scientifici. Timely era il nome della casa editrice fondata nel 1939 da Martin Goodman, prima che si chiamasse Atlas Comics e Marvel Comics.