Le proteste per il caso Floy non si placano, e ancora una volta, a torto o a ragione, coinvolge il mondo del cinema e della tv sulla scia delle proteste anti-razzismo che si sono diffuse oramai in tutti gli Stati Uniti.
I gruppi mediatici stanno ancora rivedendo il contenuto che producono, rimuovendo ciò che è considerato controverso in termini di rappresentazione delle persone di colore, e come già illustrato in un precedente articolo, nemmeno film storici come Via col vento o cartoni animati della nostra infanzia come Calimero e Dumbo, sono usciti indenni da questo marasma di polemiche e sommosse cittadine.
Negli ultimi giorni, ancora una notizia ha scosso le fondamenta della televisione statunitense, e non solo, rivoluzionando I Simpson e I Griffin, due delle serie animate più dissacranti di sempre: i personaggi afroamericani, indiani e qualunque nazionalità che non sia americana potranno essere doppiati solo da attori non bianchi, meglio ancora se della stessa etnia.
La serie televisiva animata di lunga data The Simpsons non avrà più attori bianchi per doppiare i personaggi di colore, ha annunciato la Fox lo scorso venerdì.
“Da ora in poi, i Simpsons non avranno più attori bianchi che esprimono personaggi non bianchi”
si legge nella dichiarazione.
Mike Henry, che ha dato la voce al personaggio afroamericano Cleveland nei Griffin per 20 anni, ha twittato che ora si appresta a lasciare il suo ruolo.
“It’s been an honor to play Cleveland on Family Guy for 20 years. I love this character, but persons of color should play characters of color. Therefore, I will be stepping down from the role.”
Il provvedimento della Fox, arrivato sicuramente in seguito all’escalation di proteste e manifestazioni portate avanti dal Black Lives Matter (BLM, letteralmente le vite dei neri contano), un movimento attivista internazionale, originato all’interno della comunità afroamericana, impegnato nella lotta contro il razzismo, ha avuto origini nella serie creata da Seth MacFarlane per poi passare a quella di Matt Groening: la voce storica di Cleveland Brown, Mike Henry è stato appunto sollevato dal suo ruolo e a catena la decisione è stata estesa anche ad altri show.
All’inizio della settimana scorsa anche Jenny Slatedel Big Mouth targato Netflix e Kristen Bell che ha lasciato il doppiaggio del suo personaggio Molly nella serie animata Central Park prodotto da Apple TV+ avevano comunicato decisioni simili, affermando che
“Personaggi non bianchi dovrebbero essere doppiati da attori non bianchi”.
Questo è solo l’ultimo tassello della rivoluzione che sta investendo i network e le piattaforme americane, che in pochissimi giorni hanno anche rimosso alcuni episodi di Scrubs e censurato una scena da The Office perché ritenute razziste e non inclusive, generando in tutta risposta polemiche e astio da parte dei fan.
A quanto sembra la rivoluzione è in corso e nei prossimi giorni e settimane, ma forse anche anni, potremmo dover fare i conti con situazioni simili in maniera sempre più frequente.
Nei Simpsons invece, uno dei personaggi neri, Carlton Carlson, è stato a lungo doppiato dall’attore Hank Azaria.
Azaria aveva anche doppiato un altro personaggio di colore nello spettacolo, il droghiere di origine indiana Apu, che gestisce il Kwik-E-Mart, ma ha dovuto smettere di interpretarlo nel 2017 a seguito delle critiche alla rappresentazione razzista del personaggio.
In particolare, il documentario del 2017 The Problem with Apu, scritto da Hari Kondabolu, ha evidenziato che gli stereotipi negativi sulle persone di origine indiana sono stati tradotti attraverso il personaggio.
Un altro popolare personaggio nero nello show, il dott. Hibbert, veniva anche doppiato dall’attore bianco Harry Shearer.
Anche i produttori dei Simpson hanno annunciato che non utilizzeranno più attori bianchi per dare voce a personaggi afroamericani o di altre etnie nello show quindi, un vero smacco alla società odierna oserei dire, che tanto ha fatto, e continua fare , per renderci impermeabili e indifferenti alle differenze razziali, religiose, di sesso ed estrazione sociale.
Battaglie inutili, a quanto sembra. Si perché sono proprio notizie e decisioni come questa che ti spiazzano, ti svuotano, ti colpiscono dritto in faccia, e non perché il tuo cartone animato preferito cambierà voce, ma piuttosto perché capisci che, finchè il bianco e il nero, continueranno a fare la differenza e saranno etichettati come fazioni distinte e separate, per 10 passi compiuti in avanti, ne avremo fatti 100 indietro.
“Io appartengo all’unica razza che conosco, quella umana.”
(Albert Einstein)