Sir Michael Caine ha confermato ufficialmente il suo ritiro dalla recitazione dopo l’uscita di The Great Escaper; il suo ultimo film segna anche l’ultima apparizione di Glenda Jackson, che si è spenta a giugno. In The Great Escaper, l’attore interpreta Bernie Jordan, un veterano realmente esistito della Seconda Guerra Mondiale che fu noto nel 2014 quando fuggì dalla sua casa di cura per partecipare alle celebrazioni dell’anniversario del D-Day in Francia. Michael Caine aveva rifiutato la parte tre volte perché si considerava già in pensione, mentre riceveva anche altre sceneggiature:
“Mi è stato inviato uno script effettivamente, e l’ho guardato, e poi ho fatto qualcosa che non ho mai fatto prima. Ho contato quante pagine avevo, rispetto al numero di pagine nella sceneggiatura. Ed erano 15 [pagine di dialogo] in una sceneggiatura che era di 99 pagine. E ho pensato, credo che conti come una piccola parte, non lo farò. Così mi sono ritirato. Ho pensato: potrei ottenere una piccola parte in un film che otterrà una brutta recensione… così ho pensato, perché non andarsene ora? Quindi sono andato in pensione.”
La decisione di Michael Caine
Da quando ha vestito i panni di Alfred in Batman Begins Michael Caine non ha più lasciato Christopher Nolan. Infatti, non è solo comparso negli altri due film della trilogia, ma anche in The Prestige (2006), Inception (2010), Interstellar (2014), nel doppiaggio originale in Dunkirk (2017) e in Tenet (2020). La sua lunga carriera è composta da altri numerosi ruoli e termina all’età di novant’anni esatti. Parlando a Today, un programma in onda su BBC Radio 4, ha spiegato di voler agire dopo aver esposto più volte il suo desiderio di ritirarsi:
“Continuo a dire che andrò in pensione. Bene, lo sto facendo ora! Mi sono reso conto di aver fatto un film in cui ho recitato da protagonista che ha ottenuto recensioni incredibili… Cosa potrei fare in grado di battere questo?
Le uniche parti che potrei ottenere ora sono uomini di 90 anni. O forse 85! E non sono protagonisti. Non ci sono protagonisti novantenni, sono tutti giovani ragazzi e ragazze affascinanti. Quindi ho pensato: potrei concludere in bellezza.”