Vostro Onore è la serie TV co-prodotta da Rai Fiction e Indiana Productions. Se il titolo vi è familiare, non vi sbagliate: si tratta di un prodotto scritto in Israele e già portato sul piccolo schermo negli Stati Uniti per Showtime col titolo Your Honor (in Italia è visibile per gli abbonati Sky e Now TV): nella parte del protagonista, affidata in Italia a Stefano Accorsi, c’è Bryan Cranston, quattro volte vincitore dell’Emmy Award per il suo ruolo in Breaking Bad.
Trama
Vittorio Pagani (Accorsi) è un giudice milanese noto per la sua integrità, in corsa per la carica di presidente del Tribunale di Milano. La recente scomparsa della moglie ha segnato dolorosamente la sua vita e complicato il già difficile rapporto con suo figlio Matteo (Giuggioli). Quando quest’ultimo investe con la macchina il giovane esponente di una potente famiglia appartenente alla criminalità organizzata, i Silva, Vittorio si scopre pronto a tutto pur di proteggere il figlio, anche a costo di una terribile discesa agli inferi.
La conferenza stampa
Nel corso della presentazione la direttrice di Rai Fiction Maria Pia Ammirati ha definito l’adattamento italiano del format come il migliore mai realizzato dalla compagnia di Viale Mazzini, grazie all’attenzione e alla cura dedicate dai consulenti ‘giuridici’ a trasportare la storia nella Milano dei giorni nostri.
Gli aspetti più peculiari di Vostro Onore sono costituiti anche anche l’atmosfera e il taglio narrativo, più attento all’introspezione e caratterizzazione dei personaggi che all’azione sia dell’originale israeliano, sia di quello americano, più articolato e legato al concetto tradizionale di legal-thriller mescolato con scene d’azione e violenza al limite della brutalità. La scelta di puntare sulla riconoscibilità e sul carisma di Bryan Cranston, ancora una volta un uomo costretto a rinunciare ai principi morali che lo hanno sempre guidato, per proteggere la sua famiglia.
Il paragone sarà inevitabile, data anche l’uscita quasi contemporanea dell’adattamento americano su Sky( qui sotto il trailer)
Il regista Alessandro Casale, all’esordio in una fiction, non si sottrae alla domanda dei giornalisti presenti in sala, ma rivendica l’originalità e la novità degli otto episodi, lodando il lavoro del team di sceneggiatori capeggiato da Donatella Diamanti: “Non mi sono fatto ispirare dalle serie israeliana e soprattutto americana. Il nostro è un adattamento totale del format sul terreno italiano che abbiamo ambientato in una Milano dalla violenza serpeggiante, non manifesta ma sotto traccia, senza bisogno di eccessivi spargimenti di sangue(…).È stato un lavoro soprattutto psicologico sui personaggi, in particolare ho lavorato molto sul rapporto padre-figlio. È una nostra versione, più simile all’originale israeliano che a quello americano, ma comunque italiana.
Sulla stessa lunghezza d’onda Stefano Accorsi ha commentato: “Non ho visto la serie israeliana e quando abbiamo cominciato non era ancora stata distribuita quella americana. Quindi per me l’unico elemento sono state queste sceneggiature: subito l’ho trovato un progetto molto coinvolgente proprio perché porta il lettore in prima battuta ma poi immagino il pubblico a chiedersi: “che cosa farei una situazione del genere, è giusto quello che fa questo personaggio? Lo posso capire, ma lo posso giustificare? Che cosa si è disposti a fare per salvare la vita di un figlio? Perché io ci ho pensato: qui non si tratta di raccomandare un figlio, ma di salvargli la vita, una cosa sulla quale non credo ci siano due risposte. Secondo me ce n’è solo una.”
Il discorso poi scivola sull’attualità e sulla grave crisi di credibilità vissuta dalla magistratura italiana in seguito al cosiddetto ‘caso Palamara‘, che ha evidenziato come le protezioni politiche spesso possano influire sulle carriere più degli effettivi meriti di un servitore dello stato e della legge, quale un magistrato deve innanzi tutto essere. Qui Accorsi sottolinea come il suo sia un personaggio di una fiction, minimizzando l’influenza dell’attualità, cui nel copione si accenna in maniera molto blanda.
Gli otto episodi verranno trasmessi due alla volta in quattro prime serate il lunedì sera su Raiuno dal 28 febbraio fino al 21 marzo 2022 e saranno, di volta in volta, resi disponibili sulla piattaforma RaiPlay.