Viggo Mortensen, i primi anni:
Viggo Peter Mortensen Jr. nasce a New York nel quartiere Lower East Side di Manatthan, è il terzo di tre figli, nato da Grace Gamble di origine statunitense e Viggo Peter Mortensen Sr., di origine danese. Viggo Mortensen trascorre la sua infanzia in giro per il mondo, questo a causa del lavoro del padre, e vive per diversi periodi tra Venezuela, Danimarca e Argentina. Lo spostamento in Argentina gli consente di imparare a parlare fluentemente lo spagnolo. In quel periodo il padre gestiva un ranch, nel quale allevava polli e collaborava con altre aziende agricole. Sempre in questo periodo nascono i suoi due fratelli minori, Charles e Walter, che oggi lavorano come geologi.
Quando Mortensen compì undici anni, i suoi genitori divorziarono, sua madre tornò a New York, mentre lui e suo padre si trasferirono a Copenhagen, per poi, in un secondo momento, ritornare negli Stati Uniti. In America, Mortensen si diploma alla Waterton High School, a Waterton, nello stato di New York, e in questa scuola pratica diverse attività sportive, quali nuoto e tennis. Inoltre, comincia ad appassionarsi di fotografia. All’età di diciassette anni, mentre era fuori a bere con degli amici, si trova coinvolto in una rissa, dove a causa di un filo spinato si procura un taglio profondo sopra il labbro superiore. La cicatrice se la porta con sé da quel giorno. Nel 1976 si iscrive alla St. Lawrence University, dove si laurea in scienze politiche e letteratura spagnola. Nel 1980, lavora come traduttore per la squadra danese di Hockey su ghiaccio alle olimpiadi invernali che si sono tenute a Lake Placid. Dopo la laurea torna in Danimarca dove svolge diverse mansioni lavorative, quali: barista, camionista, cameriere e fioraio, tuttavia non avendo trovato la sua strada, decide di tornare negli Stati Uniti e avviarsi alla carriera di attore.
Viggo Mortensen, gli inizi di carriera
Arriva il 1985 e Viggo ottiene il suo primo ruolo cinematografico nel film di Peter Weir, Witness-Il Testimone, interpretando il ruolo di un agricoltore amish. In questo film Mortensen è affiancato da uno dei grandi nomi del cinema di Hollywood: Harrison Ford, il quale riceve la candidatura all’Oscar come miglior attore protagonista, tuttavia non vince la statuetta, ma il film comunque ottiene due Oscar, uno per il miglior montaggio a Thom Noble e per la miglior sceneggiatura originale assegnata a Earl W.Wallace, William Kelley e a Pamela Wallace. Nel film assistiamo involontariamente assieme al protagonista a un omicidio nel bagno pubblico della stazione ferroviaria di Philadelphia. Il testimone di questo omicidio è un bambino di Samuel Laap, appartenente a una comunità amish. Lui e la madre, che è vedova, vengono posti sotto il programma protezione testimoni. Una volta che il detective incaricato (Harrison Ford) dell’indagine scopre che gli esecutori del crimine sono poliziotti, lui, la madre e il bambino si trovano in grave pericolo e devono mettersi in fuga. Sfuggito a un attentato da parte di un sicario, il detective Book si rifugia assieme a Samuel e sua madre nella comunità amish dove si troverà ad affrontare l’ira vendicativa dei suoi superiori, che li vogliono morti, in modo da cancellare ogni possibile traccia del loro crimine.
Viggo Mortensen ha recitato anche nel film Swing Shift- Tempo di Swing del regista Jonathan Demme, ma la sua scena viene tagliata in fase di montaggio. Sorte analoga gli capita anche nel film di Woody Allen La Rosa Purpurea del Cairo, dove la sua parte viene tagliata in fase di post-produzione.
Nel 1991 ottiene un ruolo importante nel primo film da regista di Sean Penn, Il Lupo Solitario, la cui trama si ispira a una delle più belle canzoni di Bruce Springsteen, Highway Patrolman, canzone inclusa nell’album del 1982 Nebraska. Nel film Mortensen recita al fianco di David Morse, Valeria Golino e Dennis Hopper.
Nel 1997 recita a fianco della sensualissima Demi Moore nel film Soldato Jane, diretto da Ridley Scott. Nel film Mortensen è il comandante istruttore capo John James Urgayle il quale cercherà in tutti i modi di far cedere il tenente Jordan O’Neill (Demi Moore) in modo da dimostrare al Senato che le donne non sono fatte per partecipare alle guerre. Ma la determinazione del Soldato Jane, così chiamata dalla stampa, darà del filo da torcere a molti uomini, dimostrandosi in molte occasioni migliore di loro. Questo ovviamente non va giù al comandante istruttore, il quale usa anche violenza fisica nei confronti della soldatessa. Purtroppo alla fine Jane cede, ma nel suo fallimento c’è una vittoria, la determinazione di Jordan ha mostrato che la parità dei sessi è possibile anche in guerra.
Viggo Mortensen,il consacramento della sua carriera:
Arriva il 1999 e Viggo Mortensen viene scelto dal regista Peter Jackson per vestire i panni del valoroso Aragorn, figlio di Arathorn, discendente di Isildur ed unico e vero erede al trono di Gondor, il quale inizialmente non è incline ad accettare il suo destino di Re. L’opera cinematografica de Il Signore degli Anelli si basa sul romanzo scritto da J.R.R.Tolkien tra il 1937 e il 1949. Aragorn nel primo film La Compagnia dell’Anello ha il compito di accompagnare Frodo (Elijha Wood) e i suoi tre amici Hobbit a Rivendell (in italiano Gran Burrone) per lasciare l’anello del Potere a Erlond (Hugo Weaving) qui durante la seduta de consiglio composta da tutte le razze dei popoli liberi della Terra di Mezzo (Elfi, Uomini, Nani, Hobbit, Maghi) si decide che l’anello deve essere distrutto nella fiamme del Monte Fato. La compagnia dell’Anello si compone di nove compagni: Aragorn, Legolas, Gimli, Boromir, Gandalf, Frodo, il portatore dell’anello, Sam, Merry e Pipino. I membri si troveranno ad affrontare una lunga serie di pericoli e di nemici, ma nonostante le difficoltà i nove compagni non saranno soli, poiché lungo il percorso troveranno molti alleati.
Ti lascio alcune piccole curiosità su Viggo Mortensen dal set de Il Signore degli Anelli:
- Durante la scena ne Le Due Torri nella quale Aragorn (Viggo Mortensen) calcia l’elmo dell’Huruk-hai, si rompe due dita del piede, infatti il grido che lancia cadendo in ginocchio era l’autentico grido di dolore dell’attore.
- Viggo Mortensen per tutta la durata delle riprese ha voluto impugnare spade di vero acciaio, invece di quelle di gomma o di alluminio, il tutto per rendere più reale. Il capo spadaccino della troupe, Bob Anderson ha definito Mortense come il miglior spadaccino che abbia mai allenato.
- Inizialmente per il ruolo di Aragorn fu scelto Stuart Towsend, ma l’attore si rivelò troppo giovane per la parte, e siccome Peter Jackson aveva bisogno di un uomo più maturo e adulto, fu allora che la scelta ricadde su Viggo Mortensen.
- Viggo Mortensen si è unito al cast, a riprese già iniziate, inoltre l’attore non aveva mai incontrato Peter Jackson nè aveva mai letto il libro di J.R.R.Tolkien, si unì a cast solo per accontentare il figlio undicenne Henry Mortensen grande appassionato dello scrittore.
- Nessun cavallo è stato ferito durante le riprese dei film, infatti per le scene venivano usate armi di cartone, mentre per le scene più violente, cavalli e cavalieri giravano singolarmente impennate e galoppate e queste venivano inserite poi digitalmente nel film. L’amore per gli equini era particolarmente forte in Viggo Mortensen, il quale si affezionò a tal punto al suo cavallo Brego da decidere di acquistarlo per sè una volta finito il film.
- La scena nella quale Brego si china per far salire Aragorn dopo che è caduto dalla scogliera è stata improvvisata, a Jackson è piaciuta talmente tanto da volerla inserire nel film. Il gesto del cavallo vuole essere un segno di gratitudine dell’animale nei confronti dell’uomo che lo ha liberato.
Viggo Mortensen, continua l’ascesa
Dopo aver interpretato con maestria il ruolo di Aragorn, ritroviamo Mortensen nel film del 2004 diretto da Joe Johnston, Oceano di Fuoco-Hidalgo. film basato su una storia vera, che narra di Frank Hopkins e del suo cavallo di Mustang, dal nome Hidalgo. Hopkins viene invitato a partecipare a una corsa nel deserto, un percorso di tremila miglia tra molte avversità. La corsa non è solo una corsa per vincere un ambito premio in denaro, ma è anche una corsa per la sopravvivenza. In questa particolare corsa partecipano esclusivamente cavalli di razza purissima, che possono vantare linee nobili di discendenza e di proprietà di famiglie reali. Allora ti chiederai che ci fa qui Hopkins col suo Mustang; è semplice, lo sceicco Riyadh invita Hopkins a partecipare alla corsa, siccome l’americano è stato un velocissimo Pony Express per il governo degli Stati Uniti d’America. Hopkins e il suo destriero non sono visti di buon occhio dagli altri cavalieri, poiché l’americano non deve riuscire a vincere contro le principali discendenze di razza del più importante partecipante alla corsa, Al-Hattal, uno stallone cavalcato dal nipote dello sceicco e di proprietà dello sceicco stesso. E così durante la corsa Hopkins si scontra con gli altri cavalieri arabi, i quali faranno di tutto per impedirgli di raggiungere la linea del traguardo. A dispetto di tutto e tutti Hopkins, non con poche difficoltà, vince e col premio, una volta tornato in america, acquista tutti i cavalli di razza mustang che stavano per essere sterminati. Una volta acquistati legalmente, decide di liberarli in modo tale che la razza abbia modo di perdurare. Hopkins inoltre decide di liberare il suo cavallo Hidalgo, per dargli la libertà che si è meritato dopo tante fatiche.
Curiosità su film
- Per realizzare il cavallo Mustang, Hidalgo è stato truccato con delle speciali tinture atossiche per meglio assomigliare al vero Hidalgo.
- Viggo Mortensen ha acquistato uno dei cavalli che sono stati usati e precisamente lo stallone che appare nella locandina del film, il cavallo si chiama T.J.
- Per realizzare la scena nella quale Hopkins libera Hidalgo e questi va a mischiarsi con gli altri mustang, sono stati utilizzati 550 cavalli appartenenti a diversi proprietari. Per riconoscere i propri cavalli, i loro proprietari li avevano marchiati in modo differente.
- Lo stallone arabo Al-Hattal appartenente allo sceicco, è un vero campione di razza, il cui vero nome è TC Bey , e appartiene alle scuderie Black Silver Arabians che risiede a Burson nello stato della California
Nel 2018 lo vediamo protagonista nel film Green Book, film diretto Peter Farrelly, vincitore di tre premi Oscar, tra cui quello come miglior film dell’anno. Il film ha come principali protagonisti Viggo Mortensen e Mahershala Alì e racconta l’incredibile e commovente storia d’amicizia tra un buttafuori italo-americano e un pianista afroamericano. Il film è ispirato alla vera storia di Don Shirley e Tony Lip. Nel film assistiamo alla temporanea chiusura del famoso locale di New York, il Copacabana, qui vi lavorava il buttafuori Tony Vallelonga, anche detto Tony Lip, per le sue brillanti capacità oratorie. Tony deve trovare a tutti i costi un lavoro per mantenere la sua famiglia. Accetta così di lavorare per il pianista afroamericano Don Shirley, Tony gli farà da autista e da tuttofare nella tournèè nel sud degli Stati Uniti. La casa discografica di Don dà a Tony l’imperativo compito di rispettare le scadenze dei concerti e gli affida il Green Book, nel quale sono indicati gli alberghi e i ristoranti nei quali gli afroamericani sono accettati. Inizialmente il rapporto tra i due non è dei migliori, infatti i due sono diffidenti l’un l’altro, Tony per il carattere altezzoso di Don e Don che non sopporta le maniere rozze di Tony. Mano a mano che i due si conoscono Tony riconosce il talento di Don, e capisce che nonostante il pianista sia accolto con trionfo durante i suoi concerti, egli subisce insulti e violenze a causa dei pregiudizi nei confronti dei Neri in America. I due ben presto diventano amici, specialmente dopo che Tony salva Don da un aggressione in un bar da parte di un gruppo di bianchi, a seguito di questo fatto impone all’amico di non andare più in giro senza di lui. Per sdebitarsi con Tony, Don lo aiuta a scrivere delle lettere d’amore per sua moglie.
Il film ha incassato in tutto il mondo 108.198.248 milioni di dollari, il budget a disposizione era di appena 23 milioni.
Curiosità su Green Book:
Non si diventa Mozart in un giorno, per diventare un grande pianista a volte non basta una vita intera, ma allora come ha fatto Mahershala Ali a suonare così divinamente?
Per fare diventare Mahershala Ali Don Shirley la produzione si è rivolta al maestro e compositore Kristopher Bowers. E grazie all’aiuto della Pixel Magic si è potuto curare gli effetti invisibili del film. Il corpo di Mahershala Ali è stato sostituito con quello di Kristopher Bowers. Ogni scena in cui Ali suona è stata girata due volte per avere l’effetto visivo che tutti possiamo vedere sullo schermo.
Viggo Mortensen, arte e musica
Oltre ad essere un attore incredibile, Mortensen è anche un musicista; infatti, grazie alla collaborazione con Buckethead, ex chitarrista dei Guns N’ Roses, pubblica nove CD di musica sperimentale, gli album sono pubblicati dall’etichetta discografica statunitense TDRS Music. Mortensen inoltre compare nella colonna sonora de Il Ritorno del Re, dove canta Aragorn’s Coronation, cantanta in elfico, che tradotta significa: “Dal grande mare alla terra di mezzo io sono venuto, e qui vivrò io e i miei eredi fino alla fine dei tempi”. La canzone è stata composta da lui. Inoltre nella versione estesa de La compagnia dell’Anello c’è un’altra canzone cantata da lui, The Lay of Beren and Lúthien.
Nel 2002, con una parte del compenso ottenuto con la trilogia del Signore degli Anelli assieme all’amica Pilar Perez fonda la casa editoriale Perceval Press, nome preso da Sir Parcifal, cavaliere della tavola rotonda. La casa editrice fondata da Mortensen nasce con lo scopo preciso di aiutare i giovani a valorizzare le opere che non riescono ad avere pareri positivi dal pubblico. Inoltre la Percival Press funge anche da calderone per i progetti extra cinematografici di Mortensen. Nel 2002 raccoglie in un catalogo molte delle sue opere, che vanno dalle fotografie, ai dipinti e alle poesie, in più Mortensen pubblica un diario multimediale nel quale mostra il suo soggiorno in Nuova Zelanda durante le riprese de La Compagnia dell’Anello.
Nel 2004 pubblica un libro fotografico interamente dedicato ai cavalli, intitolato The Horse Is Good, una delle grandi passioni dell’attore. In questo photo book, Mortensen ritrae la figura del cavallo in vari ambiti; da quello sportivo delle corse, a quello del lavoro nei campi o semplicemente come compagno di avventure, con diversi scatti provenienti dal set di Hidalgo-Oceano di Fuoco.
Come pittore, Mortensen realizza dipinti astratti, e i suoi dipinti sono esposti nelle gallerie d’arte di tutto il mondo. Nel suo rapporto con l’arte, Mortensen miscela diversi stili pittorici, creando una sinfonia armonica tra arte, musica e poesia.
Viggo Mortensen, vita privata
Durante la lavorazione del film Salvation!: Have You Said Your Prayers Today? Mortensen conosce la cantante punk Exene Cervenka, che suonava nel gruppo statunitense X. L’8 luglio 1987 i due convolano a nozze, e l’anno dopo nasce il loro pargoletto Henry Blake Mortensen. Dopo la nascita del bambino, la famiglia si trasferisce nell’Idaho, tuttavia l’amore non è forte abbastanza e la coppia si separa nel 1991 per poi divorziare il 13 marzo 1998. Mortensen conosce e si lega sentimentalmente all’attrice spagnola Ariadna Gil, i due stanno insieme dal 2009 dopo essersi conosciuti sul set de Il destino di un guerriero.
Spesso tra una ripresa e l’altra Viggo Mortensen trascorrere il tempo nella sua tenuta nell’Idaho dove coltiva la sua passione per i cavalli.