C’erano pochi dubbi che Freaks Out sarebbe stato un successo (vedi nel dettaglio: Freaks Out: ecco il nuovo film di Gabriele Mainetti). Nonostante Gabriele Mainetti abbia alle spalle soltanto un altro film (e sei corti) come regista, aveva già dato prova di sapersi muovere dietro la camera da presa; Lo chiamavano Jeeg Robot è uno dei più grandi successi italiani degli ultimi anni, un film che fece gridare alla rinascita del cinema italiano. Uscito nel 2015, è già diventato un cult e tante sono le scene diventate iconiche, complice anche la bravura di Luca Marinelli e di Claudio Santamaria.
Anche Freaks Out, presentato al Festival di Venezia, ha ricevuto critiche esclusivamente positive e anche il nostro critico Gianni Canova aveva accolto il film con entusiasmo. Non stupisce quindi che il Leoncino d’oro – Agiscuola, uno tra i più importanti premi collaterali del festival, sia andato proprio al film di Mainetti.
La cerimonia si è tenuta il 10 settembre alla presenza di Francesca Puglisi, capo della segreteria tecnica del ministro dell’Istruzione, Roberto Cicutto, del presidente della Biennale, Alberto Barbera, direttore della Mostra del cinema, Andrea Del Mercato, direttore generale La Biennale, Luigi Lonigro, presidente Nazionale Distributori Anica.
Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, in un videomessaggio, ha sottolineato l’importanza del Leoncino d’oro, sostenendo che: “il Leoncino d’oro è un premio importante, perché testimonia la vicinanza e la sintonia che c’è tra scuola e cinema. Come ministero abbiamo appena firmato un Protocollo per dare alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi più strumenti per esprimere la loro creatività e la loro capacità di interpretare questo mondo così complesso. Il cinema è uno strumento fondamentale in una nuova scuola, una scuola aperta, diffusa, sconfinata perché è lo strumento con cui il nostro occhio si espande e noi riusciamo a cogliere anche quella parte dell’intimità delle persone che usualmente, nella superficialità del giorno, non riusciremmo a cogliere“.
Una giuria composta da 26 studenti, provenienti da scuole superiori di ogni parte d’Italia, ha assegnato il premio, con questa motivazione:
“Un’imprevedibile atmosfera conquista lo spettatore proiettandolo in un mondo tanto spettacolare quanto catastrofico. Tra tendoni da circo e campi da guerra, quattro protagonisti, nella loro diversità, esprimono la necessità di essere umani. Un’opera innovativa e coraggiosa, che racchiude in una grande avventura fra sogno e realtà, tutto l’amore per il cinema“.