La vita qualche volta ci sfugge di mano e prende il sopravvento, alterniamo momenti in cui ci sentiamo completamente svuotate, ad altri in cui siamo piene di tutto e vorremmo esplodere.
Crediamo sia una condizione quasi esclusivamente femminile, forse perché il più delle volte ci sentiamo dire “è il ciclo, poi passa tutto”, ma nella realtà sappiamo bene che non è così, forse gli uomini sono semplicemente più bravi a mascherare, a sdrammatizzare, a smorzare la tensione con le chiacchere da bar.
Sta di fatto che quella sensazione resta, anzi cresce, e ci ritroviamo fagocitate da una routine che ci appiattisce, ci costringe a sembrare quelle che non siamo, a non dire quello che vorremmo, a non fare quello che ci piace.
Cambio tutto racconta la storia di Giulia (Valentina Lodovini), una splendida quarantenne, che in realtà, agli occhi degli altri, di splendido non ha proprio nulla.
È una donna appesantita dallo stress e dalle responsabilità, un compagno pigro e immaturo, artista squattrinato che delega a lei qualsiasi onere; lavora per un’azienda il cui direttore è inetto e superficiale e tutti i giorni ha a che fare con persone che non fanno altro che uccidere la sua autostima.
Quando viene retrocessa ad assistente di una ragazza che ha poco più di vent’anni, un’ influencer svampita, Giulia decide di dare una svolta alla sua vita.
Approfittando di un bonus aziendale decide di affidarsi ad un mental-coach che le prescrive delle gocce per l’ansia e la dà alcuni consigli; l’incontro avrà delle conseguenze imprevedibili, e Giulia inizierà a prendersi delle rivincite quotidiane e a chiedere di più per sé stessa.
La trama
Cambio tutto, film diretto da Guido Chiesa, è la storia di Giulia (Valentina Lodovini), una donna di 40 anni molto posata ed educata, ma circondata da persone che le causano un continuo malessere. È costretta a sopportare il suo compagno pittore Raf (Dino Abbrescia), che – oltre a essere un completo nullafacente – è un parassita, un pittore squattrinato e approfittatore con un irrequieto figlio adolescente.
Anche a lavoro le cose non vanno bene, Giulia viene continuamente vessata dalle provocazioni del suo nuovo capo, il giovane e acerbo Valerio (Andrea Pisani), troppo incline a subire il fascino delle giovani impiegate e che non perde occasione per ricordarle che sta invecchiando. Poi c’è la sua migliore amica, concentratissima su se stessa, e un’influencer 20enne, Ludo (Valeria Perri), senza un minimo di cultura con cui deve collaborare professionalmente.
Il suo continuo controllarsi senza mai sfogarsi e la sua frenetica vita arrivano a causarle un esaurimento da stress. La donna decide quindi di affidarsi alle cure di un counselor olistico, Bianconi (Neri Marcorè) la cui faccia da un po’ di tempo inspiegabilmente le appare ovunque.
https://www.youtube.com/watch?v=Xu1VY3020TE
Una volta completata la terapia, la crisi di nervi di Giulia sembra essere svanita grazie all’aiuto di goccine magiche che dovrebbero aiutarla a gestire meglio la sua vita. È questo il momento della svolta, lo spartiacque tra il prima e il dopo; gli effetti della cura infatti, saranno davvero straordinari, e la 40enne cambierà totalmente atteggiamento. È così che Giulia inizia a dire tutto ciò che le passa per la testa e che ha tenuto dentro di sé sino ad allora, senza filtro alcuno.
D’altronde, la donna è sempre in balia di qualcuno che si lamenta di qualcosa: la migliore amica che fantastica dei suoi amori immaginari, il compagno che dipinge e non conclude mai niente e, soprattutto, il capo che alla prima risposta dissonante pensa subito che «abbia il ciclo» e che deve essere lasciata in pace fino a quando non le passa.
Panoramica sul film
Valentina Lodovini, che abbiamo visto recentemente nell’esilarante commedia 10 giorni senza mamma insieme a Fabio De Luigi, e abbiamo ammirato in altre celebri pellicole come Benvenuti al sud è reduce del successo teatrale di Tutta casa, letto e chiesa il monologo firmato da Dario Fo e Franca Rame incentrato sulla condizione della donna negli anni Settanta; con questo film segue pertanto il fil rouge dell’empowerment femminile e diventa perfetta interpreta di Giulia.
È la protagonista incontrastata di questa pellicola, sull’orlo del baratro in procinto di saltare, e invece… Let your mind go, let yourself be free (Lascia andare la mente, liberati) direbbe Aretha Franklin.
Cambio tutto diretto da Guido Chiesa e distribuito da Medusa film, rappresenta è il ritorno dietro la macchina da presa del regista di Il partigiano Johnny,(vincitore del Premio Ragazzi e Cinemaal festival di Venezia 2000 e del Premio della giuria al Festival di Stoccarda nello stesso anno) stavolta alle prese con una commedia dolce e spensierata.
È lo stesso Chiesa che ha adattato il film per il nostro paese, insieme a Diego Ayala.
La pellicola infatti è il remake di Una Mujer Sin Filtro (Una moglie senza filtro), commedia messicana diretta da Luis Eduardo Reyes nel 2018 che a sua volta è il remake del film cileno Sin filtro (Senza filtro). Diego Ayala è invece lo sceneggiatore cileno che ha scritto la storia originale e ha collaborato attivamente tanto alla versione messicana quanto a quella italiana del film.
Cambio tutto sarà nelle sale dal 5 marzo, un piccolo omaggio a tute le donne, prima della giornata a loro dedicata, in memoria di tutte quelle guerriere che non ce l’hanno fatta e di tutte quelle che ancora lottano per affermarsi, per liberarsi dai pregiudizi, per vivere.
Una commedia leggera che ci insegna qualcosa sull’importanza di «disinnescare» (come ci insegna Giallini in Perfetti sconosciuti) e sul mettere i propri bisogni prima di quelli degli altri.
Ricordiamoci infatti che, ciclo o non ciclo, oltre che mamme, mogli, compagne, amiche, prima di tutto siamo esseri umani, siamo Donne, e oltre le gambe, c’è di più.