Qualche giorno fa, le abbiamo ritrovate così: belle e dall’ironia frizzante. Lauren Graham e Alexis Bledel, co-star di Una Mamma per Amica, sul palco degli Emmy Awards per la presentazione del riconoscimento inerente la Migliore Sceneggiatura. Una reunion fortemente desiderata dai fan, il duo iconico che ha conquistato diverse generazioni, soprattutto i Millennials.

Madre e figlia hanno giocato, scambiandosi battute sulla serie tv che le ha incoronate ‘regine’. Tra sketch sul budget ridotto, scene girate con la neve finta e torte di compleanno riciclate, Una Mamma per Amica diventa oggetto di ilarità, confermandosi ancora tra le serialità più amate. Atmosfera da sorrisi e cuoricini? Assolutamente no, sul set il clima era tutt’altro che piacevole.
Una Mamma per Amica, da comedy a horror: il backstage
Nel 2007 in onda la puntata finale e, circa dieci anni dopo, arriva Una Mamma per Amica-Di Nuovo Insieme. Un progetto suddiviso in quattro episodi che copre un intero ciclo stagionale, dall’Inverno all’Autunno. Ora è in produzione il documentario Searching for Stars Hollow per celebrare i 25 anni di questa serialità. Un tributo nostalgico attraverso racconti e testimonianze dei membri del cast.
Ma, come anzidetto, non è tutto oro quel che luccica. Pensaci un attimo: forse avresti voluto anche tu ritrovarti sul set della tua serie preferita, ma sono proprio queste a darti il colpo di grazia, quando meno te lo aspetti. Forse crollerà una leggenda moderna della tua infanzia o adolescenza, tuttavia è bene sapere che a Stars Hollow ha regnato l’oscurità, per diversi interminabili anni.
Dialoghi perfetti, conditi da una punta di sarcasmo, personaggi amatissimi e ambientazione comfort. Questo doveva apparire allo sguardo sognante del pubblico. La verità è un’altra: ritmi massacranti, attori esausti e rapporti tesi come la corda di un violino. Gli interpreti costretti a imparare a memoria una decina di pagine al giorno, ricche di battute. Margine di errore? Zero. Mai sbagliare.
Una precisione maniacale, troppa da sostenere. L’attore Scott Patterson – interprete di Luke, amore di Lorelai – ha reso la sua testimonianza: “Nessuno aveva il tempo di vivere. Come girare un film ogni settimana“. Anche Lauren Graham – interprete di Lorelai Gilmore – non è stata (comprensibilmente) magnanima, ammettendo di aver sofferto di esaurimento nervoso: “Una maratona senza fine“.
Estremo rigore, vietato fallire, mancare un tempo o una battuta era fuori discussione. Più che un lavoro, una tortura. A ciò si aggiungano le (non amicizie) fuori dal set. Per esempio, non c’era alchimia tra Scott e Lauren, benché tale assunto possa sembrare impossibile. Naturalmente in scena dovevano rendere credibile la loro simpatia reciproca ma, lontano dalle telecamere, il gelo polare.
Paragonare Una Mamma per Amica ad una centrale nucleare è pesante. Come se fosse stata una bomba, pronta a esplodere. Il cast logorato e risucchiato delle sue energie, senza fiatare, piano piano consumato. Altro che serie comica, una sequenza degna dei migliori film dell’orrore! E tu, oggi, come guarderai Una Mamma per Amica? Occhi tristi e disillusi di chi ha perso un pezzo di sé, per sempre.