Nel nuovo trailer di Thor: Love and Thunder ci ha letteralmente conquistato il villain, Gorr il macellatore di dei, interpretato dal fantastico Christian Bale. Vincitore dell’Oscar per The Fighter e noto nel mondo DC Comics grazie alla trilogia del Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan, l’attore è pronto ad entrare nel Marvel Cinematic Universe con il suo peculiare stile: è risaputo che per ogni performance si trasforma per calarsi nel ruolo e in questo caso si è allenato molto e si è rasato il capo durante le riprese. La grande differenza rispetto alla controparte cartacea è la presenza del naso, richiesta da Bale per preservare la sua identità e diminuire l’uso della CGI nel suo personaggio.
Gorr è vendicativo e, per alcuni fan, troppo pallido, tanto da ricordargli il volto del cantante Marilyn Manson, recentemente accusato di traffico di esseri umani e diversi abusi, anche sessuali (accuse per ora da lui negate).
I, for one, am looking forward to Marilyn Manson making his debut as the newest @Marvel villain!!! #Thor #ThorLoveAndThunder #Gorr #GorrTheGodButcher pic.twitter.com/F1mXvilU8S
— Geek To Me Radio (@GeekToMeRadio) May 24, 2022
La parte spensierata del web ha già reso il nuovo villain di Thor un meme:
Same energy. pic.twitter.com/YffH6hhzO1
— One Take News (@OneTakeNews) May 24, 2022
Look, Gorr the God Butcher doesn't look like Voldemort. He looks like Death from The Seventh Seal. Or Bill and Ted if that's more your speed. pic.twitter.com/1lxM00c3YK
— Roxy Belmont: Pissmaker (@EmpGonzo) May 24, 2022
Il regista di Thor 4,Taika Watiti (Jojo Rabbit) è impressionato dal villain, descrivendolo “a dir poco formidabile” in un’intervista ad Entertainment Weekly: “Personalmente penso che sia probabilmente uno dei migliori cattivi che la Marvel abbia mai avuto nei loro film. Christian è a dir poco formidabile. Sarà un personaggio molto stratificato”.
Thor, Gorr e Venom
Gorr rappresenta il frutto del rilancio Marvel NOW! per la testata di Thor: Jason Aaron ed Esad Ribic crearono questo villain deciso e potente sulle pagine di Thor: God of Thunder #2 (gennaio 2013). All’intera run di questi autori si ispira il prossimo film, come mostra la scena della caduta di Falligar, per esempio. Durante questa avventura il dio del tuono risponde alle preghiere di una giovane bambina aliena e salva il suo popolo facendo terminare la siccità sul pianeta; si accorge che gli dèi di questo mondo non hanno risposto alle preghiere della giovane perché sono stati assassinati.
Il carnefice è Gorr, un alieno proveniente da un pianeta sconosciuto, che perse prima sua madre e poi sua moglie e i suoi figli. Come sua madre prima, la moglie di Gorr continuava a ricordargli che gli dei sarebbero sempre stati lì a proteggerli, ma dopo queste tragedie conclude che gli dei non esistono. La sua tribù considera ciò una blasfemia e lo esilia. Durante questo periodo lontano da casa, incontra due esseri che stavano combattendo, uno oscuro e lugubre che era posseduto dalla Tenebra e un altro dalla pelle viola con l’armatura dorata e luccicante che era posseduto dal simbionte dio della Luce.
Gorr capì che gli dei esistevano e quando il dio oscuro, ferito gli chiese aiuto, si convinse che essi erano egoisti e non soccorrevano i bisognosi come la sua famiglia. Il futuro villain di Thor conquistò l’All-Black, la Necrospada di Knull, il dio oscuro creatore dei simbionti (difficilmente ciò si collegherà a Venom …) : la spada si adattò a lui con naturalezza perché attratta dal forte odio e disprezzo per gli dei che nutriva. Gorr eliminò il detentore e si impegnò nella sua missione di sterminio di tutti gli dei, partendo alla loro ricerca di pianeta in pianeta.
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