Scheda serie
Titolo: The Peripheral; Numero episodi: 8; Regia: Alrick Riley; Sceneggiatura: Scott B. Smith; Produzione: Amazon Studios, Warner Bros Television, Kilter Films; Distribuzione: Prime Video; Fotografia: Stuart Howell, Roberto Schaefer; Montaggio: Andrew Groves, Naomi Sunrise Filoramo; Cast: Chloë Grace Moretz, Jack Reynor, Gary Carr, Eli Goree, Louis Herthum, JJ Feild, T’Nia Miller, Charlotte Riley, Alexandra Billings, Adelind Horan, Alex Hernandez, Katie Leung, Julian Moore-Cook, Melinda Page Hamilton, Chris Coy e Austin Rising.
Sinossi
La serie racconta la storia di Flynne Fisher (Chloë Grace Moretz), una giovane donna che cerca di tenere insieme i pezzi della sua famiglia disastrata in un angolo dimenticato dell’America futura. Flynne è intelligente, ambiziosa e predestinata. Non ha futuro, finché il futuro non bussa alla sua porta.
The Peripheral: recensione degli ultimi episodi
Che dire The Peripheral è arrivato alla fine, mi rendo conto che la recensione è uscita leggermente in ritardo, ma poco importa perché ciò che conta è che oggi parleremo degli episodi finali di questa serie; una serie che era partita con un ottimo potenziale che poi si è volatilizzato nel mentre gli episodi proseguivano e che ha trasformato un’opera di uno scrittore di fantascienza del calibro di William Gibson in una barzelletta.
Avevo già parlato della pessima sceneggiatura di The Peripheral, ma mai come in questi due ultimi episodi ci si può rendere conto del gigantesco casino che Scott B. Smith e colleghi sono riusciti a confezionare per noi spettatori. Partirei subito dal fatto più importante; il ritrovamento di Aelita West, colei che ha fatto partire tutta la vicenda e che avrebbe fatto luce su tutto.
Guarda caso nell’episodio finale Wilf e Flynne trovano Aelita nel luogo in cui non si sono mai sognati di cercare prima, ovvero il posto in cui Aelita e Wilf hanno passato l’infanzia. Perché non avevano mai pensato di andare a cercare lì? Ve lo spiego subito; gli sceneggiatori evidentemente non avevano più tempo per elaborare l’incontro tra Aelita e Wilf, così hanno pensato alla soluzione più banale e stringata possibile che però fa fare a Wilf la figura dell’idiota che ha sempre avuto la risposta sotto il naso senza mai vederla. Di fatto quando Aelita incontra finalmente Wilf e Flynne la prima cosa che dice è: “Ce ne hai messo di tempo Wilf.” Come darle torto, in fin dei conti lei lo ha aspettato per otto infinite puntate seduta nello stesso posto senza fare niente, chiunque avrebbe la luna storta.
Inutile dire che la scrittura frettolosa e campata in aria degli sceneggiatori non si ferma a quel punto ma si estende per tutto l’ottavo episodio di The Peripheral. Aelita, quando incontra Wilf, spiega che Lev Zuboz è cattivo e che fa parte della “Klept”, una società di cattivi che nella serie è sempre rimasta di sfondo senza mai mostrarsi e che ha fatto uccidere un sacco di persone innocenti, ma questa cosa arriva cosi tanto in ritardo che lo spettatore più che essere sorpreso rimane confuso. La confusione continua anche con la spiegazione di quello che Aelita ha rubato dal frammento che è talmente intricata e sbrigativa che non solo fa acqua da tutte le parti, ma mi ha reso così confuso da arrendermi nel cercare di capire il finale.