Si è conclusa con l’ottava puntata uscita venerdì (clicca qui per leggere la recensione dell’episodio 2X07) la seconda stagione di The Mandalorian, serie ambientata nell’universo di Star Wars e creata dalla mente geniale di Jon Favreu.
Come ti avevo anticipato in un articolo precedente, in questo episodio assistiamo a un glorioso ritorno in scena; alla produzione non bastava riportare in scena Boba Fett, per concludere in grande ci voleva un personaggio ancora più epico e chi meglio di un ringiovanito Luke Skywalker, riportato magistralmente in vita da Mark Hamill. Fino a poco tempo fa non sapevamo se Mark sarebbe stato della partita, ma ora è ufficiale, sicuramente tornerà anche nella terza stagione, stagione che come lascerà ampio spazio a Moff Gideon.
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Sebbene all’inizio non sembrasse una gran puntata, visto il ritmo molto lento, tutto all’improvviso cambia, e ormai dovremmo saperlo: colpi di scena importanti, ritorni insperati e un epilogo sentito, commovente e incredibilmente emotivo.
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Inizia subito col botto l’episodio 2×08 di The Mandalorian, con un inseguimento al cardiopalma tra Mando & Company e una navetta da trasporto che ospita il dottor Pershing. Per il protagonista e i suoi nuovi alleati, a cui si aggiunge una Bo-Katan in cerca della sua vendetta personale per il furto della Dark-Saber, è tempo di raccogliere le ultime informazioni e di escogitare un buon piano per assaltare l’incrociatore su cui Gideon ha imprigionato il piccolo Grogu.
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Una volta giunti a bordo comincia lo spettacolo; Mando si trova faccia a faccia con il nemico e ne segue un duello uno contro uno, Gideon con la Spada Oscura e Mando con la lancia di Beskar. All’inizio sembra che Mando stia avendo la peggio contro la potenza della spada, vediamo infatti che la lancia si fa rovente dove battono i colpi di Gideon.
Ma la determinazione di Din di salvare il piccolo è più forte, e il nostro Mandaloriano riesce a disarmare il nemico e invece di ucciderlo lo risparmia, compiendo un gesto da vero eroe. Però il Gideon sconfitto non poteva starsene buono buono, infatti, con tanto di manette ai polsi, riesce a impugnare la pistola laser e a sparare qualche colpo, prima di venir messo ko da Cara.
Poi il colpo di scena: appare un’ala X della resistenza, ma non è un’ala X qualunque, appartiene infatti a un Jedi. Il Jedi è lì per Grogu, ha avvertito la sua forza, quando Mando lo ha posato sulla pietra del tempio sul pianeta Tython. La figura incappucciata si fa strada a colpi di spada laser eliminando uno dopo l’altro i soldati che gli si parano davanti per poi prendere sotto la sua ala protettrice il piccolo.
Poi finalmente il momento giunge: si apre la porta della sala di comando, fumo bianco, il jedi si toglie il cappuccio e appare un ringiovanito Luke Skywalker interpretato da Mark Hamill (non poteva essere altrimenti).
Quello che ne segue è una toccate scena di addio tra Grogu e Din. È un finale coraggioso, che commuove, e che nel suo turbine di emozioni trova il tempo per spargere qua e là qualche indizio davvero prezioso sul futuro del franchise.
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Insomma una puntata epica da ogni punto di vista, bei dialoghi, belle inquadrature e veramente dolce l’addio di Din a Grogu, bello il gesto di Din di togliersi l’elmo per salutare il “suo piccolo“. Siamo convinti che la prossima stagione ci regalerà altri momenti memorabili.
Ti voglio inoltre ringraziare per aver seguito insieme a me questa seconda stagione di The Mandalorian, che è stata la migliore in assoluto, ti aggiornerò sugli sviluppi della terza stagione quanto prima.