The Dropout
Showrunner: Elizabeth Meriwether; Cast: Amanda Seyfried, Naveen Andrewsin, Utkarsh Ambudkar, Kate Burton,Stephen Fry, Michel Gill, LisaGayHamilton,William H. Macy, Elizabeth Marvel, Laurie Metcalf, Dylan Minnette, Alan Ruck,Sam Waterson, Michaela Watkins; Episodi: 8; Anno: 2022; Piattaforma: Disney +; Produzione: Elizabeth Meriwether, Liz Heldens, LizHannah, Katherine Pope, Rebecca Jarvis, Victoria Thompson e Taylor Dunn.
Sinossi The Dropout
Soldi. Romanticismo. Tragedia. Inganno. Dall’executive producer Elizabeth Meriwether, la storia di Elizabeth Holmes (Amanda Seyfried) e della Theranos, una storia di ambizione e fama finita terribilmente male. Come ha fatto la più giovane miliardaria che si è costruita da sola a perdere tutto in un batter d’occhio?
Elizabeth Holmes, brillante studentessa di Stanford, cresciuta con il mito di Bill Gates e Steve Jobs e il desiderio di rivoluzionare il mondo con un’invenzione che la renda ricca, indipendente e memorabile, lascia l’università (decisione che in inglese viene espressa con il termine “dropout“, da cui è tratto il titolo della serie) dopo aver immaginato un dispositivo portatile che, con una sola goccia di sangue, riesca a produrre analisi del sangue complete.
Lo spoiler è servito dalla storia processuale di Theranos e dunque non entrerò nei dettagli (decisamente interessanti) mostrati e raccontati in The Dropout, ma saprai ormai che dopo aver mentito e ingannato investitori, aziende farmaceutiche, pazienti e clienti vari, lo scorso gennaio Elizabeth Holmes è stata giudicata colpevole di truffa aggravata. Si attende la sentenza che stabilirà il numero di anni da scontare. Rischia una condanna ad oltre vent’anni di carcere.
Gli ingredienti ci sono tutti: un’incredibile Amanda Seyfried, con la sua voce baritonale (discussa e contestata alla Holmes anche durante il processo) e la rigidità tempo-mandibolare che le conferisce un aspetto completamente diverso da quello cui siamo abituati. Un “navigato” (volontario è il mio riferimento al naufrago Sayid di Lost!) e ancora affascinante Naveen Andrewsin con i suoi scatti d’ira e la contemporaneità del ruolo di carnefice e vittima di Elizabeth. Un’intrigante composizione e scansione degli episodi nonché dell’inchiesta sottesa alle attività di Theranos. Una sceneggiatura impeccabile ed una colonna sonora grintosa.
Al netto delle sue indubbie responsabilità morali e penali, va riconosciuta ad Elizabeth la tenacia e la determinazione per essere riuscita comunque a convincere una schiera di multimilionari a credere in lei e nel suo progetto. Più che doti da inventrice, le riconoscerei l’oro in carisma e persuasione.
Elizabeth Holmes ha scritto la storia diventando la più giovane miliardaria non ereditiera della Silicon Valley, nonché una delle rare CEO. Ora ha scritto di nuovo la storia diventando la prima CEO della Silicon Valley ad essere condannata per un reato da colletti bianchi – giornalista esperta di truffe Margaret O’Mara al Washington Post