Scheda film Spencer
Regia: Pablo Larraín; Sceneggiatura: Steven Knight; Fotografia: Claire Mathon; Colonna Sonora: Jonny Greenwood; Costumi: Jacqueline Durran; Montaggio: Sebastián Sepúlveda; Case di produzione: Komplizen Film, Fabula, Shoebox Films; Distribuzione: Leone Film Group, 01 Distribution; Cast: Kristen Stewart, Jack Farthing, Timothy Spall, Sean Harris, Sally Hawkins, Stella Gonet, Richard Sammel, Jack Nielen, Freddie Spry, Elizabeth Berrington, Niklas Kohrt, Olga Hellsing, Mathias Wolkowski, Thomas Douglas, Oriana Gordon, Emma Darwall-Smith, Amy Manson.
La recensione di Spencer
Una fiaba tratta da un dramma vero.
Il film si apre con queste parole, che descrivono in maniera perfetta ciò che questo film rappresenta. Perché questo, come già ricordato dal regista Larraín, non è un vero è proprio biopic, bensì una fiaba che racconta di Diana (Kristen Stewart), la principessa triste, costretta ad entrare nella tana del lupo a Sandringham in cui si terranno i festeggiamenti del natale 1991. Il film è diviso in tre capitoli, più precisamente tre giornate: La Vigilia, il Natale e Santo Stefano. Questi tre giorni saranno cruciali per la principessa del Galles, e lo spettatore la seguirà in questo suo percorso che possiamo paragonare al viaggio dell’eroe. Il viaggio di Diana inizia, appunto, dall’entrata a Sandringham, ma non sarà la prima ad arrivare, perché lei non da mai la soddisfazione di arrivare prima degli altri. I primi che vediamo arrivare alla tenuta sono i cosiddetti “lupi” coloro che ostacoleranno Diana nel suo viaggio, tra questi quella che più spicca è proprio la regina (Stella Gonet), che fa la sua entrata ad affetto con i suoi cani, un apparizione che farebbe invidia a Crudelia Demon. Poco dopo entra in scena la nostra eroina, l’unico simbolo di purezza all’interno della famiglia reale che fa di tutto pur di non macchiare la sua genuinità. Fortunatamente Diana non sarà sola; nel suo cammino incontrerà Maggie, interpretata da una magnifica Sally Hawkins, che come i migliori aiutanti delle fiabe supporterà Diana nel raggiungimento della liberazione.
Le cose si complicheranno quando farà la sua apparizione la collana di perle, un regalo di suo marito che ha saputo essere stata donata ad un altra donna, presumibilmente Camilla. Man mano la collana si stingerà sempre di più al collo di Diana arrivando a soffocarla e allo stesso tempo le impedirà di ribellarsi del tutto agli altri reali come se fosse legata ad un collare invisibile, una sorta di incantesimo che lei dovrà spezzare. Il film mostra anche l’amore che Diana aveva per i suoi figli, uniche persone per lei veramente importanti, i loro momenti insieme sono scanditi da una tenera dolcezza che scalda l’animo dello spettatore. Proseguendo con la visione incontreremo un ulteriore personaggio che si rivelerà decisivo per Diana: Anna Bolena. Quest’ultima in un primo momento si presenterà come una figura opprimente agli occhi della protagonista che, preoccupata di poter fare la sua stessa fine, decide di scappare da lei, ma alla fine risulterà essere l’aiuto decisivo per Diana, colei che l’aiuterà a trovare la forza di rompere l’incantesimo.
Infatti verso la fine assistiamo a questa scena: Diana, incoraggiata da Anna Bolena, tenta di spezzare la collana che la stringe al collo, mentre nella sua mente si vedono proiettare delle immagini che la ritraggono felice e libera di poter danzare e indossare qualunque vestito lei voglia senza costrizioni e la collana magicamente si rompe in mille pezzi, facendo sciogliere le catene. Nell’ultima scena del film si assiste alla trasformazione da principessa triste a quella guerriera che, fregandosene delle conseguenze, decide di riprendersi i suoi figli e di scappare vittoriosa da Sandringham. Spencer è un film incantevole che mi ha catturato e coinvolto fin dall’inizio, il regista è stato abile nel mostrare lady D sotto una veste diversa. Trascura l’aspetto esteriore per scavare nell’animo della principessa del popolo, mettendo a nudo le sue paure e i suoi drammi permettendo cosi di cogliere ciò che lei nascondeva nel suo intimo.
Kristen Stewart, a parer mio, è riuscita ad interpretare il suo personaggio più bello, perché non ci si può che innamorare di questa Diana che sfoggia ribellione ed eleganza allo stesso tempo. Per tutta la durata del film, lo spettatore ride, piange e soffre insieme a lei. Un connubio perfetto tra dramma e thriller, il tutto accompagnato dalla camaleontica colonna sonora di Jonny Greenwood, chitarrista dei Radiohead, che riesce a passare da temi classici per poi mescolarsi al Jazz. Un ultimo pregio va alla fotografia di Spencer, che personalmente ha ricordato quella che il direttore della fotografia John Alcott ha utilizzato per Barry Lindon e che, unita alle brillanti composizioni, va creare delle inquadrature che arrivano ad assomigliare a veri e proprio quadri. Pablo Larraín con questa pellicola ha saputo dimostrarsi regista capace e attento ai dettagli.
Bella recensione scritta da Gabriele Sardella. Grazie alla quale ho potuto gustare appieno il contenuto della pellicola. Leggendola mi sono sentita coccolata, presa per mano ed indirizzata verso una chiave di lettura interiore intimista, delicata e sensibile che mi ha regalato non solo un sogno fiabesco ma anche la voglia di entrare a vedere il film. Una recensione degna di essere letta, capace di consigliare, indirizzare, spiegare e guidare; espressa con cura da questo giornalista. La pellicola assolutamente da vedere. Bravissimi gli interpreti.
Grazie Paola, un commento bellissimo. Sono grato che il mio messaggio sia stato apprezzato e soprattutto compreso.