Sorry Baby arriva nelle sale italiane dal 15 gennaio con I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection. Sono disponibili trailer e poster italiani ufficiali della folgorante opera prima dell’attrice Eva Victor.
Sorry Baby, il film e le parole della regista
Prodotto dal regista premio Oscar Barry Jenkins, il film, già osannato da pubblico e critica in occasione delle anteprime al Sundance Film Festival – dove ha vinto il Waldo Salt Screenwriting Award per la Miglior sceneggiatura – e a Cannes 2025, sta collezionando premi e nomination in numerosi festival internazionali e segna l’esordio alla regia di un vero talento cinematografico contemporaneo e una nuova voce unica e potente, Eva Victor, già penna affilatissima per il New Yorker e Comedy Central, interprete di video virali e della fortunata serie statunitense Billions, che qui scrive, dirige e interpreta un’opera intima e sorprendente, capace di trattare con delicatezza e ironia temi profondi e complessi.

«Ho iniziato a scrivere il film di cui sentivo di aver bisogno quando ho vissuto una crisi simile a quella di Agnes», ha dichiarato Victor. «Non volevo parlare specificamente di violenza o abuso, ma volevo piuttosto esplorare il modo in cui guarisce una persona. Ciò che mi interessava di più era scavare in quella sensazione di essere bloccati, vedere le persone che ami andare avanti, mentre tu sei ancora ferma nel brutto momento che ti è capitato. Ho iniziato a scrivere questo film per la persona che ero allora».
Sorry Baby, la trama
Sorry Baby racconta in forma non lineare e in una struttura a capitoli i cinque anni di “gestazione” di un dolore, alternando dramma e humour, con leggerezza intelligente e uno sguardo profondo e originale.
Agnes (Eva Victor) è una brillante neo-docente universitaria che ha subito una violenza che ha cercato a ogni costo di rimuovere. Vive ancora nella stessa casa del New England in cui viveva allora, mentre l’amica ed ex coinquilina Lydie (Naomi Ackie) si è trasferita a New York, si è sposata e le annuncia di essere incinta. Per Lydie la vita è andata avanti, mentre per Agnes si è congelata. Ma è arrivato il momento di confrontarsi con il rimosso e con il modo in cui quell’evento ha influenzato il corso della sua vita.