Shazam! Furia degli dei (Shazam! Fury of the Gods)
Regia: David F. Sandberg; sceneggiatura: Henry Gayden, Chris Morgan; fotografia: Gyula Pados; musiche: Christophe Beck; montaggio: Michel Aller; interpreti: Shazam (Zachary Levi), William “Billy” Batson (Asher Angel), Frederick “Freddy” Freeman (Jack Dylan Grazer), Freddy supereroe (Adam Brody), Anthea / Anne (Rachel Zegler), Mary Bromfield / Mary supereroina (Grace Fulton), Kalypso (Lucy Liu), Mago Shazam (Djimon Hounsou), Hespera (Helen Mirren), Eugene Choi (Ian Chen), Eugene supereroe (Ross Butler), Pedro Peña (Jovan Armand), Pedro supereroe (D. J. Cotrona), Darla Dudley (Faithe Herman), Darla supereroina (Meagan Good) ; produzione: Peter Safran; Compagnia di produzione: New Line Cinema, DC Films, The Safran Company, Seven Bucks Productions, Warner Bros. Pictures; paese di produzione: Stati Uniti d’America -2023; durata: 130’
Shazam 2: un buon sequel
Shazam! Furia degli dei non sta riscontrando molta fortuna, all’inizio neanche con me: andai a vedere il primo film nel 2019 in anteprima Roma e mi piacque molto; volevo ripetere l’esperienza quest’anno, ma per diversi motivi sono riuscito a vederlo solo pochi giorni fa. Shazam 2 ha incassato solo circa 30 milioni nel primo week-end, segnando la peggior apertura di un film del DC Extended Universe; su Rotten Tomatoes ha ottenuto il 51% dei giudizi professionali positivi, con un voto medio di 5,7 su 10 basato su 218 critiche. Globalmente il film non ottiene molto successo, come l’altro cinecomic precedentemente in sala, Ant-Man and The Wasp: Quantumania.
Un altro motivo del poco hype verso Shazam 2 risiede sicuramente nelle incertezze sulla sua posizione verso l’universo cinematografico DC: si tratta di uno dei quattro film del 2023, che appartengono alla saga precedente a quella creata di James Gunn, e non sappiamo se la storia continuerà o meno; al di là del cambio degli attori di Superman e Batman, la nuova dirigenza non esclude i ritorni degli altri interpreti e le scene post credit potrebbero preannunciare sequel e il ritorno del protagonista anche in altri film.
Da fan del primo film e del supereroe DC Comics, personalmente ho apprezzato Shazam 2, in cui ritorna la comicità del primo film, insieme alle emozioni più drammatiche e alle azioni ricche di magia; ancor di più in questo sequel con molti elementi tratti dalla mitologia greca. Si tratta di un buon sequel che si collega con gli eventi e con il finale del primo film: è ambientato due anni dopo e sarebbe dovuto uscire nel biennio successivo al 2019, ma il COVID e le nuove programmazioni hanno permesso l’uscita solo il 16 marzo 2023.
In Shazam 2 Billy Batson e i suoi fratelli adottivi sono alle prese con i cambiamenti dovuti all’adolescenza e alla scoperta dei nuovi poteri: i giovani protagonisti sono visibilmente cresciuti e alcuni affrontano il passaggio verso la vita adulta; la “Shazamiglia” protegge Philadelphia da ogni minaccia, salvando vite, ma lasciando disastri alle sue spalle. Billy cerca di tenere unita la sua nuova famiglia con tutte le sue forze, dopo esser stato abbandonato ogni volta, ma deve fare i conti con il bisogno personale dei fratelli di trovare i propri spazi.
In particolare, la trama di Shazam 2 sembra soffermarsi maggiormente su Freddy Freeman, che quasi ruba la scena al protagonista, con la nascita di una relazione e il desiderio di volare anche da solo. In generale, la sceneggiatura Henry Gayden e Chris Morgan si presenta abbastanza semplice e prevedibile, ma è ben condita da un giusto alternarsi di situazioni comiche a quelle più drammatiche. Dall’altro lato il protagonista si interroga sulle proprie origini, tra sindrome dell’impostore e scoperta del suo nome: tra i vari soprannomi dei cittadini salvati notiamo il suo vecchio nome Capitan Marvel.
Ricordiamo che Shazam è un acronimo e la prima A nel suo nome indica la resistenza di Atlante, figlio del titano Giapeto costretto da Zeus a tenere sulle spalle l’intera volta celeste. Spesso è citato anche come padre delle Esperidi, di Calipso, Mera e Dione. Nel film Helen Mirren interpreta Hespera, Lucy Liu è Kalypso e la giovane talentuosa Rachel Zegler veste i panni di Antea, unica che non ha molta corrispondenza con la mitologia; tutte e tre sono identificate come figlie di Atalante e custodi del giardino dei pomi d’oro di Era.
Convincenti villain, a tratti invincibili rubando la magia dei protagonisti, si contrappongono a loro anche come famiglia; nel finale di Shazam 2 portano sul suolo americano anche molti mostri mitologici e il drago Ladone, leggendario guardiano del giardino di Atlante. La presenza di Wonder Woman nel finale è ormai uno spoiler già rivelato e rappresenta il più classico esempio di Deus ex machina: frase latina che riprende il greco “apò mēchanḗs theós”, letteralmente “divinità (che scende) dalla macchina”, indica una divinità che nella tragedia greca era calata sulla scena per risolvere una trama ormai compromessa secondo i classici principi di causa ed effetto.
Inoltre, la trama di Shazam 2 con quella del precedente forma un chiasma, disposizione contrapposta delle parole in prosa o della struttura corporea nelle sculture raffigurata mediante la lettera greca χ (“chi”): l’ho notata poiché i poteri del mago Shazam all’inizio del primo film appartengono solo a Billy, poi a tutta la famiglia, come all’inizio del secondo, mentre alla fine del sequel resta solo il protagonista con i poteri.
Infine, tra i molti colori, le risate e le battaglie magiche Shazam 2 ci fa riflettere sul ruolo della famiglia, come il suo prequel, e sulla consapevolezza che la famiglia resta unita anche quando i suoi membri decidono di prendere differenti strade per la vita dei singoli.