Non è la prima volta che Scarlett Johansson fa sentire la propria voce per denunciare pubblicamente ciò che viene taciuto dai più o ciò che in molti preferirebbero dimenticare o non vedere. L’attrice è sempre stata impegnata nel sociale e si è sempre battuta per i diritti di tutte e di tutti. Qualche tempo fa avevamo pubblicato un articolo, Il mondo salvato dagli attori: Richard Gere sulla Open Arms, in cui notavamo come paradossalmente non fossero più i politici a fare politica, ma le celebrità. Capita sempre più spesso che star del cinema o della musica si mettano in gioco e utilizzino la loro fama per fare del bene, per attirare l’attenzione della società sulle ingiustizie e per sensibilizzare le persone su temi come l’ambiente, la parità di genere, i diritti della comunità LGBT e tanto altro. Gli esempi sono tanti: Di Caprio che perora la causa ambientalista, Vanessa Redgrave che fa un film sui migranti, Nanni Moretti che fa un documentario sull’accoglienza, George Clooney che chiede di boicottare i dittatori e così via.
Scarlett Johansson chiede immediata scarcerazione per i quattro attivisti della Eipr
Scarlett Johansson ha pubblicato su YouTube un video nel quale chiede alle autorità egiziane l’immediata scarcerazione dei quattro giovani attivisti della Eipr (Egyptian Initiative for Personal Rights), Gasser Abdel Razek, Karim Ennarah, Mohamed Basheer e Patrick Zaki, accusati di terrorismo e di diffusione di notizie false. Razek, direttore amministrativo della ong per i diritti umani, Ennarah, direttore per la parte giustizia penale, e Basheer, responsabile amministrativo, sono stati arrestati tra il 15 e il 19 novembre, mentre Zaki, studente egiziano dell’Università di Bologna, si trova recluso in carcere da inizio febbraio. Da tempo le ong stanno chiedendo il rilascio dei quattro attivisti, colpevoli soltanto di lottare per la difesa dei diritti umani e sbattuti in carcere dalle autorità egiziane con accuse false per mettere a tacere le voci critiche al governo.
Scarlett Johansson, decisa e arrabbiata, si unisce all’appello:
“Oggi far sentire la propria voce in Egitto è pericoloso. Quattro esseri umani sono stati ingiustamente incarcerati mentre facevano il loro lavoro, mentre lottavano per la dignità degli altri: Gasser, Karim, Mohamed e Patrick, dell’Iniziativa egiziana per i diritti personali. Questi uomini hanno speso la vita combattendo le ingiustizie e adesso si trovano dietro le sbarre. Contro di loro vengono mosse false accuse che potrebbero portare a lunghe pene detentive, quando il loro unico crimine è stato difendere la dignità degli egiziani. Eipr ha lavorato per anni instancabilmente e coraggiosamente in prima linea per proteggere e difendere i più deboli e per eliminare la pena di morte. Karim, che si è sposato da poco, passerà il suo 37esimo compleanno in prigione. Gli sono state negate coperte in una cella di isolamento fredda e gelida. La moglie di Mohamed è disperata, vuole vederlo, ma proprio come alle altre famiglie le sono state vietate le visite. Zaki è stato torturato quando la polizia lo ha arrestato. Quello che stanno passando le loro famiglie è inimmaginabile”.
Ha poi concluso: “Mi unisco alla gente dell’Egitto e a molte altre persone in tutto il mondo per chiedere l‘immediata scarcerazione di Gasser, Karim, Mohames e Zaki. Non siete soli. Il loro unico reato è essersi sollevati per la dignità dell’Egitto. Un vero governo democratico dovrebbe celebrare questi ragazzi, non incarcerarlo. Loro sono i migliori di noi“.