Trainspotting è un film cult che si è rigenerato a distanza di vent’anni e che ha avuto lo stesso regista e gli stessi attori dando vita così a Trainspotting 2 nel 2017. Danny Boyle ha rivoluto con sé gli stessi attori che hanno portato il successo nel 1996 Ewan McGregor, Robert Carlyle, Jonny Lee Miller e Ewen Bremner. Entrambe le pellicole sono degli adattamenti cinematografici dei libri dello scrittore Irvine Welsh, tra l’altro il primo capitolo è più fedele al romanzo rispetto al secondo film.
Trainspotting – Le dichiarazioni di Robert Carlyle sulla serie sequel su Begbie
Come per tutte le pellicole di un certo spessore c’è sempre un declino che porta il progetto a non essere più seguito come vorrebbero le case di produzione. Pur essendo un film dai risvolti particolari, Trainspotting si rivela essere sempre presente ed attira anche i giovani, tanto da incentrare una serie sul personaggio più iconico ed amato dal pubblico. Allora perché non produrre una serie cambiando, magari, i protagonisti incentrandosi su di un solo personaggio. Secondo te quale personaggio hanno scelto?
Si esatto, la serie sequel si incentrerà su Begbie interpretato da Robert Carlyle. Lo stesso attore ha rilasciato delle dichiarazioni che ti faranno comprendere come la casa produttrice ed il team si stiano focalizzando su di lui e sul suo personaggio.
Trainspotting sarà sempre un adattamento cinematografico di un altro libro scritto sempre da Irvine dal titolo The Blade Artist. Quello che sappiamo dirti è che sia il libro che la serie è consequenziale agli episodi dei primi due capitoli.
Verrà passata al setaccio la vita di Begbie attraversando passato e presente. Per evitare altri refusi riesce, dopo i fatti accaduti precedentemente, a cambiare nome, Jim Francis e vive in California con la sua famiglia. Intervistato dalla rivista NME rivela quanto segue:
Abbiamo chiacchierato un bel po’ di recente con Irinve e con un paio di ottimi produttori a Londra su come continuare la storia di Trainspotting. Come sai, c’era un altro libro intitolato The Blade Artist che parlava interamente di Begbie e della sua pazza storia. La produzione è ancora agli inizi, ma sembra abbastanza probabile che si farà.
Stiamo pensando di farlo come un evento televisivo di sei ore, come si dice al giorno d’oggi. Qualsiasi cosa significhi. Ma mi sembrava giusto vederla così, e Irvine adorava quell’idea. È una storia così grande ed è tutta ambientata a Los Angeles avanti e indietro fino a Edimburgo, ed è difficile fare tutto questo in un’ora e mezza!
Soprattutto se vuoi mantenere pura la base del libro. Penso che al giorno d’oggi anche alla gente piaccia questo tipo di cose. Quindi, dopo diverse chiacchierate, abbiamo pensato che fosse la strada da seguire. Quindi questo è il piano.