“Diventa attore perché ami recitare, non perché pensi che un giorno sarai famoso: quello dipende dalla fortuna!” – Whoopi Goldberg
Il 13 Novembre 1955, a New York, nasceva Caryn Elaine Johnson, la bambina che dall’età di otto anni ha iniziato a calcare il palcoscenico e che successivamente sarebbe diventata nota con il nome di Whoopi Goldberg.
Gli esordi a Broadway e i primi film
La piccola Caryn scopre di voler dedicare la sua vita alla recitazione guardando Nichelle Nichols prendere parte al cast della serie TV Star Trek nel personaggio del Tenente Uhura. La volontà è forte al punto che decide di abbandonare gli studi per buttarsi a capofitto nei musical di Broadway, dove affinerà anche le sue capacità nel canto, che in futuro la porteranno a diventare protagonista in Sister Act, uno dei maggiori successi cinematografici degli anni ’90. All’inizio, tuttavia, il successo tarda ad arrivare e per tirare a campare, Caryn lavora come muratore, lavapiatti e per un periodo anche come tanatopraxista, lavoro nel quale si dedica alla cura e al trattamento estetico riservato alle salme prima dei funerali.
Nel frattempo continua a recitare a Broadway e decide di cambiare il suo nome in Whoopi Goldberg (in fondo all’articolo, tra le curiosità, potrai conoscere l’origine del curioso nome d’arte scelto dall’attrice). In quegli anni, l’artista combatte contro la tossicodipendenza, aiutata dal suo primo marito, Alvin Martin.
Il destino vuole che Whoopi venga notata da un giovane regista che al tempo stava acquisendo sempre più popolarità grazie a dei capolavori diventati un cult del cinema moderno, tra i quali Incontri ravvicinati del terzo tipo e Lo Squalo.
Sto parlando proprio di Steven Spielberg che decide di scritturarla nel ruolo di protagonista in Il Colore Viola, del 1985. Whoopi si troverà a recitare a fianco di nomi importanti: Danny Glover (Fuga da Alcatraz, Arma Letale), Oprah Winfrey (The Butler – Un maggiordomo alla Casa Bianca) e anche un giovanissimo Lawrence Fishburne (Matrix). Il film farà conoscere le doti attoriali della giovane attrice, facendola arrivare, già al suo secondo lungometraggio, alla candidatura come Miglior Attrice Protagonista.
Whoopi farà esplodere tutta la sua contagiosa allegria in alcuni successi comici come Jumpin’ Jack Flash di Penny Marshall e Affittasi Ladra di Hugh Wilson, datati rispettivamente 1986 e 1987, per tornare sporadicamente a ruoli più drammatici, tipo quello di Clara Mayfield in Il grande cuore di Clara per la regia di Robert Mulligan.
Il successo degli anni ’90
E’ negli anni ’90 però che il successo la travolge completamente, in particolar modo grazie al celeberrimo film di Jerry Zucker Ghost – Fantasma, con protagonisti Demi Moore (Soldato Jane, La lettera scarlatta) e Patrick Swayze (Dirty Dancing – Balli proibiti, Point Break – Punto di rottura), in cui interpreta Oda Mae Brown, una medium imbrogliona che scopre improvvisamente di poter effettivamente comunicare con i fantasmi e decide di aiutare il protagonista, assassinato all’inizio del film, a capire cosa si nasconda dietro la sua morte, apparentemente accidentale.
Il film è il maggior successo del 1990. Gli incassi superano i 500 milioni di dollari, a fronte di un investimento di produzione di poco più di venti e il film ottiene due Oscar: il primo come Miglior Sceneggiatura Originale, assegnato a Bruce Joel Rubin, e il secondo vinto proprio da Whoopi, come Miglior Attrice Non Protagonista, riconoscimento che otterrà anche ai Saturn, ai Golden Globe e ai Bafta nello stesso anno e per lo stesso film.
Due anni dopo, l’attrice entra in abito da suora per interpretare Suor Maria Claretta, un abito indossato per nascondere la sua vera identità, quella di una soubrette di Reno che ha involontariamente assistito ad un omicidio per mano del suo compagno, che vorrebbe metterla a tacere, uccidendola. La protezione testimoni, deciderà di nasconderla in un convento, dove, a causa delle sue abitudini, decisamente non adatte ad un ambiente di quel tipo, finirà spesso nei guai, fino a che la Madre Superiora non deciderà di affidarle il coro che la scatenata suora deciderà di trasformare in un vero e proprio successo.
Assieme a lei, nel film di Emile Ardolino, troviamo Maggie Smith (Harry Potter, Downtown Abbey) ed Harvei Keitel (Le Iene, Grand Budapest Hotel). Il film avrà inoltre un sequel, l’anno successivo, per la regia di Bill Duke, in cui la soubrette, diventata una vera e propria Star, si dovrà confrontare con degli adolescenti scapestrati.
Negli anni successivi Whoopi Goldberg colleziona un successo dietro l’altro, passando da commedie a drammi e nuovamente a commedie. Recita in Funny Money di Donald Petrie, assieme a Dianne Wiest in cui si deciderà, dopo essersi licenziata dalla sua azienda perché un uomo le ha soffiato una promozione, di fondare una sua società assieme ad un partner fittizio di nome Robert S. Cutty, da lei inventato per far fronte ai pregiudizi secondo i quali una donna non sarebbe in grado di fare l’imprenditrice. Robert S. Cutty diventerà un mito pur non comparendo mai in TV e sui giornali.
Alla fine degli anni ’90, ritroviamo Whoopi nel ruolo drammatico della Dottoressa Valerie Owens, in Ragazze Interrotte di James Mangold (Quel treno per Yuma, Wolverine – L’immortale) nel quale recita al fianco di Winona Ryder e Angelina Jolie, che per il ruolo vincerà l’Oscar come Miglior Attrice Non Protagonista.
In questi anni lavora anche al doppiaggio prestando la sua voce a diversi personaggi di lungometraggi animati, tra i quali quello della iena Shenzi in Il Re Leone e quello di Fantasy in Pagemaster – L’avventura meravigliosa. Compare anche in alcuni film per la TV, tra i quali la trasposizione di Alice nel paese delle meraviglie con protagonista Tina Majorino, che già aveva avuto modo di lavorare con Whoopi in Una moglie per papà nel 1994, nel quale interpreta lo Stregatto, attorniata da un cast stellare che comprende Miranda Richardson (Harry Potter e il Calice di Fuoco, Il mistero di Sleepy Hollow), Gene Wilder (La fabbrica di cioccolato, Frankenstein Junior), Christopher Lloyd (Ritorno al futuro, La famiglia Addams) e decine di altri attori importanti.
Gli anni 2000 e l’annuncio del ritiro dalle scene
Se gli anni ’90 per l’attrice sono stati il periodo d’oro, non si può dire lo stesso per il nuovo millennio che l’ha vista protagonista di poche parti in film di successo tra i quali si ricorda soprattutto Rat Race film in cui torna a lavorare assieme a Jerry Zucker, regista anche di Ghost – Fantasma, e che la vede protagonista di una sfrenata ed esilarante corsa all’oro. Lavorerà successivamente in produzioni minori, fino ad annunciare il ritiro dalle scene data la scarsità di ruoli che le vengono offerti. Non si ritirerà mai, però, ufficialmente, ma deciderà di concentrare il suo talento soprattutto nel teatro, nel quale recita, nel 2002 ne I monologhi della Vagina, assieme a Melissa Etheridge e Lisa Stanfield. Ottiene una parte in Funny Girl e recita anche in uno show tutto suo, nel 2004, dal nome Whoopi. Torna inoltre nel cast de Il Re Leone, stavolta nella versione teatrale, in cui interpreterà il ruolo di Rafiki.
Negli ultimi anni aumentano le comparse in serie TV di successo come Law & Order, The Middle e soprattutto in Glee di Ryan Murphy e Brad Falchuck, dove interpreta il ruolo della severissima Carmen Tibideaux, una delle Presidi della NYADA con cui si confronteranno alcuni dei personaggi principali della serie.
Ultimamente lavora soprattutto in TV, partecipando a trasmissioni e talk show americani in qualità di ospite e opinionista ed è parte del cast della trasmissione ‘The View’, uno dei talk show più popolari. E’ solo di qualche giorno fa la notizia che l’ha vista ricoverata a causa di una potente polmonite che ha colpito entrambi i polmoni e che le ha causato una setticemia a causa della quale ha rischiato la vita. Fortunatamente le cure hanno funzionato e salvo un nuovo ricovero di sole 24 ore a causa di una piccola ricaduta, l’attrice ha dichiarato di stare meglio ed è tornata subito in trasmissione.
Un’attivista… attiva!
Da sempre l’attrice si batte per i diritti LGBT, partecipando attivamente alle manifestazioni e lanciando messaggi di protesta contro chi cerca di porre ostacoli. Negli ultimi tempi, in un’intervista al talk show americano ‘The View’, ha definito Mike Pence, il Vicepresidente degli Stati Uniti, un nazista, a causa delle sue dure dichiarazioni contro i diritti LGBT.
Una reunion attesa
Sempre in ‘The View’, l’attrice ha organizzato una rimpatriata con Kathy Najimi e Wendy Makkena che, nel 1991 in Sister Act, interpretavano l’allegra Suor Maria Patrizia e la timida Suor Maria Roberta. Le tre donne, assieme ad un coro di suore, hanno reinterpretato la canzone finale del film, ‘I Will Follow Him’. Effetto nostalgia, assicurato!
https://www.youtube.com/watch?v=WhORBvc6rec
Un nome… rumoroso!
L’origine del nome Whoopi è alquanto curioso. A quanto pare, da piccola, quando era triste, l’attrice faceva degli strani mormorii, al punto da venire accomunata al rumore di un “whoopee cushion” che non è altro che il cuscino utilizzato per emulare il rumore della flatulenza. Da grande, quando Caryn ha deciso di scegliere un nome d’arte, deve aver pensato proprio a questo. Il cognome Goldberg, invece, faceva parte della sua famiglia diverse generazioni fa, e ha deciso di aggiungerlo al suo vero cognome.
Premi a non finire
E’ una delle 15 persone ad aver guadagnato il cosiddetto EGOT che è l’espressione usata per indicare che è stato in grado di ottenere, durante la sua carriera, tutti e quattro i premi artistici più importanti: l’Emmy Award, il Grammy Award, l’Oscar e il Tony Award.
Nella lista, oltre a lei, figurano anche Audrey Hepburn, Mel Brooks, Tim Rice e Andrew Lloyd Webber.
Una giovane… bisnonna!
Whoopi è diventata nonna all’età di 34 anni, quando la figlia Alex, a soli 16 anni, ha avuto la sua prima figlia, Amarah Skye che a sua volta, nel 2014, ha avuto una bambina, Charlie Rose, rendendo l’allora 59enne Whoopi una delle più giovani bisnonne d’America.