Alicia Christian Foster nasce il 19 novembre 1962, a Los Angeles, in condizioni particolarmente complicate. Il travaglio infatti dura oltre 36 ore, durante le quali sia lei che la madre Evelyn Ella Almond, rischiano la vita. Ultimogenita, la nuova arrivata può contare sull’aiuto e la compagnia delle sorelle Lucinda e Constance e del fratello Lucius. Come da tradizione di famiglia, nel giro di poco tempo, la piccola Alicia si guadagna il soprannome di “Jodie”, in onore della compagna della madre, a cui la bambina è molto affezionata.
La carriera artistica arriva quasi subito. A soli tre anni, la bambina viene richiesta per girare alcuni spot, tra i quali, quello sicuramente più famoso, è quello della Coppertone, la cui immagine è successivamente diventata uno dei simboli della compagnia. Poco dopo inizierà a lavorare in alcune serie TV, tra le quali The Doris Day Show in cui recita al fianco del fratello Lucius, conosciuto anche come “Buddy”.
Nel giro di poco tempo, la madre riesce a strappare un accordo con la Disney, che decide di scritturare la piccola Jodie per alcuni film di taglio familiare, tra i quali Due Ragazzi e un Leone, suo primo ruolo cinematografico nel quale condivide il set assieme a Michael Douglas (Ant-Man, Il Metodo Kominsky).
Poco tempo dopo, nonostante i pareri contrari della Disney, che vorrebbe mantenere un’immagine di Jodie più pulita possbile, in occasione di future commedie per famiglie, come Accedde un Venerdì o Piccoli Gangster, Jodie Foster decide di accettare un ruolo per il quale viene scritturata da Martin Scorsese, quello di Audrey in Alice non Abita più Qui del 1974. E’ una saggia decisione. Il regista americano, infatti, la vorrà di nuovo con se nel capolavoro del 1976 Taxi Driver, con Robert De Niro.
Jodie Foster interpreta Iris, una prostituta minorenne. Jodie all’epoca ha 14 anni, troppo giovane per girare alcune scene, decisamente poco adatte, che per volere della madre saranno interpretate dalla sorella Connie, all’epoca ventunenne. Il ruolo offerto le consegna la sua prima candidatura all’Oscar come Miglior Attrice Non Protagonista e le spalanca le porte di Hollywood. Da questo momento è una star e viene richiesta da moltissime persone.
I primi riconoscimenti importanti arrivano qualche anno dopo, nel 1988, con la sua interpretazione in Sotto Accusa di Jonathan Kaplan. L’ambizioso ruolo di Sarah Tobias le fa vincere in un colpo solo il Premio Oscar come Miglior Attrice Protagonista e il Golden Globe come Miglior Attrice in un Film Drammatico. Tre anni dopo, nel 1991, Jonathan Demme, la porta al cinema ne Il Silenzio degli Innocenti assieme ad Anthony Hopkins nel ruolo del celeberrimo Hannibal Lecter e nel quale interpreta l’agente dell’F.B.I. Clarice Starling. Il film è un successo incredibile e oltre a consegnare all’attrice il secondo Oscar, vince anche gli altri premi più importanti: Miglior Regia, Miglior Sceneggiatura, Miglior Attore Protagonista e Miglior Film.
Gli anni ’90 segnano anche il debutto alla regia di Jodie Foster che con Il Mio Piccolo Genio, in cui recita anche, assieme al piccolo Adam Hann-Byrd (lo rivedremo nel 1995 in Jumanji nel ruolo del giovane Alan Parrish), dimostra ottime abilità anche dietro la macchina da presa.
Le richieste da parte di registi e produttori nel frattempo si sussegono e la Foster si troverà a recitare assieme a registi del calibro di Woody Allen, che la scrittura per Ombre e Nebbia e Robert Zemeckis, che, reduce dal successo di Forrest Gump la vuole come protagonista per il fantascientifico Contact. E’ il periodo in cui l’attrice dimostra il suo naturale talento per la recitazione in film drammatici che costituiranno in futuro gran parte della sua carriera cinematrografica.
Negli anni successivi, Jodie Foster continuerà a collaborare con registi importanti. David Fincher la scrittura per Panic Room in cui interpreta una giovane madre divorziata che farà di tutto per tenere al sicuro la figlia (una giovane Kirsten Stewart, successivamente protagonista della saga di Twilight) da alcuni criminali che entrano in casa sua, chiudendosi in una stanza blindata. Spike Lee la include nel cast di Inside Man assieme a Clive Owen (Gemini Man, I Figli degli Uomini), Denzel Whashington (Philadelphia, Flight) e Willem Dafoe (Platoon, Van Gogh – Sulle soglie dell’eternità).
Tra i suoi lavori più recenti, sicuramente degno di nota è Carnage, un film diretto da Roman Polanski e tratto da “Il Dio del Massacro”, un’opera teatrale ideata dalla drammaturga francese Yasmina Reza. Il set è composto da quattro star di altissimo livello. Oltre alla Foster infatti, si contendono la scena anche Kate Winslet (Titanic, Collateral Beauty), Christoph Waltz (Bastardi Senza Gloria, Alita – Angelo della Battaglia) e John C. Reilly (Chicago, Stanlio e Ollio).
La storia mette a confronto due coppie sposate che decidono di incontrarsi per discutere sul pestaggio avvenuto ai danni del figlio di una delle due coppie causati dal figlio dell’altra. La discussione avviene dapprima in maniera gentile e pacata, ma pian piano tutto lo stress, la frustrazione e la rabbia riguardo all’accaduto, ma non solo, verranno a galla e travolgeranno i quattro in un crescendo di comportamenti assurdi. Il film, come anche l’opera teatrale, è una sorta di esperimento psicologico e consente ai quattro grandi performer di esprimere al meglio la propria capacità recitativa.
Non si ferma nel frattempo la sua voglia di dirigere e, in particolar modo, dal cinema passa al mondo delle serie TV. Nonostante abbia diretto infatti Mr. Beaver con Mel Gibson, nel 2011 e Money Monster – L’altra Faccia del Denaro con George Clooney nel 2016, la Foster si è dedicata negli ultimi tempi a realizzare alcuni episodi per serie TV di particolare successo. Si è dedicata infatti alla regia di un episodio di House of Cards, due di Orange is the New Black e un chiacchieratissimo episodio della quarta stagione di Black Mirror.
Oltre ai due premi Oscar e ai tre Golden Globe guadagnati, senza contare gli svariati altri premi, Jodie Foster nel 2013, con il Golden Globe alla carriera è diventata la seconda attrice più giovane a ricevere il premio, preceduta solo da Judy Garland che lo vinse all’età di 39 anni.
Nell’attesa di rivederla nuovamente al cinema in Hotel Artemis, vediamo insieme alcune curiosità che caratterizzano questa straordinaria artista.
Jodie Foster vittima di stalking
Molti sanno della storia riguardante le azioni di stalking da parte di John Hinckley Jr., che dopo averla vista in Taxi Driver se ne invaghì a tal punto da arrivare a perseguitarla e addirittura a progettare e attuare il famoso attentato al Presidente Reagan del 1981, che a suo dire serviva a “farsi notare”. Come risultato, oltre ai quattro feriti, fra cui lo stesso Reagan, Hinckley finì in un manicomio criminale dove restò rinchiuso per 34 anni. L’attrice all’epoca si disse sconvolta per l’accaduto ed arrivò a meditare anche l’abbandono delle scene.
Un’artista poliglotta
Durante la sua gavetta artistica, Jodie Foster non ha mai smesso di studiare alacremente, arrivando alla laurea in Letteratura Inglese nel 1985. Pochi sanno che l’attrice parla fluentemente il francese e molto bene l’italiano, il tedesco e lo spagnolo. L’italiano, in particolar modo, ha avuto modo di perfezionarlo grazie alla sua partecipazione al film Casotto di Sergio Citti del 1977, in cui si è trovata a recitare con i mostri sacri della cinematografia italiana, tra i quali Ugo Tognazzi, Gigi Proietti e Mariangela Melato.
Ruoli presi all’ultimo… e persi per un pelo!
Il ruolo di Clarice Sterling, protagonista di Il Silenzio degli Innocenti che le valse l’Oscar, era stato in realtà proposto a Michelle Pfeiffer. Solo dopo il rifiuto di quest’ultima venne contattata Jodie Foster. Curiosamente, lo stesso ruolo, è stato poi rifiutato poi dall’attrice per il sequel Hannibal che vide il personaggio interpretato da Julianne Moore.
Sempre negli anni ’70, le fu offerto il ruolo della Principessa Leila in Star Wars, che dovette rifiutare a causa del suo contratto vincolante con la Disney. Come sappiamo, poi, il ruolo è stato affidato a Carrie Fisher, scomparsa nel Dicembre del 2016, ma che rivedremo nel prossimo episodio della saga. Chissà cosa avrà pensato qualche anno fa, la protagonista del nostro ritratto, quando proprio la Disney ha acquistato Lucasfilm…
Un coming-out famoso
Jodie Foster è omosessuale dichiarata. Il suo coming-out è avvenuto ufficialmente a Gennaio 2013, durante la consegna del Golden Globe alla carriera. L’attrice ha pubblicamente ringraziato l’attuale ex compagna Cydney Bernard e i figli Kit e Charles.
Biopic in vista?
Da tempo l’attrice spera di riuscire a dirigere un biopic su Leni Riefenstahl, la regista e attrice tedesca, famosa soprattutto per i suoi film e documentari pensati per esaltare il regime nazista e che le assicurarono un posto d’onore nella cinematografia tedesca dell’epoca. Finora, però, il progetto non è mai partito…
Considero Jodie Foster una delle più grandi attrici viventi. A parte qualche piccolo errore di battitura l’articolo è notevole e le rende giustizia.
Mi trovi d’accordo su tutto… compresi gli errori di battitura che ho provveduto a correggere ?