Per questo nuovo ritratto di un attore ci spostiamo in Europa, più precisamente in Francia, per conoscere la storia dell’attore Jean Dujardin. Un attore che, grazie alla sua bravura, è riuscito ad arrivare fino ad Hollywood collaborando con George Clooney e Martin Scorsese.
Chi è Jean Dujardin?
Jean Edmond Dujardin nasce il 19 giugno 1972 a Rueil-Malmaison, sull’Hauts-de-Seine, in Francia. Dopo essersi laureato in filosofia e arti visive, inizia a lavorare come fabbro, ma interrompe la professione per svolgere il servizio militare. Ed è in quel momento che scopre il suo talento di attore comico, intrattenendo i suoi commilitoni con barzellette, imitazioni e battute. Tornato alla vita civile, si trasferisce a Parigi, città in cui comincia a pensare qualche Sketch e monologhi umoristici. Dopo svariate serate passate nei locali notturni della capitale, Jean stringe amicizia e collabora con gli attori Éric Collado, Emmanuel Joucla, Éric Massot e Bruno Salomone, già conosciuti con il nome di Le Carré Blanc.
Il gruppo cambierà nome in Nous C Nous e metterà in scena alcuni spettacoli, affermandosi con la parodia delle boy bands molto in voga a quell’epoca; in quel periodo Dujardin realizza degli Sketches con uno dei suoi primi personaggi: Brice de Nice (per il quale è stato anche realizzato un film nel 2005).
Saranno talmente apprezzati da essere invitati a partecipare regolarmente alle trasmissioni più in voga in quegli anni tra cui: Fiesta su France 2 e Graines de star su M6. Chiusa l’esperienza con i Nous C Nous, Dujardin continua a lavorare con Bruno Salomone a dei piccoli Sketches per la trasmissione Farce Attaque su France 2. Intanto viene scelto per recitare accanto ad Alexandra Lamy nella miniserie di estremo successo Un Gars, Une Fille, dall’ottobre 1999 al giugno 2003.
Agente 117, al vostro servizio
La svolta arriva nel 2007, quando viene ingaggiato dal regista Michel Hazanavicius per interpretare Hubert Bonisseur de la Bath nel film Agente speciale 117 – Missione Cairo. Il film, che parodizza il personaggio di James Bond, ottiene un grande successo in Francia, tant’è che Dujardin viene candidato al Premio César come miglior attore protagonista e nel 2009 viene realizzato il secondo film Agente speciale 117 – Missione Rio, anche quest’ultimo campione di incassi e segna un nuovo traguardo nella carriera del nostro Jean.
Oltre a questo arrivano i primi film drammatici. Il fatto di essere un attore camaleontico è uno dei punti forza di Dujardin che è riuscito a non fossilizzarsi nel ruolo di comico riuscendo anche ad interpretare personaggi più seri e significativi; come il poliziotto che indaga sulla morte della figlia in Contre-Enquête e il pubblicitario disilluso e depresso nel film 99 Francs.
Non sono un burattino, sono un Artista!
Questa sua grande abilità nell’alternare personaggi comici e drammatici, lo porterà nel 2011 ad interpretare uno dei suoi personaggi, ancora oggi, più toccanti e profondi: l’attore del cinema muto George Valentin in The Artist. The Artist è forse il film più famoso della coppia Hazanavicius-Dujardin perché unisce una storia pregna di significato con la recitazione poliedrica di Dujardin che mischia comicità Slapstick (molto in voga nel cinema muto) e dramma. Il film si aggiudica la Palma d’Oro a Cannes e lui riceve il premio per l’interpretazione maschile, ma è solo il primo dei molti premi che riceverà. A seguire arrivano lo Screen Actors Guild Awards ed un Golden Globe come miglior attore, diventando il secondo attore francese a ricevere una nomination dopo Gérard Depardieu. A questi, si aggiunge l’Oscar come miglior attore protagonista che gli concede di spalancare le porte al regno di Hollywood.
In seguito si sposta in America per lavorare nel film di George Clooney, The Monuments Men in cui interpreta il ruolo del soldato francese Jean-Claude Clermont. Successivamente viene notato niente meno che da Martin Scorsese che gli offre un ruolo, insieme a DiCaprio, nel film The Wolf of Wall Street in cui interpreterà il banchiere svizzero Jean-Jacques Saurel.
Ogni volta che finisco un film posso sentirmi più debole o più forte, ma ne esco certamente arricchito in termini di esperienza.
Nel 2015 Dujardin è in Francia e torna nel ruolo di attore protagonista in French Connection del regista Cédric Jimenez. Qui interpreta il giudice Pierre Michel che negli anni 70 si occupò di smantellare la rete del narcotraffico marsigliese. Nonostante Dujardin si sia impegnato nel rendere il suo personaggio reale e intenso, il film viene candidato al Premio César per scenografia e costumi.
Il 2019 è l’anno de L’Ufficiale e La Spia di Roman Polanski, in cui Dujardin assume le sembianze del Tenente Colonello Georges Picquart che nel film si occupa di scagionare il Capitano Alfred Dreyfus dalla falsa accusa di tradimento. Il film riceve un ottimo consenso a livello di pubblico e Dujardin ottiene un altra candidatura come miglior attore al Premio César.
Sempre nel 2019 viene diretto da Quentin Dupieux nella Commedia Nera, Doppia Pelle e di recente è tornato a vestire i panni dell’agente de la Bath nel terzo film della saga di Agente 117, questa volta diretto da Nicolas Bedos: Agente Speciale 117 – Allarme Rosso in Africa Nera, uscito il 4 agosto del 2021.
Regia
Forse non tutti sanno che Dujardin ha avuto anche un’esperienza come regista. Il film in questione è Gli Infedeli (2012), film collettivo che porta anche la firma di Emmanuelle Bercot, Fred Cavayé, Alexandre Courtes, Hazanavicius, Eric Lartigau e Gilles Lellouche. Il film non ottenne molto successo e subì la rimozione di alcune locandine dall’autorità francese poiché ritenute sessiste e provocatorie.
Vita Privata e Curiosità
- Il 25 luglio 2009, Dujardin sposa l’attrice Alexandra Lamy, pur essendo già padre di due bambini, Simone e Jules, avuti da una precedente relazione. Finito il matrimonio, si fidanza nel 2014 con la pattinatrice Nathalie Péchalat.
- Ha imparato a ballare il Tip-tap per il suo ruolo in The Artist proprio nello studio in cui Gene Kelly e Debbie Reynolds provarono i passi di Cantando sotto la Pioggia.
- È stato descritto come la risposta francese a George Clooney, tant’è che era stato scelto come spalla di quest’ultimo in uno spot della Nespresso.
- A scuola aveva difficolta nel leggere e scrivere e veniva soprannominato Jean de la Lune a causa della sua testa sempre tra le nuvole.