Nell’ultimo Ritratto d’Autore ti ho parlato della carriera di un regista già affermato ed esperto di generi cinematografici, oggi invece ti parlerò di una coppia di giovani registi che in questi ultimi anni si sono distinti per la loro immensa creatività e sperimentazione dei generi che li ha portati a realizzare la loro opera più complessa e bizzarra, ovvero Everything Everywhere All at Once.
Proprio così, oggi andrò ad analizzare la carriera dei The Daniels per farti scoprire da dove sono partiti prima di diventare due registi vincitori di ben 7 statuette agli Oscar 2023 tra cui: Miglior Attore non Protagonista, Miglior Attrice non Protagonista, Miglior Attrice, Miglior Sceneggiatura Originale, Miglior Montaggio, Miglior Regia e Miglior Film.
Gli opposti si attraggono (La genesi dei Daniels)
Daniel Kwan ha origini asiatiche ed è cresciuto a Westborough, nel Massachusetts, mentre Daniel Scheinert è nato e cresciuto a Birmingham, Alabama. Entrambi sono da sempre stati grandi divoratori di film, specialmente Daniel Kwan che già all’età di 5 anni spaziava da film come Terminator 2 a Police Story con Jackie Chan, passando anche ad opere più impegnative come quelle del regista Wong Kar-wai.
Kwan, data la sua scarsa autostima, non prese subito in considerazione l’idea di diventare regista ed opto per la professione del contabile, solo dopo aver capito che quella professione non lo interessava prese la decisione di iscriversi in una scuola di cinema, più precisamente all’Emerson College di Boston. In un primo momento era un ragazzo molto introverso e timido che preferiva lavorare da solo, ma tutto cambiò quando incontrò Daniel Scheinert.
Daniel Scheinert è l’opposto di me. Tutto quello che so fare è lavorare da solo, e tutto ciò che lui sa fare è lavorare con altre persone. Quando ha visto quello che stavo facendo, mi ha costretto a collaborare con lui e questo è uno dei motivi principali per cui dirigo live action ora.
D. Kwan
Grazie a Scheinert, Kwan riuscì a superare la paura di evadere dalla sua comfort zone e da quel momento i due diventarono inseparabili. Iniziarono girando alcuni cortometraggi per la scuola come Swingers e Tides of the Heart in cui già spiccavano gli elementi comici slapstick e surreali che andranno a comporre i loro film successivi.
Col tempo lo stile dei Daniels si concretizza sempre di più fino ad arrivare al 2011, anno in cui iniziano a dirigere i loro primi videoclip musicali per artisti emergenti come Foster The People, Passion Pit, The Shins e Joywave, per poi passare ad artisti più conosciuti come Tenacious D e DJ Snake per il quale dirigono nel 2014 il video per la popolare hit Turn Down for What che vale ad entrambi il premio MTV Video Music Award per la miglior regia e ad oggi ha ricevuto su YouTube ben 1.148.058.532 visualizzazioni.
Nel 2018 i Daniels fonderanno il gruppo We Direct Music Videos (W.D.M.V.), descritto come una comunità globale di registi di video musicali che si impegnano in pratiche di lavoro registiche sostenibili.
Un salto nel buio (l’inizio con Swiss Army Man)
Dopo circa 5 anni di innumerevoli cortometraggi e videoclip i Daniels decisero che era arrivato il momento di fare il primo passo sul grande schermo, ma ovviamente la cosa non fu né veloce e tanto meno semplice.
Il processo di creazione tra i due registi sta tutto sullo scambio di battute, le idee vengono fuori grazie alle loro reazioni ed è grazie ad uno di questi scambi che un giorno gli venne in mente l’idea di un naufrago che, bloccato su un’isola deserta, trova un cadavere. Gli dà da mangiare fagioli, poi cavalca il cadavere alimentato a scoregge fuori dall’isola con le lacrime agli occhi mentre una splendida colonna sonora risuona sullo sfondo. Da quella stramba idea venne fuori la storia di Swiss Army Man.
Molte persone sentendo la premessa hanno detto che sembrava perfetto per un cortometraggio. Ma la cosa che ci ha fatto capire che questo sarebbe stato probabilmente il nostro primo lungometraggio è quando abbiamo incominciato ad avere troppi elementi da gestire.
D. Scheinert
Infatti la stesura della sceneggiatura ebbe non pochi problemi dovuti alla scarsa conoscenza da parte dei Daniels sullo scrivere lungometraggi, ogni giorno la trama ed i personaggi subivano dei cambiamenti e spiegare il progetto ai possibili produttori diventava sempre più complicato. Fortunatamente nel 2013 i Daniels hanno presentato una bozza della sceneggiatura di Swiss Army Man per il Screenwriters Lab del Sundance Film Festival.
Prendono il tuo progetto creativo e ti fanno riflettere duramente. Ne siamo usciti con una comprensione più forte di ciò che ci siamo rifiutati di cambiare e di ciò che doveva essere cambiato nel film.
D. Kwan
Nei laboratori del Sundance hanno anche avuto l’occasione di essere affiancati da professionisti del settore che avevano il compito di discutere insieme a loro della sceneggiatura e tra questi vi è stato persino Quentin Tarantino che gli aveva proposto di girare il film in pellicola, ma i due scelsero una strada diversa. Swiss Army Man esce ufficialmente nel 2016 ed inizia a far conoscere il duo a livello internazionale, facendogli anche vincere il Directing Award al Sundance Film Festival nello stesso anno.
Da quel momento i Daniels riescono ad entrare anche nel campo della regia televisiva, dirigendo episodi di serie come: Awkwafina Is Nora del Queens, Legion (solo Kwan) e On Becoming a God in Central Florida (solo Scheinert). Nel 2017, i due annunciano un nuovo progetto che li vedrà collaborare con i famosi produttori Anthony e Joe Russo per un film spettacolare che parla di multiverso e famiglia.
La scalata al successo con Everything Everywhere All at Once
Prima di parlare approfonditamente di questo film bisogna tornare indietro nel tempo al 2014, anno in cui i Daniels dirigono il cortometraggio Interesting Ball che a vederlo oggi si può definire come l’origine del film, come se loro in qualche modo avessero sempre saputo cosa avrebbero potuto realizzare in futuro.
Cosi come i progetti precedenti l’idea di Everything Everywhere All at Once è nata con un’idea stupida che Kwan ha proposto a Scheinert e successivamente al loro partner di produzione Jonathan Wang che inizialmente non riuscivano a vedere il potenziale del film, ma quando le idee si sono fatte più chiare i due si sono messi al lavoro per scrivere la prima stesura della sceneggiatura. Così tra il 2017 ed il 2018 i Daniels portano lo script alla A24, la stessa casa di produzione di Swiss Army Man, che senza pensarci due volte accettano di appoggiare il duo in questa nuova folle avventura.
La gente parla di matrimoni e di come inizi con due individui con menti molto separate e più a lungo vivono insieme possono effettivamente iniziare a fidarsi l’un l’altro ed intendersi al primo sguardo. Poiché abbiamo lavorato insieme per così tanto tempo, le nostre idee sono nate dal fatto che i nostri cervelli sono diventati una singola entità creativa.
D. Kwan
Parlando degli attori principali del film, i Daniels hanno ammesso che la protagonista era stata scritta pensando proprio a Michelle Yeoh che, oltre a rispecchiare gli ideali del personaggio, ha cresciuto entrambi i registi con i suoi film e per questo era la prima scelta.
Ke Huy Quan, invece, ha catturato i registi per l’intraprendenza e la dolcezza che si porta dietro fin da piccolo quando insieme ad Harrison Ford ha partecipato ad Indiana Jones ed il Tempio Maledetto o I Goonies, allo stesso tempo però li ha convinti anche il suo background da stuntman per film come X-Men di Bryan Singer e la capacita di parlare mandarino e cantonese.
Everything Everywhere All at Once è un film maturo e ciò si nota perché non ha fatto crescere solo il lato artistico dei Daniels ma anche il loro modo di lavorare sul set e nelle loro vite private; Kwan ad esempio durante la realizzazione del film si è sposato e ha avuto un figlio. In un certo senso il film è cresciuto con loro e viceversa, questo dimostra l’enorme potere del cinema sulla crescita personale e filosofica dell’essere umano, di come l’arte possa influenzare la mente dei singoli individui cambiando il loro modo di porsi nel lavoro e nella vita.
Qui si cela la genialità del cinema dei Daniels che basandosi sui generi basici e conosciuti del cinema estrapolano un linguaggio nuovo, emozionante ed emotivo che rende i loro film unici e profondamente romantici.
Everything Everywhere All at Once al momento si è conquistato nell’ultimo periodo la bellezza di 21 premi nei festival più importanti come, appunto, gli Oscar, Golden Globe, BAFTA, Screen Actors Guild Award e tanti altri. Diventando uno dei film più premiati degli ultimi anni.