Upload: Nel mese di maggio Greg Daniels è tornato alla carica regalandoci due serie televisiva, Upload per Amazon Prime Video e Space Force per Netflix. Per chi ancora non lo conoscesse Greg Daniels è il creatore di numerose serie comedy, tra cui The Office. In questo nuova serie il tema centrale è il rapporto tra tra vita reale e realtà virtuale, mai attuale come nei nostri giorni. Commedia, satira e romanticismo si fondono perfettamente in questi episodi e grazie a questo fattore riusciamo chiaramente a vedere che i fili del tutto li sta muovendo proprio Greg Daniels.
Cosa faresti se poco prima di morire avresti la possibilità di scegliere di essere caricato in un paradiso virtuale? Accetteresti questa seconda vita? Cosa rimarrebbe di te alla persone che sono ancora in vita?
Lo raccontano per te Nathan e Nora, protagonisti di questi episodi. Nathan (Robbie Amell), giovane programmatore, dopo un grave incidente stradale firma per caricare la sua coscienza in una realtà virtuale chiamata Lakeview. Nora (Allegra Edwards) lavora per la compagnia che gestisce questo paradiso digitale e dopo la morte di Nathan diventa il suo “Angelo” (l’assistente che ha il compito di seguire i nuovi arrivati durante il loro soggiorno).
Tra i due, Nathan e Nora, nasce una bella amicizia che ben presto vorrà diventare ben altro. Ma molte cose non tornano e Nora inizia a pensare che ci sia qualcosa di poco chiaro sul modo in cui il ragazzo è morto.
La classe operaia non va in paradiso
In Upload anche il paradiso è gestito dal capitale che tu puoi investire in esso. Se diversi sono i fattori che determinano la scelta in quale realtà virtuale finire, quella economica è al principio di tutte.. Diverse sono le compagnie che creano questi paradisi, e più la tecnologia è di alto livello più il costo della permanenza all’interno di esso aumenta. Lakeview, dove si trova il nostro protagonista, è sicuramente tra i più lussuosi, ma come il Titanic anche esso all’interno nasconde una divisione per classi. La distinzione come avviene? Con il traffico dati: se puoi permetterti un piano illimitato non hai alcun problema sul numero di attività da fare o le persone ancora vive con cui puoi interagire; se invece questa possibilità ti è preclusa devi centellinare 2 GB mensili e sperare di non finirli prima.
Le ingiustizie e le diseguaglianze che hanno caratterizzato la tua vita terrena permangono quindi anche dopo la tua morte.
Da recuperare o meno?
Molte delle tematiche trattate sono già state affrontante innumerevoli volte da altri prodotti, Black Mirror in primis, perché allora vedere un’altra serie tv che ripropone sempre le stesse problematiche? Per il motivo per cui probabilmente sei venuto a conoscerla: cioè che il creatore è Greg Daniels e nonostante l’iper sfruttamento di tematiche su rapporto tra uomo e tecnologia lui comunque è riuscito a rivederle e plasmarle dal suo punto di vista. Se sei in cerca di una serie dove poter fare un onesto binge watching Upload, anche per questo, fa al caso tuo: la storia è ben distribuita e i singoli episodi risultano godibili e non pesanti. L’interpretazione degli attori è buona, anche se Andy Allo e Robbie Amell devono scontrarsi con il fatto che i loro personaggi sono decisamente stereotipati. Fatto decisamente interessante è la decisione di portare in scena tematiche morali in un prodotto comedy, tematiche che ritornano ciclicamente ad ogni singolo episodio, anche solo come sfondo per altre storie. Un buon ritorno per Greg Daniels dopo cinque anni dalla fine del suo precedente lavoro, siamo ora curiosi di sapere cosa ci offrirà con Space Force per valutare così con maggior consapevolezza anche Upload.