Il cult di Martin Scorsese torna al cinema per un evento unico. Quei Bravi Ragazzi, il capolavoro che ha ridefinito il genere gangster, arriverà sul grande schermo in occasione del suo 35° anniversario solo il 17, 18 e 19 novembre come evento speciale distribuito da Nexo Studios.
Il film torna al cinema in tutto il suo splendore, per un’esperienza unica da vivere sul grande schermo, dove la potenza visiva e narrativa di Scorsese trova la sua dimensione più autentica.
Quei Bravi Ragazzi, il ritorno in sala

Un film leggendario, Leone d’Argento alla Mostra di Venezia e candidato a sei Premi Oscar, che ha saputo trasformare la vicenda dell’italo-irlandese Henry Hill in un ritratto indimenticabile dell’ascesa e della caduta di un’intera generazione di fuorilegge. Con un cast stellare guidato da Robert De Niro, Joe Pesci e Ray Liotta, Quei bravi ragazzi è un classico intramontabile, capace di affascinare e sconvolgere gli spettatori di ogni epoca. L’elenco delle sale che parteciperanno all’evento sarà disponibile a breve su nexostudios.it e le prevendite apriranno a partire dal 17 ottobre.
Quei Bravi Ragazzi, un cult leggendario
Anche se Goodfellas copre un arco temporale che va dal 1955 al 1980, le modalità di rappresentazione di Scorsese sono già pienamente calate nell’estetica degli anni ’90. Nel filmare una classica storia di mafia e violenza, ascesa e caduta, volgarità e ferocia imperniata sulla figura del mafioso (realmente esistito) Henry Hill (Liotta), Scorsese imprime infatti alle immagini un ritmo mozzafiato e adrenalinico. Dialoghi come frustate, enfatizzati da un turpiloquio che diventa la cifra stessa del film, un design sonoro innovativo e i “suoi” attori intonati all’unisono.
Scorsese si distacca volutamente dalla visione epica del Padrino di Coppola e dal romanticismo estremo di C’era una volta in America di Leone e riporta la mafia alla sua altezza reale fatta di sangue, soldi, prostitute e ferocia, sospendendo il giudizio a favore di una distanza/aderenza quasi documentaristica alla materia. Immensa la colonna sonora: 46 brani in due ore e mezza, tra Rolling Stones, Giuseppe Di Stefano, Aretha Franklin, Muddy Waters, Derek and the Dominoes.