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Lettura: Philippa Boyens riflette sull’iconica battuta del Ritorno del re: Io non sono un uomo
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Philippa Boyens riflette sull’iconica battuta del Ritorno del re: Io non sono un uomo

Laura Mecozzi 6 anni fa Commenta! 4
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A quindici anni dall’uscita de Il signore degli anelli: Il ritorno del re la co-sceneggiatrice riflette su una delle frasi più emblematiche

Philippa boyens riflette sull'iconica battuta del ritorno del re: io non sono un uomo

Philippa Boyens, co-sceneggiatrice del film, è tornata a parlarne a quindici anni dall’uscita nelle sale per Polygon.

Nel parlare della scrittura per la sceneggiatura del Signore degli Anelli, realizzata con Peter Jackson e Fran Walsh, Philippa Boyers parla di come dovrebbero essere creati i personaggi femminili nelle narrazioni:

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“La verità della narrazione, e penso che il pubblico femminile lo dimostri in particolare, è che non hai bisogno di personaggi femminili forti. Voglio dire, tu scrivi personaggi femminili forti perché sono autentici per la storia e sono reali, e riflettono qualcosa a cui le giovani donne possono relazionarsi”. 

Una citazione (ma sopratutto una scena) che è rimasta nella memoria di tutti ed è stata oggetto di frequenti citazioni.

Éowyn (Miranda Otto) uccide il Re Stregone di Angmar durante la Battaglia del Campi di Pelennor. Sebbene gli sia stato imposto di non unirsi alla battaglia da suo zio Théoden (Bernard Hill), re di Rohan, per il fatto che fosse una donna, riesce comunque ad entrare nella mischia camuffandosi da uomo. Durante la battaglia finisce faccia a faccia con il Re Stregone di Angmar, il Signore del Nazgûl, tentando di aiutare suo zio. Il re stregone, sceso dalla sua bestia colpita a morte, le sibila per togliersi dalla sua strada, citando la profezia dell’elfo Glorfindel secondo cui non poteva essere ucciso “dalla mano dell’uomo”. Il Re Stregone tenta di strangolarla ma Éowyn, liberata dalla presa grazie all’aiuto dell’hobbit Meriadoc Brandybuck, si toglie l’elmetto, rivelando così il suo viso e la sua vera identità.

“È una delle più importanti battute del film. Fran e io erano sceneggiatrici che dovevano scrivere per tutti questi personaggi maschili, e poi finalmente abbiamo questa donna per cui scrivere, e lei deve fingere di essere un uomo.” 

“Se decidi di scrivere un” forte personaggio femminile “ dice Boyens inserendo una una citazione “ne sentiranno l’odore a un miglio di distanza. E lo odorano a un miglio di distanza. È sempre presuntuoso, penso, che le persone credano – e questo non vale solo per la differenza di genere (donna/uomo), ma anche per l’età – (alcuni adulti) credono che non possono guardare una storia in cui il protagonista non del loro stesso sesso o non abbia la loro stessa età . Non è così.” 

La creazione di un personaggio così forte ed un approccio sincero allo narrazione è stata la combinazione giusta per far si che questa scene sia diventata nel tempo tra quelli più popolari di tutto il film, il momento trionfante di Éowyn è usato ancora come grido di battaglia per le donne.

Peter Jackson, Philippa Boyens e Fran Walsh sono tornati a collaborare  per la pellicola Macchine Mortali, che purtroppo non ha avuto una buona uscita al botteghino.

Amazon Studios sta lavorando alla realizzazione di una serie televisiva basata su Il Signore degli Anelli. La serie, prequel della trilogia cinematografica, vedrà probabilmente anche la partecipazione di Peter Jackson. Se quest’estate Peter Jackson aveva detto di non essere assolutamente coinvolto nella produzione, ma in una recente intervista per Metro, ha dichiarato che potrebbe rientrare nella produzione nelle vesti di supervisore.

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