Maggie Gyllenhaal, attrice di grande sensibilità e vincitrice del Golden Globe (nel 2015 come miglior attrice in una mini-serie o film tv per The Honourable Woman) si è assicurata i diritti per realizzare l’adattamento cinematografico di un altro bestseller targato Ferrante, La figlia oscura (tradotto negli U.S.A. col titolo The Lost Daughter). Nella New York dei circoli letterari è scoppiata la “Ferrante Fever” che ha contagiato personaggi celebri come Hillary Clinton e John Turturro, mentre in Italia la seconda stagione della serie tv L’Amica geniale (Storia del nuovo cognome), tratta da un altro celebre romanzo della scrittrice (o scrittore) che si cela dietro il misterioso pseudonimo fa registrare un boom di ascolti.
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Sulla scorta del successo ottenuto anche negli Stati Uniti da L’Amica geniale (My brilliant friend, in alto il trailer), in onda su HBO, l’attesa cresce intorno al film della Gyllenhaal, al suo esordio dietro la macchina da presa. Confermata nel cast la presenza di due star hollywoodiane come l’inglese Olivia Colman, premio Oscar per La Favorita, insignita anche del Golden Globe 2020 come miglior attrice in una serie drammatica per il ruolo della regina Elisabetta II nella terza stagione di The Crown e Dakota Johnson, protagonista di un’altra deplorevole trilogia letteraria diventata film: Cinquanta sfumature di grigio. Olivia Colman è l’insegnante quarantottenne divorziata Leda. In vacanza in una località della costa ionica, la donna inizia a frequentare uno stabilimento balneare dove conosce una famiglia napoletana. Giorno dopo giorno, Leda osserva dall’esterno, come un entomologo fa con un alveare, le dinamiche misteriose, in qualche modo brutali che governano le relazioni tra i membri della famiglia. Finché un giorno in spiaggia Elena, la figlia minore della famiglia, non si perde: da quel momento Leda viene risucchiata all’interno della vita di questi personaggi, con conseguenze impensabili… Sembra certo anche il coinvolgimento nel progetto di Jessie Buckley (già apprezzato nella pluripremiata Chernobyl) e di Peter Sarsgaard, marito della regista.
‘The Lost Daughter’: Olivia Colman, Jessie Buckley, Dakota Johnson & Peter Sarsgaard Set For Maggie Gyllenhaal’s EFM-Bound Directorial Debut https://t.co/dyHRZlMFyJ pic.twitter.com/Y8FyiX2iyw
— Deadline Hollywood (@DEADLINE) February 12, 2020
Maggie Gyllenhaal confida a Vanity Fair: “Quando ho finito di leggere La figlia oscura di Elena Ferrante, ho sentito che qualcosa di segreto e vero era stato detto ad alta voce. E fui disturbata e confortata da quella sensazione. Ho subito pensato a quanto più intensa sarebbe stata l’esperienza al cinema, con altre persone” . L’arrivo nelle sale è previsto per il 2022, quindi non ci resta che attendere per scoprire se una regista esordiente saprà rendere giustizia ad un’opera che ha conquistato milioni di lettori in tutto il mondo. I dubbi riguardano soprattutto la sorprendente capacità introspettiva che l’autrice nei suoi libri dimostra nel descrivere i personaggi, in particolare quelli femminili: una qualità necessaria affinchè l’adattamento funzioni anche sul grande schermo.