In questo periodo in cui nei cinema la fa da padrone il musical fantastico Wicked, tratto dal romanzo Strega – Cronache dal Regno di Oz, è tornato alla mia memoria Nel fantastico mondo di Oz, film del 1985 diretto da Walter Murch, seguito non ufficiale del capolavoro del 1939 di Victor Fleming Il mago di Oz con Judy Garland, pellicola che, nonostante una candidatura agli Oscar per gli effetti speciali, non riscosse gran successo. Il film era ispirato dal secondo e terzo libro di L. Frank Baum Il meraviglioso paese di Oz (1908, in Italia 1948) e Ozma, regina di Oz (1907, in Italia 1947).
Te lo ricordi? Se la risposta è no, continua a leggere che ci penso io!
Nel fantastico mondo di Oz, la trama
Dorothy è tornata nel suo Kansas, ma la nostalgia per il magico mondo di Oz, nonostante siano passati mesi dal suo “ritorno”, si fa sentire. Inoltre zia Emma e zio Henry non credono alla sua storia ma anzi, preoccupati che possa avere dei problemi mentali, decidono di portarla dal dott. Worley. Prima di partire Dorothy trova, grazie alla sua gallina Billina, una strana chiave dorata che lei immagina spedita dai suoi amici da Oz che si sono serviti di una stella cadente.
Il dottore prova a curare la piccola con la elettroterapia ma, un momento prima di dare il via alla macchina, si verifica un black-out causato da un temporale; rimasta sola all’interno della stanza, Dorothy viene raggiunta da una misteriosa ragazzina bionda che la libera ma, inseguite dalla perfida infermiera Wilson, le due si perdono di vista mentre cercano di attraversare il fiume in piena. Dorothy si salva entrando in una cassetta di legno dove, spossata, si addormenta.
Quando la bimba si risveglia si ritrova nel Deserto della Morte, luogo ostile che circonda il Regno di Oz, in compagnia di Billina la quale, sorpresa sorpresa, ora sa parlare. Dopo esser riuscita ad attraversare il deserto saltando sulle pietre, poiché toccare la sabbia la trasformerebbe nel solito materiale, Dorothy scopre che la strada di mattoni gialli è completamente distrutta, la Città di Smeraldo abbandonata e i suoi abitanti, nonché i suoi vecchi amici, trasformati in pietra.
All’improvviso la bimba e Billina vengono attaccate dai Ruotanti, esseri malvagi con ruote al posto di mani e piedi, e riescono a trovare riparo attraversando una segreta che Dorothy riesce ad aprire grazie alla chiave dorata trovata in Kansas. All’interno della stanza trovano Tik-Tok, un androide ricaricabile unico membro dell’esercito di Oz rimasto in vita, nascosto lì dallo Spaventapasseri in attesa del ritorno di Dorothy, alla quale giura fedeltà.
Dopo essere riusciti a catturare, e averlo interrogato, il capo dei Ruotanti, i tre scoprono che la Città di Smeraldo è stata attaccata dal Re degli Gnomi, creature di roccia che temono solo le uova di gallina, insieme alla principessa Mombi, la quale ha una grande collezione di teste che lei può “indossare”.
Il trio si reca così da Mombi ma vengono catturati e imprigionati in una stanza dove trovano Jack Testa di Zucca, un fantoccio composto da rami, stracci e naturalmente una zucca per testa, il quale rivela che esiste una Polvere della vita posta vicino alla testa preferita da Mombi. Una volta recuperata la magica polvere, i tre animano uno strano oggetto composto da un divano, una testa d’alce (che inizia a parlare) e delle fronde con il quale riescono a fuggire e a raggiungere la montagna dove vive il Re degli Gnomi.
Una volta atterrati, i tre nascondono Billina nella testa di Jack e si recano dal re, che ha rubato le scarpette rosse perse in passato da Dorothy durante il suo ritorno a casa, il quale propone un gioco: a turno entreranno in una stanza piena di soprammobili e avranno tre possibilità per capire in quale il re ha trasformato lo Spaventapasseri, se toccando un oggetto e aver esclamato Oz indovinano sono salvi, altrimenti anche loro diventeranno degli ornamenti. Alla fine rimane solo Dorothy che, astutamente, comprende che gli amici sono stati trasformati in oggetti di colore verde e così riesce a salvare tutti i suoi amici.
Furioso per aver perso, il Re degli Gnomi prende Jack e fa per mangiarlo ma, un momento prima di metterlo in bocca, Billina fa un uovo che cade nelle fauci del re che collassa: a quel punto Dorothy recupera le scarpette rosse e desidera che tutto nel Regno di Oz torni come prima. Grandi festeggiamenti in onore della bimba vengono celebrati alla Città di Smeraldo ma, mentre passa davanti ad uno specchio, Dorothy vede nel riflesso la ragazzina bionda che l’aveva salvata dal dottor Worley, la quale si rivela essere Ozma, vera regnante di Oz, rinchiusa nell’oggetto da Mombi, che viene finalmente liberata.
Dopo che Ozma sale al trono, e aver indossato le scarpette rosse, è finalmente giunto il momento che Dorothy torni a casa, ma la regina le promette che potrà tornare ogni qual volta lo desideri. Una volta tornata in Kansas, la bimba scopre che la clinica del dottor Worley è stata colpita da un fulmine e che il medico è deceduto mentre l’infermiera arrestata. Davanti ad uno specchio nella sua fattoria, Dorothy vede Ozma e Billina salutarla, ma intravede anche Mombi, visioni che lei interpreta come un segno che le sue avventure magiche non sono ancora terminate…
Nel cast Fairuza Balk (Dorothy Gale), Jean Marsh (Infermiera Wilson/ Mombi), Nicol Williamson (Dr. Worley/ Re degli Gnomi), Piper Laurie (zia Emma), Matt Clark (zio Henry), Emma Ridley (Ozma), Sophie Ward (Mombi 2), Fiona Victory (Mombi 3) e Pons Maar (Capo dei Ruotanti/Messaggero degli Gnomi/Infermiere).
Qualche curiosità
Per produrre il film Walt Disney Pictures non dovette pagare i diritti a Warner Bros., che li detiene sulla pellicola del 1939, ma soprattutto non dovette chiedere nessun permesso, essendo decaduti quelli riguardanti il libro di Baum che dal 1985 è di pubblico dominio, anche se la casa di Topolino dovette spendere molti soldi per usare le scarpette rosse, design di proprietà della Time Warner; l’investimento fu di 28 milioni contro un incasso di soli 12. Primo film che portava il logo blu della Disney, è entrato nel Guinness dei primati come sequel arrivato dopo più lungo tempo dal primo capitolo, ben 46 anni.
Nei titoli di coda si leggono i ringraziamenti a George Lucas il quale, amico di vecchia data di Murch, che in seguito si guadagnerà tra le varie riconoscenze due Oscar per Il paziente inglese (montaggio e sonoro), promise agli Studios di intervenire come produttore se avessero lasciato il regista al suo posto, minacciato di licenziamento poiché esasperati dalla lentezza con cui procedevano i lavori.
Se Christopher Lloyd fu considerato per interpretare il Re degli Gnomi, Juliette Lewis, Alanis Morissette e Drew Barrymore tentarono il provino per il ruolo di Dorothy; Fairuza Balk aveva solo 9 anni quando ha interpretato Dorothy mentre Judy Garland ne aveva 16.
Il film di Fleming si distaccava leggermente dal libro, il quale preferì rendere la storia meno inquietante, molto più fiabesca ed edulcorata (anche se molte leggende gravano su Il mago di Oz), mentre lo stesso non si può dire di Nel fantastico mondo di Oz, più affine al racconto di Baum.
Momenti abbastanza cupi e spaventosi, tra cui lo scambio della testa di Mombi e quei Ruotanti agghiaccianti, ambientazioni desolate, corridoi soffocanti e bui, un film in cui si è persa quell’aura onirica, quei paesaggi fantastici e variopinti in cui si muoveva Dorothy nel film del ’39… Anche se, per chi l’ha visto come me quando ero ancora una bambina amante del fantasy, la Strega dell’Ovest, interpretata da Margareth Hamilton, quando appariva sulla scena riusciva a mettermi paura, soprattutto nella versione doppiata da Anna Teresa Eugeni, in cui la sua risata e la sua voce stridula era capace di farmi scendere un brivido lungo la schiena.
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