Moon Knight sta riscuotendo un successo enorme in Egitto. Durante un’intervista con The Wrap, Mohamed Diab ha parlato della rappresentazione della comunità egiziana nella serie tv Marvel:
“Non hai idea di quanto sia amata la serie in Egitto. Gli egiziani stanno reagendo allo show come se fosse il loro Black Panther. Molte delle persone nei paesi del terzo mondo si sentono culturalmente inferiori. Vedono l’Occidente superiore in molte cose. Quindi non avrebbero mai immaginato che alle persone sarebbe piaciuta la nostra musica, la musica egiziana. [Gli occidentali] non credevano che gli egiziani potessero dirigere qualcosa di buono o essere dietro o davanti alla telecamera e avere un supereroe egiziano. Oddio. La serie è talmente amata in Egitto che è diventata motivo di orgoglio nazionale, e spero che ognuno possa essere rappresentato. È molto importante.”
Il regista e produttore esecutivo di Moon Knight è famoso proprio per le sue opere cinematografiche che raccontano questioni delicate per il popolo egiziano. Mohamed Diab è diventato noto globalmente per il suo film esordiente Cairo 678 , uscito un mese prima della rivoluzione egiziana; è considerato il film egiziano contemporaneo più premiato e fu distribuito anche all’estero ottenendo molto successo e vincendo il premio “Coup de foudre du public” in Francia.
Mohamed Diab ha rivelato a Comic Book che il finale di Moon Knight in un primo momento prevedeva che gli eventi si svolgevano tutti in un unico luogo, ma ha preferito aumentare l’ambientazione nel Cairo:
“Ricordo che il modo in cui l’intera sequenza d’azione alla fine è stata scritta era ambientata completamente all’interno della camera degli dei, tutta… E ho pensato: ‘No, vorrei vedere il Cairo di notte.’ Voglio vedere qualcosa fuori, qualcosa che continua a svilupparsi di nuovo. Tutti stavano partecipando. Quindi, è molto difficile prendersi il merito a meno che non mi ricordi con precisione. Quindi, non mi ricordo, ma mi piace. E adoro le persone che hanno visto nell’episodio tre Il Cairo di giorno e quanto sia diverso dalla prospettiva che la gente conosce del deserto e di quell’ambientazione e di come appare di notte, che è un’altra bellezza. Mi piace molto di più questo.”
Un nuovo simbolo nasce in Moon Knight
Come spiegato precedentemente, Layla El-Faouly, interpretata in Moon Knight dall’attrice egiziana-palestinese May Calamawy, diventa l’avatar temporaneo della Dea Taweret (Antonia Salib) nonché prima supereroina egiziana dell’Universo Cinematografico Marvel, Scarlet Scarab. L’attrice ha voluto spendere alcune parole sull’introduzione di questo nuovo personaggio e sulla sua evoluzione:
“All’inizio del lavori non avrei mai potuto immaginarlo. La descrizione di Layla diceva semplicemente ‘Egiziana dai 20 ai 30 anni, donna forte, due passi avanti’. Ecco cos’era. E ricordo di aver detto a uno dei miei amici più cari, immagino che non sarò mai un supereroe, il che è un peccato, perché mi sarebbe piaciuto, ma va bene. Sono felice di essere solo una donna araba nell’Universo Marvel. E poi un mese dopo, ho ricevuto una chiamata e mi hanno detto: ‘Sì, ok, dobbiamo fare una scansione del corpo’. Ero spiazzata. Li ho capito che anche io sarei diventato un supereroe.
É stato meraviglioso. É stato liberatorio. Il riscontro dei fan è stato più che positivo e in fondo, questo è ciò che conta. Ho visto tante donne riconoscersi in Layla, ammirarla, e quel finale è stato la ciliegina sulla torta. Il vero superpotere è quello, permettere alle donne di tutto il mondo di sentirsi in qualche modo rappresentate e parte di qualcosa e penso che ci siamo riusciti piuttosto bene”.
Clicca qui per acquistare su Amazon il fumetto Moon Knight – La missione della mezzanotte.