Love Actually:
‘Ogni volta che sono depresso per come vanno le cose al mondo, penso all’area degli arrivi dell’aeroporto di Heathrow. È opinione generale che ormai viviamo in un mondo fatto di odio e avidità, ma io non sono d’accordo. Per me l’amore è dappertutto. Spesso non è particolarmente nobile o degno di note, ma comunque c’è: padri e figli, madri e figlie, mariti e mogli, fidanzati, fidanzate, amici. Quando sono state colpite le Torri Gemelle, per quanto ne so, nessuna delle persone che stavano per morire ha telefonato per parlare di odio o vendetta, erano tutti messaggi d’amore. Io ho la strana sensazione che – se lo cerchi – l’amore davvero è dappertutto‘
Love Actually è un film corale del 2003, diretto e sceneggiato da Richard Curtis. Può essere annoverato tra i film di Natale meglio riusciti, ma rientra a pieno titolo anche tra le commedie romantiche.
Trama
Dal nuovo Primo Ministro scapolo (Hugh Grant) che si innamora di una ragazza giovane e carina del suo staff a uno scrittore (Colin Firth) che fugge nel sud della Francia per dimenticare la donna che l’ha tradito e trova l’amore sulle sponde di un lago, da una donna sposata (Emma Thompson) che sospetta che il marito (il compianto Alan Rickman) stia allontanandosi da lei a una giovane sposa (Keira Knightley) che scambia il riserbo del migliore amico di suo marito per qualcos’altro. Da un ragazzino (Thomas Brodie-Sangster) che cerca di conquistare l’attenzione della ragazza più irraggiungibile della scuola a un vedovo (Liam Neeson) che cerca di costruire un rapporto con un figliastro che conosce appena, da una giovane disperata (Laura Linney) che finalmente trova il coraggio di parlare con un collega di cui è segretamente infatuata da tempo a una matura rock star (Bill Nighy) che tenta di riproporsi ma non intende scendere a compromessi. L’amore getta tutti nel caos…
La pellicola tratta l’amore a 360°, in tutte le sue sfaccettature, passando dal tradimento al matrimonio, da amori che non sono destinati ad essere ad altri che non potrebbero non essere, da amori acerbi ad amori maturi, da amori platonici ad amori carnali. Il tutto è servito con una colonna sonora d’eccezione che fa saltare dalla poltrona lo spettatore ed ha luogo nella splendida cornice natalizia londinese.
Il cast stellare, vanta anche la presenza di un giovane Andrew Lincoln (The Walking Dead), un disinibito (per necessità) Martin Freeman, Billy Bob Thornton nei panni del Presidente degli Stati Uniti, un provvidenziale Rowan Atkinson e Claudia Schiffer.
Lo scorso anno, Richard Curtis, in collaborazione con Mat Whitecross, ha diretto una sorta di seguito del film realizzando, a scopo benefico, un cortometraggio intitolato Red Nose Day Actually. Il divertente corto, della durata di circa 15 minuti, riprende le vicende di alcune tra le coppie più amate del film e mostra com’è andata a finire per loro. Assordante l’assenza di Alan Rickman, deceduto nel 2016.
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Love Actually è, come molte commedie inglesi, un film gradevole e non impegnativo, riesce ad intrattenere e divertire senza scadere nel trash e crea un interessante parallelismo tra ironia ed amarezza, mantenendo immutato il buon vecchio humor d’oltremanica. Nello specifico riconosco a questa pellicola un merito particolare nella scelta delle musiche, nella composizione delle scene e dei tempi comici, di non secondaria importanza, la scelta delle ambientazioni e l’intensità delle interpretazioni.
E’ uno di quei film che non possono mancare nella videoteca degli amanti del Natale e che va assolutamente rivisto nel periodo delle feste. Curtis ha fatto centro nell’aver concepito tanti racconti in uno, tante storie diverse che ruotano intorno allo stesso topic, ma che al contempo non lo banalizzano. A lui va tutta la mia gratitudine per aver convinto un estremamente riluttante Hugh Grant ad esibirsi nella danza tra le stanze del 10 di Downing Street e per chi se lo stesse chiedendo: si, ha chiesto di poter girare davvero nella residenza del Primo Ministro inglese e gli hanno risposto…no.
Enjoy!