Oggi, 15 maggio, apparivano per la prima volta Topolino e Minnie, nel cortometraggio L’aereo impazzito (Plane Crazy) del 1928.
Ebbene sì, non sto sbagliando. Nonostante ufficialmente la nascita di Topolino sia accreditata a Steamboat Willie, il 18 novembre 1928, cortometraggio che segnò definitivamente l’ascesa del topo più famoso del mondo, non si tratta della sua prima apparizione!
Le origini di Topolino
Il successo di Walt Disney arrivò soltanto con Topolino, dopo una serie di fallimenti precedenti e soprattutto a seguito della perdita di Oswald il coniglio fortunato, a causa del distributore Charles Mintz.
Era il 1928 e Walt Disney si era recato presso New York per concordare un nuovo stock di cortometraggi di Oswald, perdendo invece i diritti a causa degli ingenti tagli di budget imposti dal produttore. All’epoca Oswald aveva riscosso un discreto successo e la manovra operata da Charles Mintz fu fatale per Disney, che non solo perse i diritti del personaggio, ma anche il proprio studio di Hollywood lo aveva abbandonato.
Leggenda narra che proprio durante il viaggio di ritorno da New York a Hollywood, in treno, Walt Disney ebbe l’idea di Topolino. Col morale a terra e l’esigenza di riprendersi con un nuovo personaggio ed un nuovo staff, il pensiero andò ad un topolino che era solito far visita a Walt Disney nei giorni trascorsi a Kansas City. Inizialmente Disney voleva chiamarlo Mortimer ma la moglie Lillian si oppose all’idea del marito, in quanto il nome era troppo serio, nonostante sia stato poi riciclato per ulteriori personaggi tra cui ricordiamo proprio l’antagonista di Topolino. Fu la moglie a proporre il nome con cui oggi è noto Topolino: Mickey, un nome più sbarazzino e certamente più appropriato al personaggio.
L’aereo impazzito, il primo corto con Topolino e Minnie
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Topolino prese vita grazie al lavoro svolto da Ub Iwerks, fedele amico di Walt Disney sin dalla gioventù. Da qui nacque il cortometraggio L’aereo impazzito (Plane Crazy).
Ub Iwerks lavorò intensivamente e senza sosta al corto, realizzando ben 700 disegni al giorno e terminando il tutto nel giro di sole due settimane. Iwerks fu l’unico animatore e disegnatore a lavorare al progetto, realizzando un corto animato davvero peculiare, dove per la prima volta vennero illustrati i movimenti della macchina da presa nella scena in soggettiva del volo, e dove il Topolino esordiente ancora non indossava scarpe e guanti, aggiunti solo in un secondo momento.
La trama di L’aereo impazzito è ispirata all’impresa di Charles Lindbergh, nel corto soprannominato Lindy e caricaturizzato come un ragazzo dai capelli spettinati ed un sorriso smagliante, che sorvolò l’Oceano Atlantico l’anno precedente. Lindbergh diventa punto di riferimento per Topolino, che decide di imitarlo. Infatti Topolino ha il desiderio di volare e così, dopo essersi spettinato i “capelli” per imitare in tutto e per tutto il suo idolo, si accinge nella realizzazione di un aereo alquanto surreale, in pieno stile Disney.
In una fattoria di campagna e circondato da altri simpatici animali che tenteranno di aiutarlo nell’impresa, assistiamo alla buffa vicenda di Topolino, che plasma un’automobile trasformandola in un aereo. Per la prima volta incontriamo inoltre Minnie, immediatamente corteggiata da Topolino, che fa del suo strano aeroplano un vanto per conquistare la topolina. Ma le cose vanno storte e l’aereo impazzisce letteralmente, perdendo quota. Tra l’altro le tecniche di corteggiamento di Topolino sono particolarmente audaci e irriverenti, verso una Minnie contrariata e che fugge da lui con un paracadute di fortuna, ovvero i suoi calzoncini!
Un Topolino a cui non siamo più abituati. Certamente la sua personalità, oltre che il suo aspetto, sono molto cambiati nel tempo, ed è strano vederlo nascere così dispettoso ed irriverente. Il corto mantiene un ritmo serrato e giocoso, ricco di gag tipiche dei cartoni dell’epoca e che ancora oggi fanno sorridere.
Ma perché si crede erroneamente che Steamboat Willie sia il primo corto con Topolino?
L’aereo impazzito venne mostrato inizialmente una sola volta, in occasione di una proiezione privata, ed il pubblico non lo accolse benevolmente. Ricordiamo che nello stesso anno il maggior rivale era il gatto Felix: è buffo pensare che vi facesse concorrenza proprio un topo! Inoltre i corti precedentemente realizzati da Walt Disney su Oswald continuavano ad uscire nelle sale, costituendo anch’essi quindi una certa concorrenza, dato che ormai Disney ne aveva perso tutti i diritti.
Il principale problema di L’aereo impazzito fu dunque il fatto che nessuno volle occuparsi della sua distribuzione. Nonostante il fallimento, Walt Disney non si arrese e continuò a narrare storie col suo nuovo personaggio. Dopo L’aereo impazzito fu la volta di Topolino gaucho, dove al personaggio vennero aggiunte per la prima volta le scarpe e dove appare il suo antagonista Pietro Gambadilegno, ma anche questo corto non riscosse particolare successo.
Fu solo col terzo corto che Topolino riuscì ad affermarsi: Steamboat Willie. Infatti assistiamo al passaggio dal muto al sonoro e Steamboat Willie fu il primo corto d’animazione ad implementare questa novità, ovvero il sonoro sincronizzato (prima di lui soltanto un altro corto vantava tale primato: Dinner Time, della Van Beuren Studios, che però non ebbe successo). Nonostante le iniziali difficoltà, ancora una volta, di trovare un distributore, finalmente il corto venne proiettato al cinema il 18 novembre 1928, riscuotendo enorme successo tra pubblico e critica.
Dopo Steamboat Willie Walt Disney aggiunse il sonoro anche ai due corti precedenti, distribuiti ufficialmente solo negli anni successivi. La versione sonora di L’aereo impazzito fu distribuita il 17 marzo del 1929, dopo che erano già usciti Steamboat Willie, Topolino gaucho e I due cavalieri di Minnie. Nonostante quindi l’esordio ufficiale di Topolino sia attribuito a Steamboat Willie, ricordiamo che la prima striscia giornaliera di Topolino venne inaugurata col ciclo Topolino nell’isola misteriosa, la prima storia a fumetti Disney, pubblicata nel 1930, che si rifà proprio a L’aereo impazzito.