La Santa Piccola di Silvia Brunelli
Regista esordiente (clicca qui per leggere la sua biografia) vince, con il suo primo lungometraggio La Santa Piccola, la Biennale Cinema College 2019\2020. Questo viene presentato in anteprima alla 78. Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Adesso, verrà presentato alla stampa e al pubblico a partire dal 20 aprile al Farnese, per poi proseguire verso tutti i principali capoluoghi e regioni dello Stivale. Il tour terminerà a Napoli, dove è ambientato l’intero film.
Il film, prodotto da Rain Dogs, verrà distribuito direttamente dai produttori in collaborazione con Emera film, mentre, la distribuzione internazionale, è stata affidata a Minerva Pictures Group.
La Santa Piccola, ha vinto come Miglior Lungometraggio Italiano al RIFF – Rome Indipendent film festival e ha conquistato il Premio del pubblico al Festival del Cinema di Porretta Terme, inoltre è uno dei film selezionati alla partecipazione di diversi festival europei, fra cui il Roze Filmdagen Amsterdam LGBTQ+ Film Festival.
Sinossi
La storia si svolge al Rione Sanità di Napoli e ha come protagonisti due amici molto legati fra loro, Lino e Mario. I due, abituati alla monotonia del loro piccolo quartiere, vivono la vita accontentandosi di quel poco che hanno. Lino si prende cura della mamma Perla e della sorellina Annaluce, assumendosi l’importante ruolo di “uomo di famiglia” nonostante la sua giovane età. I suoi unici momenti di svago e libertà li vive quando sta insieme a Mario.
Mario lavora come meccanico, non ha mai avuto grosse difficoltà nella sua vita e, Lino, è sempre stato al suo fianco, nel bene e nel male, pronto ad aiutarlo a stare meglio. Tutto cambia quando i suoi sentimenti, nei confronti del suo migliore amico, cambiano e si trasformano in qualcosa di più.
Ma non è solo la vita dei due protagonisti a evolversi, bensì, anche l’ordinaria quotidianità del loro quartiere che viene stravolta da un vento improvviso: durante una processione, Annaluce, compie un miracolo, riporta (apparentemente) in vita una colomba andatasi, poco prima, a schiantare contro la statua della Madonna. Da quel momento la bambina viene proclamata santa protettrice del rione.
La storia prende ispirazione dall’omonimo romanzo di Vincenzo Restivo, La Santa piccola, ed è un racconto che incentra la sua narrativa sulla speranza e sul bisogno di credere che ci sia una salvezza che ci porti via dalla monotonia della vita, inoltre ci farà scontrare con l’imprevedibilità della vita, raccontando una Napoli prigioniera di credenze religiose e superstizioni popolari.
Conosciamo i protagonisti
Un senso di vuoto si impossessa di Lino (Francesco Pellegrino), non più responsabile per la sua famiglia. Il ragazzo si tufferà nella malsana vita di quartiere rischiando di perdersi per sempre.
Mario (Vincenzo Antonucci), nel suo viaggio interiore, scopre un nuovo lato di sè stesso, sconosciuto e spaventoso ma, nonostante tutto, sente di aver finalmente trovato un senso alla sua esistenza.
Perla (Pina di Gennaro), la madre di Lino, è una donna sola, piena di insicurezze, con un gran bisogno di sentirsi parte di qualcosa che le dia uno scopo.
Annaluce (Sophia Guastaferro) si lascia trasportare dal nuovo ruolo nel suo quartiere, affrontandolo con l’ingenuità e la generosità tipici dei bambini della sua età.
Assia (Alessandra Mantice), amica di Lino e Mario, ragazza con il grande sogno di fuggire dalla sua piccola e semplice vita, per andare a studiare a Milano.
Tra di loro si muovono anche Don Gennaro (Gianfelice Imparato) il sacerdote del quartiere che dà man forte al movimento creatosi fra la sua gene; e Marina (Sara Ricci), una ricca signora che si rifugia nell’erotismo per fuggire dalla monotonia della sua realtà.
Conclusioni
Nonostante alcune incertezze, soprattutto a livello narrativo, la bravura degli attori (la maggior parte volti nuovi per il cinema) e il coraggio di mostrare scene di sesso permeate di significato e non, come spesso accade, messe lì, tanto per riempire uno spazio vuoto, dà a questo film una freschezza di cui il panorama italiano aveva bisogno.
Sicuramente un film da supportare e andare a vedere!
Non perderti neanche le prossime uscite al cinema!