Disponibile dal 14 febbraio nelle sale italiane la commedia canadese La Natura dell’Amore diretta da Monia Chokri, al suo terzo film da regista dopo A Brother’s love (Un Certain Regard Coup de Cœur a Cannes 2019) e Babysitter (Official Selection Sundance Film Festival 2022).
Per la promozione del film, la distribuzione italiana ha stretto una collaborazione con Tinder.
Wanted è una etichetta di distribuzione fondata nel 2014, che nel giro di pochi anni è diventata un punto di riferimento nel mercato cinematografico italiano, proponendosi con una linea editoriale molto chiara: un cinema di ricerca e “ricercato”, per un pubblico che si aspetta non soltanto divertimento, ma anche pensiero, stimolo, dibattito, sorpresa, approfondimento. Un catalogo di oltre 150 titoli, tra film e documentari, vincitori nei principali festival nazionali e internazionali: premi del pubblico, della critica e con ottimi riscontri al Box Office. Il catalogo Wanted è consultabile al seguente link: https://wantedcinema.eu/catalogo/
Tinder è una celeberrima app di incontri, nonché uno dei modi più efficaci al giorno d’oggi per aprirsi a nuovi orizzonti, per uscire da schermi prefissati. C’è la possibilità di vivere emozioni forti ma anche di trovare l’amore della propria vita. Allo stesso modo, la protagonista del film si innamora di una persona che, almeno sulla carta, è il suo esatto opposto. Da qui l’idea della collaborazione tra la distribuzione del film e la “swiping app” fondata da Carlo Alberto Pejrone.
Presentato all’ultimo Festival di Cannes nella sezione Un Certain Regard, La Natura dell’Amore vede protagonista Sophia (Magalie Lépine-Blondeau), 40 anni, docente di filosofia all’Università di Montreal, dove da dieci anni vive una consolidata e monotona relazione con Xavier (Francis-William Rhéaume), anche lui docente. Alla base della loro relazione ci sono l’agio, la stabilità, l’intesa intellettuale, ma una passione ormai assopita.
La vita di Sophia cambia all’improvviso quando incontra Sylvain (Pierre-Yves Cardinal), il falegname tuttofare incaricato di ristrutturare la casa di campagna, un ragazzo “semplice” come suggerisce il titolo originale del film. Infatti, i due non potrebbero essere più diversi: lei proviene da una famiglia colta e benestante, Sylvain da una rumorosa tribù di amici e parenti proletari.
La differenza tra classi sociali, sottolineata con ironia dalla Chokri, non impedisce un vertiginoso colpo di fulmine che cattura i due in una travolgente passione di corpi e di anime.
Ero interessata più di ogni altra cosa a girare una storia d’amore. C’è un tema piuttosto ossessivo nel mio lavoro fino ad ora: il viaggio impossibile verso l’amore, gli ostacoli. In A Brother’s Love (in francese La Femme de mon frère) si trattava di un rapporto fratello-sorella, ma il soggetto era già presente. Volevo portarlo più lontano – è incredibilmente vasto – ma volevo anche catturare un incontro tra due mondi diversi. Cosa succede quando due persone con background molto diversi provano un coinvolgimento sentimentalmente?
Lo sguardo della regista canadese è concentrato su Sophia, che mette in discussione i suoi valori, che esplora una nuova forma di amore, intrisa di desidero erotico e romanticismo, ma filtrandolo con la sua formazione accademica attraverso le massime di filosofi che hanno indagato il sentimento amoroso. Le profonde diversità di retroterra culturali e familiari dei due amanti creano i presupposti per numerose scene esilaranti in cui ciascuno dei due si cala nel mondo dell’altro con comico spaesamento.
Viviamo in un’era marchiata dal cinismo e questo si riflette nel cinema. Per me, si tratta di una posizione comoda per gli artisti, che non hanno un ingaggio emotivo con le loro battute. Ciò dà loro una certa distanza. Sarebbe molto più difficile esprimere se stessi, ed esporre i propri sentimenti. Improvvisamente, ho realizzato quanto fosse interessante tutto ciò. Forse, sarà che sto invecchiando, sarà che ho superato diverse sfide sentimentali, alcune di queste esperienze mi hanno portato a conoscermi meglio e ad assumere un atteggiamento più dolce.
Pur nella leggerezza di tono, la riflessione che La Natura dell’Amore offre allo spettatore è molto profonda.