“Cerco di interpretare il film attraverso la testa del regista, ma poi tutto viene fuori attraverso me. Quindi un compositore, alla fine è un po come un medium…” – Danny Elfman
Nel cinema esistono legami indissolubili tra un regista e i membri della propria troupe, sia tecnica che artistica. In particolar modo, un regista si lega in maniera profonda al compositore delle colonne sonore delle sue creazioni, e allo stesso modo, un legame simbiotico identico deve esistere dalla parte del compositore stesso. Nella storia del cinema il legame più riconosciuto è quasi certamente quello tra Stephen Spielberg e John Williams, quest’ultimo da considerarsi IL compositore per il cinema d’eccellenza avendo scritto praticamente tutte le partiture più conosciute in assoluto dagli anni ’70 in poi. Nel breve periodo però un’altra coppia ormai assodata è sicuramente quella tra Danny Elfman e Tim Burton che in un certo senso si completano. Le colonne sonore di Elfman sono uno dei rami più importanti di un film di Burton e nel momento il compositore cambia, il film sembra prendere tutta un’altra piega. Un po’ come in Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali, una delle ultime fatiche del visionario regista. Il film regge, ha avuto un discreto successo, nonostante le critiche discordanti. Ma è come se mancasse qualcosa…
Del sodalizio Burton/Elfman parleremo a breve e, proseguendo con il nostro ciclo dedicato alla musica nel cinema, dopo avervi presentato fatto conoscere meglio le opere di James Horner, è venuto il momento di presentare questo versatile compositore.
Daniel Robert Elfman nasce a Los Angeles, nel 1953. Fin da piccolo è stato un grande frequentatore di sale cinematografiche dove ha conosciuto il mondo delle colonne sonore strumentali ascoltando autori del calibro di Bernard Herrmann, il compositore per eccellenza dei film di Alfred Hitchcock, ma anche Philip Glass e il nostro Nino Rota, scrittore di decine di colonne sonore e composizioni classiche e conosciuto in particolar modo per la musica de Il Padrino. Oltre a questi, si appassiona alla musica classica, ascoltando opere di Ravel, Prokofiev, Orff e molti altri. Tutti questi compositori lo influenzeranno in particolar modo nella scrittura delle sue prime colonne sonore.
Prima di scrivere per il cinema, però, Elfman suona nelle band liceali e all’inizio degli anni ’70 si trasferisce in Francia, dove, assieme al fratello Richard, fonda i The Mystic Knights of Oingo Boingo, successivamente abbreviato semplicemente in Oingo Boingo. La band ha uno stile di base che richiama la ska music di metà anni ’70, ma con un uso smodato di strumenti elettronici e composizioni, in un certo senso, votate al non-sense. Avvicinandosi agli anni ’80, lo stile diventa più un new-wave e aumenta l’utilizzo della chitarra elettrica, che fa diventare gli Oingo Boingo una vera e propria rock-band. Richard Elfman dirigerà anche un film, The Forbidden Zone, atto a rappresentare le gesta dei componenti durante i loro concerti e Danny, oltre a scrivere parte della sua prima colonna sonora, avrà anche una piccola parte nel film, prendendo il ruolo di Satana.
Tra i fan del gruppo, un all’epoca regista emergente, conosciuto, da pochi, con il nome di Tim Burton, sta cercando qualcuno che possa scrivere la colonna sonora per il suo primo lungometraggio, Pee Wee’s Big Adventure. Dopo aver ascoltato tutti i lavori degli Oingo Boingo, decide di affidare l’incarico proprio al frontman del gruppo, non sapendo forse, che stava per dare il via ad una collaborazione destinata a durare anni e che stava per regalare a Danny Elfman la fama di compositore tra i più apprezzati. Con lui, darà sempre il massimo, tirando fuori completamente il suo estro creativo che gli consente di spaziare da sonorità orchestrali a musica rock, fino alla musica elettronica senza particolari problemi. Un esempio di ciò può essere la colonna sonora di La Fabbrica di Cioccolato che, grazie anche alle canzoni degli Oompa Loompa, spazia in praticamente tutti gli stili di musica suonati in passato dal compositore.
Elfman scriverà per Tim Burton quasi tutte le colonne sonore dei suoi film, compreso il prossimo live-action Disney Dumbo in uscita a fine Marzo. Sono solo tre, finora, i film di Burton che non portano la firma del compositore californiano: Ed Wood la cui musica è composta da Howard Shore (Il Signore degli Anelli, Mrs. Doubtfire – Mammo per sempre), Sweeney Todd – Il Diabolico Barbiere di Fleet Street che è tratto da un musical teatrale scritto da Stephen Sondheim che è stato, ovviamente, contattato anche per dirigere le musiche nella trasposizione cinematografica, e Miss Peregrine – La Casa dei Ragazzi Speciali, le cui musiche sono state affidate a Michael Higham e Matthew Margeson dato che in quel periodo Elfman era impegnato a comporre la colonna sonora di Alice Attraverso lo Specchio, sequel del burtoniano Alice in Wonderland, ma diretto da James Bobin.
Oltre alle colonne sonore strumentali, Elfman si diverte ad interpretare anche alcuni personaggi dell’impero di Tim Burton, primo fra tutti il protagonista di The Nightmare Before Christmas, Jack Skeletron, doppiato in originale da Chris Sarandon nei dialoghi e proprio da Elfman nelle parti cantate. Ricordiamo, per i pochi che non lo sapessero, che in Italia il personaggio è stato doppiato sia per il parlato che per il canto da un grandioso Renato Zero. Oltre allo scheletrico protagonista dell'”anti-fiaba” natalizia, Elfman ha doppiato la voce originale degli Oompa Loompa de La Fabbrica di Cioccolato e anche il personaggio di Bonejangles ne La Sposa Cadavere, lo scheletro che da il benvenuto nel coloratissimo mondo dei morti pensato da Tim Burton, ai due involontari sposi della storia. Evidentemente il caro Elfman ha un debole per le figure scheletriche…
Lo stile di Elfman è davvero particolare e la sua versatilità spiccherà ai massimi livelli proprio grazie alla collaborazione con Burton. Particolarmente avvezzo all’utilizzo massivo delle percussioni, con Batman e Batman: Il Ritorno farà capire a tutti di essere particolarmente creativo nello sviluppo di colonne sonore di film dedicati ai supereroi e in futuro creerà dei temi splendidi, tra i quali il tema di Spider-Man nella versione di Sam Raimi costruito su una base di percussioni create utilizzando diversi tipi di pentole. Ma se c’è un elemento che sa padroneggiare come nessun altro, sono sicuramente i cori. Le parti corali delle musiche di Elfman non solo sono una parte della musica, in alcuni casi diventano quasi la colonna portante. Basti pensare alla colonna sonora di Edward Mani di Forbice o del più recente Alice in Wonderland. Passa con disinvoltura da uno stile più fiabesco, a colonne sonore dal taglio più “mainstream”, per poi riprendere in mano la chitarra elettrica e comporre musiche più rock come quella di Men In Black.
Ricordiamo inoltre che ha scritto alcuni importanti temi principali legati a serie TV, primi fra tutti quello de I Simpson e quello di Desperate Housewives. E a proposito di temi principali, è da notare come i suoi componimenti siano spesso inseriti in una scena con i titoli di testa, che nel cinema sono quasi spariti, ma a quando pare al compositore piacciono molto, al punto di voler quasi imporli al regista. Secondo Elfman, infatti, sono una scelta musicale perfetta per introdurre quello che sarà il tema principale del film e anche di accennare un eventuale tema secondario.
Negli anni Elfman stringerà altri sodalizi importanti, tra i quali quello con Gus Van Sant, per cui scriverà, tra le altre, le musiche per Will Hunting – Genio Ribelle e Milk. Anche con il già citato Sam Raimi collaborerà spesso e nonostante una lite scaturita dopo la produzione di Spider-Man 2 per il quale sembra se ne sia andato sbattendo la porta, sembra che pace sia stata fatta poco dopo e sia poi tornato a comporre musiche per i suoi successivi film oltre ad aver collaborato assieme a Christopher Young per la colonna sonora di Spider-Man 3. Ha contribuito inoltre a comporre per alcuni episodi di saghe cinematografiche piuttosto conosciute, tra cui Mission: Impossible e The Avengers alle quali, seppur mantenendo pressochè intatti i temi principali, ha apposto una sua particolare e inconfondibile firma.
Una piccola curiosità: Elfman ha dovuto abbandonare gli Oingo Bongo, non solo per una carriera ormai ben avviata nel mondo del cinema, ma anche per una questione tecnica particolarmente importante. Le sue esibizioni nella band, gli hanno portato nel tempo ad accusare un problema all’udito per il quale ha dichiarato che non potrà più esibirsi in pubblico per evitare di aggravare la situazione, anche se poi, sporadicamente, lo si è visto tornare nei panni di Jack Skeletron in alcuni tributi suonati con orchestra dal vivo.
Ti lascio ora ad alcuni pezzi che secondo me meglio descrivono lo stile di questo versatile artista. Se hai dei pezzi di Danny Elfman che ti piacciono particolarmente, ti invito a segnalarceli nei commenti. Buon ascolto!
Edward Mani di Forbice (Tim Burton, 1990)
Forse la miglior colonna sonora di Danny Elfman, entrata per un periodo, assieme a quella di Batman, sempre di Tim Burton, nella lista delle cento colonne sonore migliori di sempre.
In questa colonna sonora Elfman dimostra tutta la sua abilità nella gestione delle parti corali che sono le fondamenta stessa della musica di tutto il film e rendendolo di fatto uno dei maestri assoluti nell’utilizzo delle voci umane nelle composizioni per il cinema. L’armonia che si crea assieme alla musica strumentale è assolutamente perfetta.
In questo brano introduttivo, il compositore fa chiaramente capire che stiamo entrando in una sorta di favola e il carillon introduttivo che poi apre le porte a un coro accompagnato da archi che definiscono la melodia fa pensare ad un mondo onirico e fantastico e anticipa la personalità timida e cupa del protagonista della storia. Lo stesso accompagnamento, un tipico valzer, fa pensare a due persone che danzano sotto la neve… e sappiamo che in un certo senso nel film qualcosa del genere effettivamente accade…
Spider-Man 2 (Sam Raimi, 2004)
https://www.youtube.com/watch?v=9dt8maD3FXE
Dopo Batman e Batman: Il Ritorno, un altro pezzo per antonomasia riguardante i film sui supereroi.
La genesi di questo brano, pezzo che introduce il film è geniale. Danny Elfman, da sempre avvezzo all’uso massivo delle percussioni, non voleva utilizzare la solita batteria per accompagnare gli strumenti e ha pensato di servirsi di una serie di pentole di vario diametro e spessore. Le percussioni sono chiaramente udibili all’inizio del brano e per tutta la durata dello stesso. Questo pezzo è una variazione della versione utilizzata per il primo film della saga diretta da Sam Raimi. Oltre a rafforzare il tutto in maniera più decisa con cori sempre presenti, ma decisamente più incisivi, Elfman introduce un nuovo elemento che è un accenno del tema riservato poi a Doc Octopus, il nemico di turno del protagonista.
Men In Black (Barry Sonnenfeld, 1997)
Un esempio dell’estro creativo di Elfman è il tema introduttivo di Men In Black per la regia di Barry Sonnenfeld.
Il pezzo parte con un attacco orchestrale, al quale si aggiungono lentamente elementi elettronici, un basso e una cacofonia di suoni provenienti probabilmente dallo scuotimento o dalla percussioni di oggetti tra i più svariati per lasciare poi spazio ad una sezione ritmata che non può che far pensare agli Oingo Boingo, il gruppo in cui Elfman ha suonato per ben 18 anni. Si tratta probabilmente di una delle colonne sonore più rock del compositore. Nei film seguenti rimane il tema principale ma viene rafforzato dall’uso di parti corali, stranamente quasi assenti nel primo film, e, soprattutto nel terzo episodio, dall’utilizzo più incisivo della chitarra elettrica.
Mars Attacks! (Tim Burton, 1996)
https://www.youtube.com/watch?v=CBomQh0np6w
Uno dei film più divertenti e politicamente scorretti di Tim Burton è una vera e propria opera di satira politica particolarmente pungente.
E qui il nostro caro Elfman si lascia completamente andare all’utilizzo del theremin, uno strumento elettronico che si suona muovendo le mani su di uno spazio sovrastante. Era uno strumento utilizzato in maniera importante nei film di alieni degli anni ’50 e ’60 a cui ovviamente questo film fa un po’ il verso. Allo stesso modo lo stile tipo marcia imperiale vuole omaggiare probabilmente l’iconica colonna sonora di Star Wars di John Williams, senza però scimmiottarla.
La Fabbrica di Cioccolato (Tim Burton, 2005)
Altro film di Tim Burton, altra colonna sonora di Danny Elfman.
Considerato dai più, erroneamente, un musical, questo film porta nella sua colonna sonora l’intero universo di Elfman, che si è divertito a miscelare gli elementi tipici dell’orchestra con una serie di suoni digitalizzati costruiti alla perfezione. La musica anticipa in parte quelle che saranno le voci degli Oompa Loompa, doppiati dallo stesso compositore, e lascia spazio alle solite imponenti parti corali che aiutano a dare corpo all’intera struttura e nelle quali Elfman ancora una volta si conferma un maestro.
Those are lies, Looking glass was not the reason why Elfman didn’t do Miss Peregrine, and besides looking glass is one of Burton and Elfman collaborations.
Yes, Tim Burton himself said Elfman needed a break from work with him, but at that time the composer was actually working at Through the Glass that Is only produced by Tim Burton and directed by James Bobin.
Ok well let’s be clear, Looking glass is one of the collaborations of Burton and Elfman weather Burton is director or producer, and that’s a true fact!
Perfect. I did not find this information anywhere, but if you say that It Is the fact, I can only thank you forse your clarification and cooperation ?