Dopo il grande successo della scorsa edizione, che ha visto 650mila spettatori riempire 350 sale cinematografiche italiane, a settembre torna nei cinema la nuova stagione della Grande Arte, con quattro appuntamenti imperdibili.
Si inizia con Salvador Dalí. La ricerca dell’immortalità, in sala il 24, 25, 26 settembre. Gli spettatori entreranno nel vortice del surrealismo, a contatto con le più famose opere di quest’artista tanto eccentrico e con tutto ciò che vi si nasconde dietro. Potranno conoscere il pittore e l’uomo, partendo dal 1929, anno in cui Dalì si unì alla corrente surrealista, lasciando da parte la sua formazione classica per orientarsi verso una pittura visionaria e stravagante. Si partirà da Portlligat, Figueres, sua città natale dove crea il museo-teatro Dalí, Púbol, dove passerà gli ultimi anni della sua vita, fino ad arrivare alle grandi città, come Parigi e New York. Il film è prodotto dalla Fondazione Gala-Salvador Dalí e realizzato da DocDoc Films.
Il 22, 23, 24 ottobre sarà la volta di Klimt & Schiele. Eros e Psiche, film che ripercorrerà la vita artistica dei due grandi pittori espressionisti, attraverso i quadri ospitati nei più grandi musei al mondo, a partire dalle sale dell’Albertina, del Belvedere, del Kunsthistorisches, del Leopold, del Freud e del Wien Museum. Un modo per andare a sondare gli aspetti più nascosti di un’arte improntata a esplorare i territori dell’inconscio, a scovare le tensioni della società contemporanea, le patologie, i disagi le paure, nascoste dietro a lusso e ricchezza.
Il 26, 27, 28 novembre l’appuntamento è nella Francia di Giverny con Le ninfee di Monet. Un incantesimo di acqua e luce, che narra la storia della nascita di 300 capolavori che hanno rivoluzionato l’arte successiva. Il film evento racconta l’amore e l’ossessione di Monet per le sue ninfee, attraversando il giardino e la casa dell’artista a Giverny, ma anche il Musée D’Orsay, l’Orangerie e il Marmottan di Parigi.
Infine, dopo il successo riscosso al Tribeca Film Festival, l’11 e 12 dicembre arriverà al cinema L’uomo che rubò Banksy diretto da Marco Proserpio, di cui ci siamo già occupati in modo approfondito in un articolo: The man who stole Banksy: quando l’arte è protesta.