20 luglio 1969. Un geometra e una infermiera si presentano all’anagrafe di San Jose, California. Oggi la Contea di Santa Clara è nota ovunque con l’appellativo Silicon Valley, termine coniato nel 1972 dal giornalista americano Don Hoefler, ma Josh Holloway, al secolo Joshua Lee Holloway, secondogenito della coppia, viene alla luce tre anni prima, nelle ore in cui l’attenzione del mondo è calamitata dall’impresa lunare di Armstrong e compagnia cantante.

Una famiglia numerosa quella degli Holloway, con il nostro Josh cresciuto accanto a tre fratelli e una sorella, che può vantare tra i parenti financo il predicatore battista Dale Holloway e lo scrittore Carl Holloway, oltre all’avo Lulu Holloway, il quale verga di suo pugno il libro della propria ascendenza. Nel ramo materno, invece, si distingue Robert E. Lee, generale nel corso della Guerra di Secessione, anche comandante supremo delle truppe confederate nelle ultime fasi del conflitto.
Dalla West Coast, a due anni, Josh si trasferisce a est degli Stati Uniti, nei pressi di Blue Ridge Mountains, in località Free Home, con il panorama dei Monti Appalachi della Georgia che avrebbero plasmato l’imprinting psicogeografico della sua infanzia. Qui le scuole, con persino un anno alla University of Georgia, prima di lasciare gli studi senza nessun rimpianto e Tieni il tempo nelle orecchie.
Josh Holloway, il biondino va in scena
Sarà il capello alla Jurgen Klopp, sarà l’hotel al miglior prezzo, ma Josh Holloway davanti alla telecamera riesce sempre ad avere il suo perché.
Dopo gli esordi da modello di successo, Josh va a Los Angeles per inseguire la sua passione per il cinema. Qui iniziano ad associare il suo nome alla parola celebrità, con una serie di opere al fianco di Nastassja Kinski. E poi ancora Sci-Fi con Sabretooth, fino alle comparsate negli episodi di NCIS, Walker Texas Ranger, CSI e Angel.
La notorietà planetaria, però, sarà raggiunta a partire dal 2004, con le 6 stagioni di Lost, serie firmata J.J. Abrams in cui interpreta James “Sawyer” Ford, il naufrago con più preferenze tra le casalinghe di ogni epoca, nonché irresistibile antieroe del volo Oceanic 815.
È in seguito protagonista de Il respiro del diavolo, pellicola del 2007 diretta da Stewart Hendler, in cui è nei panni del bandito Max Truemont, classico personaggio che pare uscito direttamente dalla penna di Jack London.
Nel 2011 partecipa a un capitolo di Mission Impossible, in una memorabile scena d’apertura a Budapest, per poi essere protagonista di Battle of the Year – La vittoria è in ballo, film diretto da Benson Lee, flop commerciale sulla break dance sciaguratamente girato nell’anno del Signore 2012.
Nel 2013 è ne Il potere dei soldi, diretto da Robert Luketic, dove interpreta un agente del Federal Bureau of Investigation a caccia di spioni industriali e buoni pasto illeciti, mentre nel 2014 eccolo in Sabotage di David Ayer, tipico film da birra e carabine con Arnold Schwarzenegger.
Sempre nel 2014 è protagonista dei 13 episodi di Intelligence, nel ruolo di Gabriel Vaughn, onesto operativo di provincia dotato di chip nel cervello, e dal 2016 delle 3 stagioni di Colony, serie Sci-Fi dove interpreta Will Bowman, meccanico sotto copertura in una Los Angeles spietatamente controllata dagli alieni.
Dal 2020 è Roarke Morris per due stagioni in Yellowstone, serie western con protagonista Kevin Costner, oltre che, nello stesso anno, ruolo di supporto nell’episodio 4 di Amazing Stories, in cui contro ogni previsione sposa Mary Jane ai titoli di coda.
È del 2025, invece, la reunion dell’attore californiano con J.J. Abrams, il quale gli affida la parte principale in Duster, serie ambientata negli anni ’70 apprezzata dalla critica ma cancellata ugualmente dopo una sola stagione da HBO, forse per le troppe multe addebitate al pilota motorizzato Plymouth prima delle leggendarie gesta targate Fleximan.
Josh Holloway, 56 anni e non sentirli
Ho già accennato alle partecipazioni di Josh ai video musicali, aggiungo giusto la performance in Cryin’ degli Aerosmith, datata estate 1993.
Inoltre, nel 2007 eccolo lanciarsi da una scogliera, fiero, per poi emergere disinvolto dal mare nello spot Davidoff per la promozione di Cool Water.
Parecchie le passioni e gli interessi della star di giornata, dalla barca a vela allo snowboard, dal motocross alle arti marziali, fino alla chitarra, acustica o elettrica fa lo stesso, tanto nun l’è minga bun.
La più grande invenzione di tutti i tempi per Josh? No, non è l’aria condizionata, e nemmeno l’autenticazione a due fattori, ma la distillazione dell’alcool. Da qui, ovvia conseguenza, l’entusiasmo per la birra, immancabile in quantità industriali soprattutto a San Patrizio.
Sul lato sentimentale, nel 2004 si sposa con la storica fidanzata Yessica Kumala, da cui ha due figli, la primogenita Java Kumala, nata nel 2009 durante le riprese di Lost, e il secondo arrivato Hunter Lee, nato nel 2014.