Dopo il successo di Tutti tranne te, e la serie cult Euphoria, Sydney Sweeney torna con un horror tutto all’italiana con Immaculate. Ci allontaniamo molto dagli horror-movies italiani di Mario Bava o Antonio Margheriti, che negli anni a cavallo tra il’ 60 e ’80 dominavano le sale italiane, tra titoli splatter e storie inverosimili come Danza Macabra, Sei donne per l’assassinio o La vergine di Norimberga. D’altronde erano gli anni in cui il cinema italiano sfornava 200 film all’anno e andava di pari passo con l’industria americana.
Dai peplum, ai western fino ad arrivare al genere horror che in Italia era molto apprezzato, grazie ai grandi registi da Bava, a Lucio Fulci, fino a Dario Argento che ne fa quasi una cultura cinematografica. E citando proprio i film in sovraimpressione, il tema ricorrente in Immaculate è la vergine.
Un film che arriva già con un’inaspettata attesa sia dalla critica che dal pubblico, tanto che su TikTok sono già presenti innumerevoli edit legati ai protagonisti. Un cast giovane che già ha conquistato il mondo del cinema, tra cui la protagonista Sydney Sweeney, rinominata “regina dell’horror”, Benedetta Porcaroli star di Baby, La Scuola Cattolica, e del film Il vangelo secondo Maria uscito da poco nelle sale italiane.
E poi, il ladro più amato di sempre, “Il Professore” della celeberrima serie Netflix La Casa de Papel, alias Alvaro Morte, e ancora Simona Tabasco direttamente da The White Lotus e un grande attore italiano, ormai pilastro Giorgio Colangeli che forse conosci per il ruolo di Sor Ottorino nel film C’è ancora domani di Paola Cortellesi, dal successo al botteghino fino alla vittoria di ben sei David di Donatello.
Immaculate, la trama
Messa la carne sul fuoco, è ora di parlare della trama di Immaculate. Una giovane suora, viene spedita in uno sperduto convento italiano. Suor Cecilia (Sydney Sweeney) guidata da padre Sal Tedeschi (Alvaro Morte) varca le porte di un luogo apparentemente pacifico, ma che pian piano sembra nascondere dettagli inquietanti. Da suore suicide a eventi macabri, un rifugio pacifico che si trasforma in una prigione, un luogo di morte, covo di violenza e torbido erotismo. Il tema della vergine, come capo espiatorio di un dettaglio alquanto lugubre, la giovane protagonista rimane inspiegabilmente incinta proprio come Maria. Da lì una serie di eventi inquietanti cominceranno a scatenarsi su di lei.
Immaculate: l’horror di cui non avevamo bisogno
Il film è diretto da Michael Mohan ed è già uscito nelle sale americane. Quando si parla di Horror già si pensano a svariati elementi che caratterizzano questo genere, ed è spesso rischioso mettere insieme elementi sacri con elementi blasfemi. Innanzitutto nasce l’ipotesi del banale, poiché la desacralizzazione è stata spesso usata nel mondo del cinema, esempio Pasolini con l’episodio della Ricotta in Ro.Go.Pa.G., evidenzia il suo profondo rapporto contraddittorio con il cattolicesimo in chiave di denuncia narrativa, riscuotendo una buona parte di critica su temi intoccabili per quel determinato periodo storico.
Ma con la nascita del cinema moderno, tali temi sono pane quotidiano sia in forma propagandistica verso il modello religioso ma anche in chiave splatter, basta notare il successo di The Nun film del 2018 ambientato in un monastero di clausura dove il male prende vita dentro le mura del sacro.
Immaculate, è l’horror di cui non avevamo bisogno, un tema visto e rivisto, nulla di sensazionale, aiutato soprattutto dal cast assemblato in modo insolito, che sfocia in grandi nomi del panorama cinematografico attuale. La curiosità nel complesso si spinge soprattuto sulla regia che dal trailer sembra apparentemente tenere testa a tematiche così forti e anticonvenzionali. Non ne avevamo bisogno, ma potrebbe rivelarsi un ottimo prodotto di un genere che col tempo decade nel banale, se affrontato con superficialità. Una mancanza di quel Vintage Movies stile anni ’60, ritenuto oggi forse troppo “cringe” ma che in realtà si avvicinava alla potenza del reale.
Immaculate un’amore durato dieci anni
La protagonista e produttrice di Immaculate, Sydney Sweeney ha raccontato in una recente intervista, di aver incontrato per la prima volta lo sceneggiato del film quasi dieci anni fa, durante un casting per un ruolo nel film. « Avevo fatto un casting per il ruolo, poi per anni non ne ho più saputo nulla. Solo che non riuscivo a togliermelo dalla testa. Così recentemente ho scritto allo sceneggiatore Andrew Lobel per chiedergli se si poteva rimettere in moto tutto riscrivendo la mia parte alla luce della mia età attuale e partecipando come produttrice».
Immaculate arriverà nelle sale italiane ad agosto 2024, dopo tutta questa attesa saprai se ne è davvero valsa la pena. Intanto goditi il trailer del film!