Si è conclusa venerdì la seconda stagione in chiaro di Manifest, declassata in seconda serata su Canale 5 a causa dei bassi ascolti registrati nelle prime puntate, bassi, probabilmente, a causa della scelta di trasmettere in piena estate, e di venerdì appunto.
Ricordiamo che la serie evento dello scorso anno, scritta dall’ideatore Jeff Rake e prodotto dallo stesso Rake, insieme a Robert Zemeckis e Jack Rapke è andata in onda in Italia, in contemporanea con gli Stati Uniti, su Premium Stories dal 16 gennaio al 26 marzo 2020 con un episodio a settimana.
Comunque sia, polemiche a parte, per chi già si era appassionato durante la prima stagione alle vicende del volo 828 che svanisce misteriosamente per poi ricomparire dopo 5 ani e mezzo, non c’è orario che tenga, e noi di I Crew Play abbiamo seguito, con gli occhi gonfi, ogni singolo episodio di questa seconda stagione.
https://www.youtube.com/watch?v=gtIrVWKmuI4&t=49s
Procediamo con ordine dunque.
Sin dall’inizio è stato chiaro che, il fil rouge che avrebbe caratterizzato l’intera seconda stagione, sarebbe stato quello di seguire le chiamate per salvare quanti più passeggeri possibile dal devastante effetto delle visioni che, se mal interpretate, potrebbero avere effetti tragici e devastanti.
Altro elemento di svolta, riuscire a trovare il modo per evitare la “data di morte” che condannerebbe sia i passeggeri , che il redivivo Zeke, a trascorrere sulla terra un periodo pari a quello della sparizione per poi morire.
In questa seconda stagione abbiamo avuto elle importanti rivelazioni, dalla svelata identità del Maggiore, alla scoperta che il “dono” delle chiamate può trasmettersi geneticamente come accade a Grace mentre è in cinta della figlia di Ben (Josh Dallas).
Abbiamo conosciuto nuovi personaggi come i genitori di Zeke e soprattutto la new entry rappresentata da T.J. (Garrett Wareing) che sembra nutrire un serio sentimento nei confronti di Oliv, ma che soprattutto potrebbe rivelarsi un personaggio chiave nelle terza stagione.
Abbiamo assistito alla “resurrezione” del Capitano Vance che diventa quasi il braccio destro di Saanve nello studio sul gene modificato dei sopravvissuti e soprattutto, per i più romantici, abbiamo assistito alla nascita di nuovi amori.
Abbiamo capito che una persona non può tradire, da un momento all’altro una donna che ama, anche se ferito nell’orgoglio e nei sentimenti, ma può fingere fino a farcelo credere; dite la verità, ci siete cascati anche voi vero? Avete creduto anche voi al voltafaccia di Jarred (J.R.Ramirez) e alla sua complicità con il rettore Simon White per incastrare gli Stone.
https://www.youtube.com/watch?v=bJKrdYrzuq8
Certo, per chi come la sottoscritta è una sostenitrice della coppia Jared /Michaela, il matrimonio fra quest’ultima e Zeke (Matt Long) è stato un colpo basso, e ancora più duro da accettare è stato quel fascio di luce che improvvisamente restituisce la vita al moribondo biondino; sarà sincero nei sentimenti verso Michaela come lo è Jared? Speriamo di scoprirlo.
https://www.youtube.com/watch?v=fjhpHcRs1cQ
Veniamo ora alle note stonate.
Innanzi tutto il fatto che alcuni personaggi, che hanno dato tanto allo sviluppo della vicenda e che abbiamo visto per buona parte degli episodi come Adrian, Tamara e il rettore Simon White, improvvisamente svaniscono dal filo della narrazione… ricompariranno?
Anche alcuni interrogativi in realtà sono stati superati senza una reale spiegazione, come la chiamata di Grace (Athena Karkanis) riguardante Erika e il gargoyle; a noi spettatori è stato più o meno chiaro il legame fra l’essere mostruoso e le statue presenti sull’edificio dove il marito di Erika insegna, ma ai fini della narrazione e soprattutto nella testa di Grace, questo legame non è mai stato svelato.
Anche alcune situazioni non strettamente legate al mistero del volo, in realtà, restano sospese in una sorta di limbo.
Vi siete chiesti ad esempio che fine fa l’incarico al college come docente di Ben? Il suo ufficio per un certo periodo diventa quasi una sorta di quartier generale per svelare i misteri delle chiamate, e tutto ad un tratto svanisce, insieme al suo incarico.
Non solo alcuni personaggi quindi, ma anche le ambientazioni d’un tratto spariscono senza una spiegazione.
In secondo luogo in alcuni episodi e in modo più rilevante nell’ultimo (Il lago ghiacciato) notiamo come uno sdoppiamento della trama, come se ci fossero due storie parallele, con personaggi che non interagiscono per niente fra loro, anche se fino ad un momento prima lo avevano sempre fatto, vedi Saanvi e Vance con il resto dei protagonisti.
Avete notato anche voi che man mano che siamo andati avanti nella storia, tutti sono diventati terribilmente inclini al piano?
Il primato, come più volte detto, va sicuramente a Grace, personaggio depresso e deprimente per eccellenza, votata alla commiserazione, ma soprattutto negli ultimi 2/3 episodi notiamo che anche Call, un bambino che ci ha sempre sorpresi per la sua freddezza e determinazione, si abbandona spesso al pianto e persino Michaela (Melissa Roxburgh), che avevamo criticato nella prima stagione per la sua indole anaffettiva, sembra umanizzarsi, anche troppo forse, scoppiando spesso in lacrime per il suo Zeke e per i sensi di colpa per aver disobbedito alle chiamate che hanno portato al rapimento del piccolo Call.
Alla fine, chi si dimostra più forte, testarda e determinata invece, è Saanvi.
Se riflettiamo bene infatti, è solo merito suo se gli interrogativi più importanti di questa assurda vicenda vengono svelati; è suo il merito di aver guarito Call e di aver scoperto la mutazione genetica nei passeggeri dell’828; è grazie a lei che si riesce ad identificare il Maggiore, a capire quali siano i suoi reali intenti e ad eliminarlo, ance se non volontariamente; ed è ancora lei a rischiare più di tutti, sperimentando se stessa gli studi che porteranno all’eliminazione della mutazione del DNA.
Personalmente sono più che convinta che la bella ricercatrice ci riserverà non poche sorprese e sarà la protagonista, magari, della prossima stagione visto che il Detective Stone sarà probabilmente impegnata a godersi il recente matrimonio.
Il personaggio che più di tutti esce sconfitto da tutta questa storia, al momento, sembra essere Jarred.
Colpito sotto ogni aspetto infatti, lavorativo, personale ed emotivo, resta solo con un pugno di mosche in mano ma sempre innamorato di Michaela. A tal proposito… avete notato anche voi un certo interesse da parte di Drea Mikami (Drea Mikami), nuovo partner lavorativo di Michaela, nei confronti proprio di Jarred?
Chissà, magari potrebbe divenire una nuova possibile coppia o magari questo interesse potrebbe riaccendere la gelosia di Michaela. Incrociamo le dita.
A livello tecnico sono state eliminate quelle brusche e fastidiose chiuse repentine fra una scena e l’altra che rallentavano la narrazione e la frammentavano, e anche i dialoghi inutili e pesanti della prima stagione sono notevolmente diminuiti, in favore di momenti con più azione e pathos.
Lasciano ancora un po’ a desiderare gli effetti speciali, poco credibili, come la scena in cui Zeke si spoglia dinanzi allo specchio e si scrolla di dosso cristalli di neve che sembrano quasi provenire dal regno di ghiaccio di Frozen.
L’aspettativa a questo punto è che nella terza stagione sia dato un occhio di riguardo anche a questo aspetto che dovrebbe essere molto più sopravvalutato, vista l’eccezionalità della storia raccontata.
La terza stagione di Manifest dovrebbe essere disponibile negli Usa a 2021 inoltrato e la nostra speranza è innanzitutto che possa arrivare in Italia nonostante il calo di ascolti e che venga trasmessa in condizioni più favorevoli.
Per il momento vi lasciamo con questa bella foto corale, in cui tutti sorridono e sono distesi e tranquilli, senza ombre né misteri da svelare o chiamate da decifrare. Per tutto questo, speriamo, avremo circa un anno per prepararci.
Ah dimenticavo, a cosa si riferisce, secondo voi, la “starna” pesca della scena finale?