Un abbraccio alla Terra, un invito alla riumanizzazione nel rispetto dell’altro e dell’ambiente che ci circonda. Ha diversi significati, e possibili interpretazioni, l’immagine scelta come manifesto dell’ottava edizione di Life After Oil International Film Festival.
Un’edizione che presenta la grande novità di unire Puglia e Sardegna sui temi dell’ecologia e dei diritti umani.
È convocata per domani, lunedì 30 agosto alle 11 nella Sala dell’Università di Palazzo Granafei Nervegna a Brindisi, la conferenza stampa di presentazione dell’ottava edizione del festival che approda per la prima volta in Puglia.
All’incontro saranno presenti: Riccardo Rossi, sindaco di Brindisi, Simonetta Dellomonaco, presidente della Fondazione Apulia Film Commission, Massimiliano Mazzotta, direttore artistico del Life After Oil International Film Festival, Marilù Mastrogiovanni, giornalista e presidente della giuria del premio mondiale Unesco per la libertà di stampa “Guillermo Cano”, e Maurizio Portaluri, in rappresentanza dell’associazione Medicina Democratica.
Il concorso prevede come sempre una selezione di lungometraggi e corti, divisi in varie categorie, arrivati agli organizzatori da ogni angolo del pianeta.
Film incentrati su temi attuali che vanno dall’inquinamento ai pericoli causati dal cambiamento climatico, dalla situazione nelle carceri alla violenza di genere. Insomma tutto quello che riguarda ambiente e diritti umani, per raccontare il mondo attraverso il cinema.
L’ottava edizione di Life After Oil International Film Festival si svolgerà tra Brindisi (17 e 18 settembre) e Villanovaforru, paese della provincia del Sud Sardegna (dal 22 al 26 settembre). Una collaborazione resa possibile dalla volontà dei due Comuni ospitanti, il contributo della Regione Sardegna e della Regione Puglia, il sostegno della Fondazione Apulia Film Commission e della Fondazione Sardegna Film Commission.