Ci sono pochi personaggi come il Conte di Montecristo che, da oltre un secolo e mezzo dalla sua prima uscita come romanzo a puntate, sono stati capaci di eccitare la fantasia dei propri lettori e così in grado di trasmettere un sentimento come la vendetta in una maniera così profonda e nient’affatto scontata, perché il confine tra vendetta e ricerca di giustizia mai come in questo romanzo è mai stato tanto labile da spezzarsi in una direzione o nell’altra.
Il Conte di Monte-Cristo (The Count of Monte-Cristo) è un film diretto da Matthieu Delaporte e Alexandre de la Patellière basato sul grande classico di Alexandre Dumas che vedrà Pierre Niney nei panni dell’affascinante e misterioso protagonista, e anche il nostro apprezzatissimo anche in Francia, Pierfrancesco Favino, che interpreterà la piccola ma fondamentale parte dell’Abate Faria. Pathé distribuirà il film nelle sale francesi dal 28 giugno 2024.
Il Conte di Montecristo, Molto più che un film sulla vendetta
Il Conte di Montecristo è riconosciuto dai più, come il romanzo per eccellenza che meglio ha saputo raccontare il sentimento della vendetta in tutte le sue diverse sfumature, ed è innegabile che alla base di questo straordinario romanzo del 1844, il desiderio di far pagare i torti subiti ai responsabili di turno, sia la rotella decisiva che innesca il meccanismo del capolavoro di Alexandre Dumas.
Alla base di tutto questo però c’è molto di più: c’è una disperata ricerca di giustizia, perché quante volte ci ritroviamo in situazioni spiacevoli create da altri e vorremmo in qualche modo prenderci le nostre rivincite? Senza ovviamente oltrepassare certi limiti, è un sentimento la vendetta innegabilmente affascinante, sotto diversi punti di vista, seppur il rischio di farsi dominare da essa, invece di comandarla a proprio piacimento diventa, perseguendo tale scopo scrupolosamente, assai complicato da controllare, perché tra la giustizia e l’ingiustizia, il passo è spesso molto breve.
Il romanzo in breve, senza darvi troppi dettagli che vi rovinerebbero la scoperta di questa sempiterna e affascinante storia, parla di un giovane ragazzo di nome Edmond Dantes avviato ad una vita modesta, ma felice, sia dal punto di vista professionale come marinaio, in cui si appresta a far carriera, sia da quello amoroso, visto che sta per sposare l’amata Mercedes.
Complicati giochi di interesse da parte di altri personaggi che vivono nella Marsiglia del tempo, sia dal punto di vista politico, che da quello personale e amoroso, faranno finire però il povero ed ingenuo ragazzo in una rete di intrighi e sporchi giochi di potere, che lo porteranno in galera e a perdere tutto.
Un’esperienza quella della prigione che cambierà per sempre il gentile animo di Edmond Dantes il quale, grazie agli insegnamenti e ad un tesoro indicatogli da un abate incarcerato nella cella accanto alla sua, troverà il modo molti anni dopo, con una nuova identità, di tornare a Marsiglia e rimettere a posto le cose a suo modo, cercando con le tante diaboliche capacità acquisite negli anni di rivalersi contro chi gli ha tolto dalle mani la vita felice che avrebbe potuto avere, ovviamente tutto questo non senza le implicazioni positive e negative che una vendetta porta inevitabilmente con se.
Il Conte di Monte-Cristo : un cast al servizio di una straordinaria storia
La regia sarà affidata a Matthieu Delaporte e Alexandre de la Patellière, i quali però non sono nuovi nell’affrontare i romanzi di Dumas, essendo stati impegnati nella sceneggiatura di due film del 2023 di grande successo basati sulle avventure di D’Artagnan e i tre moschetteri: I tre moschettieri – D’Artagnan (Les Trois Mousquetaires: D’Artagnan), e I tre moschettieri – Milady (Les trois mousquetaires: Milady) entrambi per la regia di Martin Bourboulon.
Questa volta toccherà ai due sceneggiatori di questi film prendere le redini di questo nuovo e affascinante progetto per chiudere il cerchio delle grandi opere di Dumas, e con il suo romanzo più oscuro ed intenso.
Come protagonista troveremo Pierre Niney, famoso soprattutto per la sua ottima interpretazione di Yves Saint Laurent che gli è valsa persino l’ambito César nel 2015 come miglior attore protagonista, e per aver interpretato diversi e brillanti ruoli nella commedia francese di questi anni. Qui invece, si prende l’ambito e profondo ruolo di Edmond Dantes/Conte di Montecristo, che negli anni è passato attraverso attori di grandi spessore, sia francesi come Gérad Depardieu o anche anglofoni come Richard Chamberlain e Jim Caviezel giusto per citarne solo alcuni, o anche nostrani come l’attore Andrea Giordana protagonista del famoso sceneggiato Rai del 1966.
Nel cast troveremo anche diversi attori molto apprezzati e conosciuti nel panorama del cinema francese: Anaïs Demoustier nel ruolo di Mercédès Herrera, Laurent Lafitte nei panni di Gérard de Villefort, Anamaria Vartolomei sarà Haydée, mentre Patrick Mille intepreterà Danglars, e infine ma non ultimo, troveremo il nostro Pierfrancesco Favino nelle vesti del mentore di Edmond Dantes, l’Abate Faria.
Insomma gli ingredienti ci sono tutti per un’altra grande avventura; dal 27 giugno in Francia, Il Conte di Montecristo riprende il suo viaggio, sperando che presto arrivi anche nei nostri cinema, per la quale non c’è ancora una data precisa, nel frattempo non dimentichiamoci che è in produzione anche una fiction Rai prossimamente in uscita da noi sempre sul Conte di Montecristo con Sam Caflin e Jeremy Irons come protagonisti.
Ci aspetta quindi una seconda parte di 2024 con tanti appuntamenti sull’agenda del Conte di Montecristo, che in diversi vesti, tornerà a farci emozionare e affascinare, che poi sia al cinema o in tv poco cambia, il suo fascino sembra rimanere intatto anche a 180 anni di distanza dalla prima uscita del grande romanzo uscito dalla penna di Alexandre Dumas. Evidentemente questo capolavoro eterno della letteratura francese, ha ancora diverse cose da dirci anche oggi, e per soddisfare la sua sete di vendetta/giustizia c’è sempre tempo, e noi fiduciosi attendiamo… e tu sei pronto?