Quando Hollywood si spostò a Mosca: il LIFF12 – Lamezia International Film Fest ospita la Cineteca della Calabria che propone Il Bacio di Mary Pickford musicato dal vivo da Marcello Capra, dopo la presentazione all’ultima edizione del Salone Internazionale del libro di Torino. Il Bacio di Mary Pickford, prodotto da Francesco Misiano, sarà proiettato e musicato nella giornata di apertura del festival.
L’opera racconta la visita a Mosca di Douglas Faibanks junior e Mary Pickford nel 1926, per lanciare le industrie cinematografiche Mezrabpom, delle quali era presidente Misiano, uomo del dialogo Usa-Urss e grande animatore internazionale.

Eugenio Attanasio, presidente della Cineteca della Calabria, aveva proposto a Piergiorgio Caruso, direttore del Museo del Rock, l’idea di rimusicare in chiave rock questo film: da questa sinergia tra le due istituzioni è nato il primo cine-concerto, che si è tenuto a Catanzaro in dicembre in occasione delle iniziative per i 140 anni dalla nascita di Francesco Misiano.
Distribuito in Unione Sovietica nel 1927, Il bacio di Mary Pickford non ha mai avuto distribuzione in altri paesi. Il film venne presentato al Festival di Berlino il 20 febbraio 1991. Nel 2008, fu proiettato nel corso delle Giornate del cinema muto di Pordenone; l’anno seguente, in febbraio, con l’accompagnamento musicale di Philip Carli al San Francisco Silent Film Festival. Una copia della pellicola si trova negli archivi della Library of Congress, nella Mary Pickford Institute for Film Education Film Collection.
“La proiezione de Il bacio di Mary Pickford nella serata di apertura del LIFF12 sancisce la collaborazione con la Cineteca della Calabria, della quale andiamo particolarmente fieri, e con il Presidente Eugenio Attanasio, anche caro amico da anni”, ha affermato GianLorenzo Franzì, direttore del Lamezia Inernational Film Fest. “Mi auguro che questo sia solo il primo di una serie di eventi che legano due realtà così radicate nel territorio calabrese e al contempo aperte al cinema internazionale”.
Il bacio di Mary Pickford
Titolo originale: Potseluy Meri Pikford; Regia: Sergey Komarov; Con: Igor Ilyinsky, Anel Sudakevich, Mary Pickford; Nazione: URSS; Durata: 56 min; Proiezione: lunedì 14 luglio, ore 19:30, Giardini del Novecento
Un aspirante cascatore, maschera di cinema a tempo perso, s‘innamora di una bella spettatrice. La giovane emancipata non lo corrisponde, a causa di un’altra passione. È afflitta da “americanite“, sorta di psicosi innescata dai serial americani. Il giovane quindi si sottopone a indicibili prove per essere all’altezza dei modelli stranieri. Al suo primo ingaggio come controfigura, riceve fortunosamente il bacio di Mary Pickford (realmente in visita a Mosca durante le riprese).
Così assurge a semidio dell’establishment cinematografico. Ma se ne pentirà repentinamente, per gettare la maschera e, infine, riconciliarsi con i sani valori di una società comunista senza divi, né manie. Esperto nella regia di film a episodi, Komarov realizza una delle tante commedie finanziate dal Soccorso Operaio Internazionale (Mežrabpom-fil’m).
Il Lamezia International Film Fest si terrà a Lamezia dal 14 al 19 luglio
Marcello Capra nasce musicalmente nei mitici anni ’60 con il gruppo dei Flash quando la “British Invasion” irruppe sensibilmente nella vita delle nuove generazioni e nel mondo musicale italiano. Nel 1971 entra alla grande nei “mitici anni 70 nostrani, fondando i Procession, uno dei primi gruppi prog italiani. Con i Procession incide “Frontiera” e diventa parte della storia dell’Italian Prog. Con i Procession ha una intensa attività live fino a quando deve abbandonare il gruppo per il servizio militare.
Dopo alcune collaborazioni autorevoli, con Raffaella De Vita, Enzo Maolucci e Tito Schipa Junior, intraprende la carriera come solista e incide il suo primo album, Aria Mediterranea. Seguono nel tempo più produzioni discografiche talvolta con ospiti “storici” quali Silvana Aliotta e Beppe Crovella. Parallelamente crea il trio del Glad Tree.
Sia su disco che dal vivo la sua musica si concentra sempre più sulla chitarra acustica, sulla quale coltiva un approccio quantomai originale. Laddove la storia della chitarra, si è ramificata manifestandosi attraverso i più svariati approcci stilistici, dagli arabeschi armonici degli arpeggi all’intricata fluidità del fingerpicking, dal virtuosismo percussivo del “tapping”, agli sperimentalismi “scrapping” e oltre, alla Fred Frith, Marcello ha trovato una sua attitudine alla sua musica “chitarristica”; dando vita a un originale approccio stilistico.
Lo stile di Marcello si può definire un “Intenso armonico/ritmico melodicizzato“. Pur inserendo momenti della tecnica consolidata, il clou della sua musica è quel suo modo di compattare armonia e ritmo, con un senso melodico “in testa”, in un vortice di intensità che caratterizza gran parte dei suoi brani. C’è una energia rock mista a una passionalità flamenca che lo rende immediatamente riconoscibile.